oggi ho pulito i tubi della stufa
che lavoro ingrato, ma si doveva comunque fare mi sono tutta vestita di nero, tranne i pantaloni che ho dimenticato di cambiare, ma niente paura, sono diventati neri dopo pochissimo tempo
comunque fa piacere, quando uno ha finito un lavoro ostico ed è venuto bene: dà soddisfazione
stasera accendo già, ma non perché faccia freddo, più che altro perché mi scalda l’ acqua e posso cucinare, far seccare la frutta, asciugare i panni e tanto altro
come tutte le volte, anche quest’ autunno ha le sue sorprese
per esempio la vite vergine s’è infuocata di un rosso stupendo, mentre le altre piante sono ancora tutte belle verdi
poi, non so chi di voi ha notato, le castagne quest’ anno sono enormi, mentre l’ anno passato erano gustose sì, ma piccoline;
un’ altra cosa: le piante di cedro hanno fatto un botto di amenti; non ne avevo mai visti tanti così
ci sarebbero ancora tante cose da dire ma non voglio tediarvi
se riesco metto poi una fotina della vite vergine
La stanza di Anna
ricordo a tutta la comunità che stasera c’è lo spettacolo imperdibile della luna piena
ormai siamo abituati ma, se ci pensiamo bene, è una cosa strana che attorno alla terra giri questo affascinante satellite
per chi non può affacciarsi alla finestra o chi dalla finestra non riesce a vederla… beh, niente paura, domani c’è la replica
gulp! che brusco risveglio
mi sono addormentata con un cielo limpido e la luna piena, stamattina grigio totale
lato positivo: metto a posto la casa che quando fa bello diventa un magazzino
il clima influisce parecchio sia sulla mente che sul fisico, specialmente per noi che andiamo a zonzo su per i monti e siamo spesso immersi nella natura
chi sta chiuso tra quattro mura, complici anche i climatizzatori, le luci artificiali, ecc, si accorge molto meno del cambiamento delle stagioni o del meteo
questo cambiamento comporta qualche disagio: impone al fisico le strategie per adattarsi che stressano un po’ e che non tutti riescono a sopportare (pensiamo alle sensazioni che abbiamo ai primi caldi o ai primi freddi)
secondo me con una minima « prova della pazienza » però si può godere del fascino del divenire e trovarlo molto intrigante
colgo l’ occasione per augurare un buon autunno a tutti
con il cambio dell’ ora bisogna fare più attenzione a non attardarsi troppo quando si va in montagna
ricordo che quando arrampicavo, al cambio di ora, in castello rimaneva sempre qualcuno imbarmato perchè sorpreso dal buio
questo cambio di ora autunnale lo patisco meno rispetto a quello della primavera
anzi, io ne farei più sovente di queste aggiunte di ore alla notte, in modo da dormire un po’ di più ognitanto; proporrei addirittura di farne anche una di due ore o più
comunque, a dirla tutta, un po’ di disturbo lo sento anche in questo caso, e allora, per diluire un po’ la cosa, ho lasciato l’ orologio del bagno con l’ ora vecchia
è venuto un botto di neve qui in valle
è nevicato già da abbastanza basso, direi da 1200 (poca) in su (molta)
adesso è già sereno
appena so qualcosa di più sulle condizioni della neve faccio sapere
è ben noto: qui in valle ci sono un bel po’ di gite splendide che si possono fare anche quando è appena nevicato
qui in valle so che di neve ce n’è venuta molta ma non ho idea di come possa presentarsi, se farina o polenta
io sto ancora vagabondando a piede libero, per cui non ho esperienza diretta
tra l’ altro tutti i giorni scende qualcosa, per cui le condizioni cambiano di frequente
per esempio a s anna di roccabruna l’ altro ieri c’ era neve, oggi la quota neve è salita di un centinaio di metri se non di più
appena so notizie certe e un po’ più costanti scrivo
gulp! come se n’è andata
ci ha fatto solo venire l’ acquolina in bocca?
il mio intento, quando scrivo qui, è quello di evidenziare le cose semplici e belle che la vita ci offre quando ci immergiamo nello scenario vero della natura; lo faccio soprattutto per me e poi, anche per chi di voi se ne può avvantaggiare;
infatti non c’è solo gioia nel cammino: certe volte è così dura che sembra di non potercela fare
e allora può servire vedere con altri occhi, sotto una luce diversa, magari anche suggerita dai pensieri di altri oppure avuti in altri momenti in cui la speranza e la forza erano più presenti
poi, riferirmi alla natura mi aiuta moltissimo a smettere un po’ di lagnarmi e a stringere i denti: per fare un esempio, già solo una semplice banalità come l’ inverno in montagna, per molte creature, è un periodo che riserva difficoltà che richiedono di lottare duramente…
è scoppiato l’ autunno, ve ne siete accorti?
le giornate più corte con temperature miti hanno colorato le foglie, lasciandole ancora attaccate ai rami
i colori sono davvero splendidi: ci sono tutte le tonalità del verde, del giallo, del rosso e del marrone
insomma, è un autunno da non perdere… di vista
eventuali foto sono bene accette
notizia per chi si sveglia presto e per chi ha interesse per quel che gira intorno alla terra:
a est, oggi che è sereno e nei giorni a seguire se non ci saranno nubi ad escludere lo sguardo, si vede molto bene venere
è splendido questo pianeta
eccolo: ore 6:44
ancora una fotina, di oggi
i colori lasciano un po’ a desiderare, ma con il cellu si fa quel che si può
e poi, ciò che conta è il pensiero
per 'st’inverno ne abbiamo.
avevo voglia di raccontare una storia, in questa giornata imbronciata
l’ ho trovata in giro per il web
è solo per chi ha la testa un po’ come la mia
gli altri si leggano qualcos’ altro di più interessante
C’era una volta un uomo molto povero che viveva con suo figlio. Quando si ammalò e sentiva che stava per morire, disse al ragazzo: « Quando sarà finito il mio funerale, pianta qualche seme di zucca sulla tomba ». Dopo queste parole, il vecchio morì. Il figlio, con le lacrime agli occhi, obbedì. Le zucche crebbero e a un certo punto una fu abbastanza matura e pronta per essere cucinata. Il giovane la raccolse e la portò a casa a fatica. Quando tagliò la prima fetta di zucca, dall’interno scaturirono molte monete d’argento. Stupito, ma molto felice, il ragazzo non colse le altre zucche e attese che fossero mature. In poco tempo, visto che anche le altre zucche erano cresciute piene di monete, il giovane diventò ricco. Il re di quella regione era venuto a sapere della vicenda e mandò i suoi soldati a portare via tutte le monete d’argento. Il ragazzo non potè fare nulla, se non serbare il segreto sulle proprietà magiche delle zucche. Quando i soldati rovesciarono le monete ai piedi del re, dalle ceste uscirono decine di serpenti. Il sovrano, impaurito e arrabbiato, per vendicarsi fece portare tutti i serpenti a casa del giovane derubato. Quando aprì le ceste ritrovò le sue monete. E nessun altro provò più a derubarlo.
qualcuno di voi ha un acero?
il mio non vuole saperne di buttare giù le foglie
le ha ancora tutte belle verdi
è in sintonia con la sottoscritta: entrambi facciamo finta che l’ estate duri ancora un po’
la montagna insegna.
insegna a essere pazienti
a scoprire cose belle anche mentre si sta faticando come dei poveri
a centellinare le forze quando si comprende che la salita sarà lunga e faticosa
a metterci l’ anima e fondere tutto per arrivare in cima, per raggiungere la meta
a comprendere che in certi casi non si può scappare via
a sperare, comunque, che oltre il colle ci sia un sentiero più facile, un panorama migliore
a rincuorare i compagni di cordata anche quando si avrebbe bisogno di essere rincuorati
ad apprezzare i momenti di solitudine senza escludere il calore della compagnia
a guardare come fanno gli altri esseri viventi, che noi riteniamo a torto senza dio e senza ragione, a essere così adatti alla vita che ci accomuna tutti
questo soprattutto per me che in questo periodo ho da superare delle montagne che non sono di pietra ma mi richiedono una forza uguale, se non più grande
per i francofoni
la montagne enseigne.
on apprend à être patient
à découvrir de belles choses même en luttant comme des pauvres
à siroter les forces quand on réalise que la montée sera longue et fatigante
à mettre l’âme entier et à tout fondre pour atteindre le sommet, pour atteindre le but
à comprendre que dans certains cas, on ne peut pas fuir
à espérer, cependant, que au delà de la colline il y a un chemin plus facile, une meilleure vue
à remonter le moral des compagnons cordés, même lorsque on a besoin d’être réconforté
à apprécier les moments de solitude, sans exclure la chaleur du rester en compagnie d’amis
à regarder comment les autres êtres vivants, que nous croyons à tort sans Dieu et sans raison, font pour être ainsi adaptés à la vie qui nous unit tous
ceci surtout pour moi que, dans cette période, je dois vaincre des montagnes qui ne sont pas de pierre mais exigent de moi une force égale, sinon plus grande
hanno già acceso le luci di natale
quando vedo gli abeti carichi di luci, lustrini e di pacchetti, mi ritorna in mente che, da bambina, credevo che in tutti i pacchi ci fossero dei regali: mi immaginavo dei giocattoli, dei dolci… li osservavo con gli occhi pieni di meraviglia e mi chiedevo per chi fossero, lontana mille miglia dal pensare che fossero vuoti
da bimbi non c’è confine tra realtà e fantasia
gli addobbi, secondo me, servono laddove non è possibile vedere l’ inverno direttamente
io, per fortuna, scorrazzo spesso in luoghi dove la neve è vera, dove il sole fa risplendere i cristalli di ghiaccio formando mille lustrini, dove praticamente la natura si addobba da sola e, al tempo giusto
se devo dirla tutta, mi piace di più la neve vera rispetto a quella di cotone o di plastica
anche il mio acero si è addobbato
ha tenuto le foglie e all’ immacolata le ha colorate di un bel giallo