Segnalazione Disturbi - motoslitte, eliski, elibike, quad!

[quote=« cimaxi, id: 1012445, post:10, topic:96540 »]Temo che con l’helisky sia una battaglia persa, perchè noto che anche le più grandi e storiche società di guide ne hanno fatto un pilastro della loro attività, anche in luoghi -come Courmayeur p.e.- dove i fuoripista con gli impianti sarebbero già sufficienti a dar loro lavoro in abbondanza.
Non sono più iniziative isolate, ma ormai diffuse a macchia d’olio e a prezzi accessibili.
Non metto link per non contribuire alla diffusione :wink:
La mia è una constatazione amara, ma che però non mi farà desistere dal perorare la causa: no helisky e no motopirlotti.[/quote]

E se partiamo dal basso, dagli oltre 300.000 soci CAI; facciamo un referendum ed escludiamo le Guide Alpine dalla associazione ?
Ops, ho lanciato un macigno nello stagno…

[quote=« Gianluca, id: 1012495, post:13, topic:96540 »]E se partiamo dal basso, dagli oltre 300.000 soci CAI; facciamo un referendum ed escludiamo le Guide Alpine dalla associazione ?
Ops, ho lanciato un macigno nello stagno…[/quote]
hai centrato il problema. c’è peraltro anche incompatibilità di fondo tra chi, pur accomunato dalla passione, va in montagna per guadagnarsi la micchetta e chi ci va da puro, da amatore.

ieri e oggi stato in Adamello.
Incontrate ben otto (!) motoslitte appena sotto la Vedretta del Mandrone (e quindi in territorio trentino e in pieno parco naturale). Esse se ne tornavano al Tonale per il Passo Presena. Abbiamo poi saputo che erano salite il mattino dal Passo del Tonale e per il Passo Presena erano giunte al ghiacciaio. Vi segnalo, in base alle più che evidenti tracce lasciate, dove sono andate a scorazzare nel più completo dispregio delle normative e dell’ambiente (e degli scialpinisti).

a) Passo della Valletta 3191 m
b) pressi del Passo Adamello 3200 m circa
c) Passo di Salarno 3150 m circa
d) Dosson di Genova fin nei pressi della vetta a circa 3420 m
e) Passo della Lobbia Alta 3045 m
f) Passo di Folgarida 2939 m

Non escludo poi altre località a noi nascoste. Inoltre numerose tracce di motoslitta (in questo caso di altri motopirlotti) erano ben visibili alla Bocchetta dei Laghi Gelati 2998 m (a Sud del Corno Baitone) e nei dintorni del Rifugio Garibaldi. In questo caso direi in ogni angolo…

Proporrei ai vari Parchi Naturali della zona di creare un immenso « motoslittodromo », nel più rigoroso rispetto dei regolamenti da loro stessi emessi! Penso che a livello Europeo sarebbe una prima sensazionale…

ecco il contatto:
Parco Naturale Adamello Brenta
info@pnab.it

la troppa tolleranza, i mancati controlli e, perchè no, qualche interesse cominciano a dare i primi frutti in valle Spluga:

« Effetto motoslitte: turisti rinunciano ad andare in vacanza.
Amara lettera da Berna: «Questi mezzi sono dappertutto, siamo dispiaciuti ma annulliamo la nostra prenotazione» »

l’articolo apparso sul quotidiano « La Provincia di Sondrio » il giorno 30 aprile 2010

[i]MADESIMO (s.bar.) Troppe motoslitte, niente vacanza.
La situazione di caos registrata in alcune zone allontana i turisti che in Valle Spluga cercano relax e tranquillità.
Dopo le proteste degli appassionati di scialpinismo, anche alcuni operatori turistici esprimono la propria preoccupazione per le disdette
e i messaggi raccolti negli ultimi tempi nel comune di Madesimo dove, tra le altre cose, non sono rari i passaggi dei cingoli al di fuori dei percorsi stabiliti dal regolamento.
Nelle scorse settimane sono state trasmesse al municipio alcune lettere ricevute da operatori della zona.
Il testo è chiarissimo.
«Siamo stati a Montespluga domenica scorsa e abbiamo notato un grande problema: ci sono questi mezzi dappertutto - scrive D. E., un turista di Berna che avrebbe voluto soggiornare in Val San Giacomo con una quindicina di amici -. Questo per noi è un grande dispiacere: noi amiamo lo scialpinismo in luoghi incontaminati come il vostro, per stare in pace e tranquillità.
Per caos, baccano e inquinamento c’è già la città. Per questo motivo - continua - annulliamo la nostra prenotazione per la settimana dal 4 al 10 aprile. Ci dispiace molto, ma così si rovina la montagna».
Anche dall’Alto Adige arrivano parole dense di preoccupazione per quanto si osserva nel territorio comunale di Madesimo. «Siamo stati ospiti con due gruppi quest’inverno - spiegano da Dobbiaco le guide alpine della scuola d’alpinismo Globo Alpin -. Purtroppo abbiamo dovuto osservare che il problema delle motoslitte sta diventando veramente grave. I nostri clienti non vogliono visitare una zona frequentata e disturbata da questi mezzi.
Per questo motivo vi preghiamo di cercare di vietare questo traffico, altrimenti non potremo più venire con i nostri gruppi».
Globo Alpin (www.globoalpin.com) è una società composta da guide che, oltre a vivere in montagna, promuovono una cultura incentrata sul rispetto e la vivibilità dell’ambiente.
In tutte le stagioni lo staff accompagna i clienti in numerose zone d’Italia e all’estero.
«Viaggiamo in tutto l’arco alpino, ma non abbiamo mai conosciuto una situazione come quella di Montespluga - aggiungono dalla provincia di Bolzano -. Chi ama lo scialpinismo vuole trascorrere il proprio tempo libero in zone tranquille, senza puzza e rumore. Inoltre va rilevata la diffusione di questi mezzi anche al di fuori dalle tracce battute, visto che ad esempio arrivano persino vicino ai bivacchi.
Con queste premesse, i nostri clienti non hanno più intenzione di venire in Valchiavenna».
Spesso l’Alto Adige viene definito un modello per il turismo montano, sia per la qualità dell’offerta, sia per la cultura degli operatori. «Anche in alcune zone della nostra regione si è registrato, in passato, qualche problema. Ma in generale possiamo dire che tutti rispettano le regole e nessuno guida questi mezzi dove non è consentito. Sarebbe bello osservare questo tipo di situazione anche in Valchiavenna, visto che si tratta di una zona bellissima e adatta per le attività sportive ».

LE PROTESTE
(s.bar.) Non rappresentano una novità le proteste registrate negli ultimi giorni per il caos delle motoslitte. Una premessa è d’obbligo.
In diverse zone del territorio comunale l’utilizzo di questi mezzi è consentito e regolamentato con un testo comunale ritenuto all’avanguardia. Il problema è rappresentato da chi non rispetta le regole. Nei giorni scorsi qualcuno ha raggiunto il bivacco del Suretta, poi ha attraversato il ghiacciaio, è sceso e andato in Svizzera.

LADENUNCIA
«Temiamo che abbiano agito proprio per sfregiare la manifestazione: hanno creato dei solchi che rendono pessime le condizioni del percorso del raduno in programma per dopodomani», osservano con amarezza alcuni sciatori."[/i]

avete voluto le motoslitte ??? tenetevele !!! :lol: :lol: :lol:
io ci vado sempre malvolentieri in quelle lande, adesso ho un motivo in più per starne alla larga

ciao a.

[quote=« cimaxi, id: 1017826, post:16, topic:96540 »]ecco il contatto:
Parco Naturale Adamello Brenta
info[~]pnab.it[/quote]

Scritto al Parco Adamello-Brenta, al Parco Adamello (Lombardo), alla SAT. Aspetto risposte (almeno spero, perchè non ne sono affatto certo).

segnalazione via email a La Provincia:

[quote]Buongiorno,

vedo con piacere che vi siete fatti portavoce, con l’articolo sulle motoslitte a Madesimo, dell’insofferenza di chi mal sopporta questo puzzolente e rumoroso scorazzare per montagne.

È un argomento molto sentito dalla comunità degli sci alpinisti e degli appassionati di montagna tutti. Più volte abbiamo scritto a Sindaci, Enti Parchi e Comunità Montane, ma quasi mai abbiamo avuto riscontro. Certo, La Provincia ha ben altra autorevolezza, e ben venga che si faccia portavoce di noi signori nessuno.

Le zone interessate da motoslitte ed eliski sono parecchie, sono oggetto di discussione sui forum e si è cercato di elencarle in una lista (di proscrizione? Mah…).

Questi i link:

Segnalazione disturbi eliski motoslitte

Ci risiamo!

Motoslitte, eliski - Elenco valli

Grazie dell’attenzione e cordiali saluti.[/quote]

Apprezziamo e ringraziamo il quotidiano La Provincia che, sempre attento alle problematiche del territorio, ha già più volte dedicato articoli all’argomento, e in quello sottostante cita anche C2C

[quote]da « La Provincia on line »

Madesimo, scialpinisti contro le motoslitte

* 29 aprile 2010

Si avvicina il raduno del Suretta, ma in attesa degli scialpinisti in sulla vetta della Val San Giacomo è già salita la polemica. Ci è andata in motoslitta, anche se da lì - secondo quanto ricordano numerosi alpinisti e ambientalisti, regolamenti alla mano - i mezzi a motore non possono passare.
«Tutto è avvenuto completamente al di fuori dagli itinerari dove è consentito il transito con le motoslitte: hanno rovinato il tracciato del raduno di domenica», denunciano alcuni appassionati. Gli amanti dello sci e delle pelli di foca sottolineano che nella zona che va da Madesimo al Suretta non possono passare le motoslitte, a differenza di quanto avviene in altre aree del territorio comunale, ad esempio da Madesimo agli Andossi. Ma c’è chi non rispetta il divieto e sale verso il Suretta a tutto gas. Fino a mercoledì scorso si osservavano tracce fino a quota 2500. Nei giorni successivi qualcuno ha raggiunto il bivacco, poi ha attraversato il ghiacciaio, è sceso e andato in Svizzera.
«Temiamo che abbiano agito proprio per sfregiare la manifestazione: hanno creato dei solchi che rendono pessime le condizioni del percorso del raduno», osservano con amarezza alcuni sciatori.
La stessa situazione, secondo altre persone, si è osservata in altre zone poco adatte per queste prodezze, ad esempio la pista del “Canalone».
Nei mesi scorsi, alcune associazioni - Cai, Rampicanti, Legambiente, Consorzio Alpe Andossi, Mountain wilderness e Giardino Val Cava - hanno inviato una lunga e dettagliata lettera di protesta agli enti locali, anche se non erano passate inosservate alcune assenze fra i firmatari.
«La mancanza di vigilanza non deve più essere accettata né tollerata - si legge nel documento -. Pertanto, con la dovuta fermezza, questa nostra lettera è un invito e richiesta a tutte le forze dell’ordine competenti a intervenire in maniera coordinata, sistematica e capillare nei
luoghi vessati dal problema. Non si possono più accettare esitazioni, in quanto la misura è più che colma». Purtroppo non è stato possibile risolvere il problema.
Non mancano i siti dove gli appassionati di montagna discutono di questi argomenti. Su www.camptocamp.org, portale internazionale dedicato alla montagna e allo scambio d’opinioni, c’è una sezione incentrata sulla segnalazione dei disturbi provocati dalle motoslitte. In diversi interventi si parla di Valchiavenna con toni estremamente preoccupati per la situazione locale. E non sono soltanto le tracce delle motoslitte a catturare l’attenzione di chi ha a cuore l’ambiente. Ci sono anche quelle degli sciatori che lasciano i segni nella neve solo in discesa, visto che salgono in alta quota con l’elicottero.
Una moda che, secondo molti appassionati, non solo è discutibile sul piano etico - perché salendo in elicottero comodità e inquinamento vanno a braccetto, sborsando qualche centinaia di euro -, ma è anche pericolosa per il potenziale rischio - e i precedenti non mancano - di valanghe.[/quote]

Dopo la nostra segnalazione dello sgradito incontro di ben 8 motoslitte nel Parco dell’Adamello durante la discesa dal Passo Presena verso il rifugio Mandron al presidente della SAT, è stato pubblicato questo articolo sul quotidiano L’Adige anche se hanno sbagliato nell’articolo a scrivere il giorno della settimana che non era sabato 01-05-2010, ma mercoledì 28-04-2010, quì è possibile leggere l’articolo e i vari commenti dei lettori alla notizia:
http://www.ladige.it/news/2008_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=66521

Il Comune di Madesimo ne ha ristretto e regolamentato l’uso:
http://www.comune.madesimo.so.it/servizi/servizio9_143.pdf

Quest’anno sono andato tre volte al Pedena (Valle del Bitto di Albaredo). Tutte e tre le volte ho trovato sulla strada del passo san Marco tracce di Motoslitte e al parcheggio della Casera monte Lago macchine con carrelli a rimorchio, il che indicava che le motoslitte non prevenivano solo dal versante BG attraverso il passo ma anche dalla Valtellina.
Tra l’altro il parcheggio era anche in giro lordo di morchia nerastra e untuosa che mi ha macchiato sci e pelli. Fortunatamente si sono sempre limitate a rimanere sulla strada del passo San Marco. Andando al Fioraro ho constatato che il percorso della strada era parecchio tracciato.

[quote=« giudirel, id: 1150045, post:23, topic:96540 »]Quest’anno sono andato tre volte al Pedena (Valle del Bitto di Albaredo). Tutte e tre le volte ho trovato sulla strada del passo san Marco tracce di Motoslitte e al parcheggio della Casera monte Lago macchine con carrelli a rimorchio, il che indicava che le motoslitte non prevenivano solo dal versante BG attraverso il passo ma anche dalla Valtellina.
Tra l’altro il parcheggio era anche in giro lordo di morchia nerastra e untuosa che mi ha macchiato sci e pelli. Fortunatamente si sono sempre limitate a rimanere sulla strada del passo San Marco. Andando al Fioraro ho constatato che il percorso della strada era parecchio tracciato.[/quote]

Gianluca sono le tue zone! a chi si può scrivere, al comune di…?

appena tornato da gita in Arcoglio. Pensa che sulla strada che da Torre S. Maria porta in Arcoglio ci sono decine e decine di motoslitte parcheggiate! Probabilmente anche i bisnonni e i neonati di questo comune ne hanno una… Ne abbiamo incontrato solo una in movimento ma perchè oggi è feriale. Pensate sabato e domenica che macello deve essere. Se non interviene il comune è una battaglia persa, vista anche la legislazione nazionale. Per la mia zona l’unica soluzione è questa: fare itinerari non adatti alle motoslitte. E quando non si può per il pericolo valanghe, andare nei Grigioni o prepararsi a subire…

Ciao Gianluca

la motoslitta è un’attività pericolosa, le valanghe ci sono pure per loro…
http://www.laprovinciadisondrio.it/stories/Cronaca/193020_travolto_da_valanga_meccanico_di_montagna/

viste al lago ritom in Ticino: due motoslitte che dal paese di Cadagno sono salite dietro le nostre tracce fino alla bocchetta di camoghè, quindi sono scese ed andate in direzione del foisc. Non erano scalmanati ma non erano comunque una presenza interessante.


Ecco che cartelli stradali che girano in Valle Spluga presso Isola comune di Madesimo in localita Mottaletta, noi con la macchina abbiamo dovuto lasciarla li perche non avevamo l’autorizzazione per salire, anche se la strada era completamente libera dalla neve e visto che vige il divieto di transito, e poi questi mettono anche il cartello attenzione alle motoslitte!!
Anche se adesso la loro stagione quì è finita, ma mi da da pensare a vedere questi cartelli ridicoli.
Ciao Giò. :mad:

Posted as guest by gp:

che a questo signore venga una dissenteria perenne
vitanaturaldurante :mad: :mad: :mad:

[quote]> From: info@mountainwilderness.it

Date: Thu, 12 May 2011 08:51:03 +0200

Riceviamo dal nostro Garante Internazionale Franco Michieli la
segnalazione relativa al progetto di legge del consigliere regionale
lombardo Parolini (PdL), ex
assessore bresciano ora consigliere regionale, che intende di fatto
liberalizzare totalmente i percorsi delle motoslitte per gli
associati di apposite associazioni, togliendo a comuni e parchi
qualsiasi possibilità di non essere invasi.
E’ una proposta in contraddizione con le prerogative dei Comuni di
regolare il traffico sulle strade comunali della montagna, dunque
forse totalmente fuori possibilità legislative, ma se ci provano un
motivo ci sarà. Bisogna far conoscere la vergogna a più gente
possibile e avvisare le associazioni lombarde; soprattutto i Comuni
devono capire che si sta tendando di strappargli il loro territorio
per darlo in mano agli speculatori delle motoslitte.

La segreteria di MW Italia[/quote]

[quote=« gp, id: 1180684, post:29, topic:96540 »]che a questo signore venga una dissenteria perenne
vitanaturaldurante :mad: :mad: :mad:

[quote]> From: info[~]mountainwilderness.it

Date: Thu, 12 May 2011 08:51:03 +0200

Riceviamo dal nostro Garante Internazionale Franco Michieli la
segnalazione relativa al progetto di legge del consigliere regionale
lombardo Parolini (PdL), ex
assessore bresciano ora consigliere regionale, che intende di fatto
liberalizzare totalmente i percorsi delle motoslitte per gli
associati di apposite associazioni, togliendo a comuni e parchi
qualsiasi possibilità di non essere invasi.
E’ una proposta in contraddizione con le prerogative dei Comuni di
regolare il traffico sulle strade comunali della montagna, dunque
forse totalmente fuori possibilità legislative, ma se ci provano un
motivo ci sarà. Bisogna far conoscere la vergogna a più gente
possibile e avvisare le associazioni lombarde; soprattutto i Comuni
devono capire che si sta tendando di strappargli il loro territorio
per darlo in mano agli speculatori delle motoslitte.

La segreteria di MW Italia[/quote]
[/quote]
sul suo sito non compare un tale progetto di legge
http://www.mauroparolini.it/italian/inregione-progetti-di-legge.php
auguriamogli il mal di pancia a vita solo dopo verifica delle informazioni :wink:

Posted as guest by gp:

mi fido MOLTO di più di quanto dice Michieli
che un qualsiasi buffone, ciarlatano e probabilmente mosso da interessi, che si rifà a quel movimento politico.

Petizione per il divieto della pratica dell’eliski nelle dolomiti, patrimonio dell’umanità

http://www.thetop.it/index.php?page=firma-no-eliski

[quote]Sabato 7 maggio 2011 un elicottero dell’AIRSERVICE Center ha scaricato sul monte Pelmo circa trenta sciatori accompagnati da Guide alpine, effettuando una ventina di voli A/R.

E’ solo l’ultimo di una lunghissima serie di analoghi episodi accaduti sulle principali cime dolomitiche: oltre al Pelmo, la Marmolada, l’Antelao, la Civetta. Ad aggravare la situazione, sono numerose le segnalazioni che denunciano il mancato rispetto delle elementari regole di sicurezza di questi voli.

Aggiungiamo la nostra voce alle molte che da anni si levano dalle associazioni alpinistiche e ambientalistiche chiedendo la cessazione di questa pratica in palese contrasto con le elementari regole di tutela delle aree di grande valore ambientale.

Prima ancora che alle autorità competenti, ci appelliamo alle Guide Alpine. La home page del loro Collegio Nazionale (www.guidealpine.it) si apre con la seguente affermazione:

« La Guida Alpina è la figura professionale riconosciuta a livello nazionale ed internazionale come unica competente e in grado di garantire una corretta frequentazione dell’ambiente montano. Ruolo della Guida Alpina è accompagnare e far conoscere la montagna nei suoi molteplici aspetti. La relazione profonda e consapevole con l’ambiente è il valore primario trasmesso dalle Guide Alpine a chi desidera avvicinarsi alla montagna nel modo più corretto e sereno. »

Il contrasto tra questa dichiarazione di principio e la pratica dell’eliski in un’area tutelata come le Dolomiti - recentemente dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità - non potrebbe essere più stridente.[/quote]