le plus beau sentiment que je ressens quand je fais le tour des bois ou des sommets est certainement la sobriété que la nature inspire; juste le contraire de ce que je ressens quand malheureusement je me retrouve (très rarement) dans un supermarché ou dans un méga centre commercial: je veux tout acheter et, pendant que l’ avidité grandit, tout petit désir spontané est annulé, tellement c’est que j’oublie souvent la raison pour laquelle je suis venue là-bas;
Je me sens bien quand mes besoins sont réduits au minimum et pour les satisfaire je n’ai pas à choisir entre mille possibilités comme le fait de faire du shopping
une belle pierre pour m’ asseoir confortablement, une source pour étancher ma soif, un morceau de pain et quelques noix en cas de faim peut-être accompagné de quelques fleurs ou fruits trouvés sur le chemin
de cette façon mon esprit n’est pas dévoré par la pensée de l’utilité de tel ou tel produit, la plupart absolument superflu, quand il n’est pas nuisible, et je peux me consacrer à la légère aux pensées qui comptent vraiment
La stanza di Anna
se non fosse che mi mi ha crivellato completamente l’ orto , ‹ sto clima patagonico non mi dispiace più di tanto;
fa fresco e c › è acqua in mille rigagnoli di montagna, così, quando si va in giro per sentieri, non è il caso di caricarsi un peso in più: basta un bicchiere;
in gran parte le sorgenti non sono controllate, ma se al di sopra della presa non ci sono luoghi antropizzati, io non mi faccio troppi problemi: se l’ acqua è fresca e limpida, dovrebbe arrivare da sottoterra e quindi essere filtrata quanto basta e al massimo aumentare un po’ gli anticorpi
ieri sono andata al colle di esischie con la bici
l’ anno passato nei we estivi la strada veniva chiusa al traffico per qualche ora in modo da permettere agli escursionisti di muoversi da tranquilli
ci sono state molte polemiche, quindi quest’ anno l’ iniziativa era in forse
i folletti della zona che, lo so per certo, non amano il traffico, hanno fatto uno scherzetto: hanno tirato giù un minipezzo di strada in modo da lasciar passare comodamente animali, pedoni e biciclette, ma niente motori
così l’ ordinanza di chiusura è bellecchè stabilita, tutti i giorni della settimana e tutte le ore del giorno
speriamo che i tempi di ripristino siano i soliti, che così passa l’ estate
mi raccomando fruite numerosi della possibilità di fare una bella sgambata in tranquillità e, mi raccomando, assaggiate le prelibatezze che i locali della valle offrono, in modo che si sappia che il turismo sostenibile può far vivere la valle meglio di quello grossolano e puzzolente dei mezzi a motore
il lago resile, lungo il percorso
quest’ anno mi sono già beccata un bel po’ di zecche;
sono più piccole di una capocchia di spillo e quindi me ne accorgo solo dopo che mi hanno punta;
sembrano dei piccoli nei, ma sono in rilievo; pur così minuscole, mi fanno sempre venire un bel bozzo che mi dura per settimane; mi toccherà andare a correre con i pantaloni lunghi, non so che altro fare;
qualcuno ha un’ idea?
oggi sono andata ad allenarmi in salita sulla strada verso montemale
anche se mi piace moltissimo salire, ad un certo punto la stanchezza ha incominciato a far sentire il suo peso; stavo un po’ rallentando quando sull’ asfalto hanno iniziato a presentarsi delle parole che qualcuno aveva scritto, una dopo l’ altra: the… only… way… is… up!
forse, un’ altra volta non ci avrei fatto caso, ma oggi sembrava proprio che le avessero scritte per me
e così sono ripartita con più grinta e… a doppia velocità
con questo volevo dire che le stesse prole possono essere lette in modo diverso, a seconda di come siamo messi e cosa stiamo vivendo
oggi al colle della lombarda, ero lì in riva al laghetto che mi riposavo un attimo prima di scendere a valle, quando ho sentito un rumore come di motosega;
per fortuna niente attrezzi del genere, ma, quando mi sono voltata ho visto due tipi con delle specie di occhiali-maschera e con un’antenna sulla capa, che stavano facendo volare dei droni;
questi due individui, seduti sulle seggioline da campeggio tirate fuori dal suv che avevano lì a mezzo passo, invece di guardare in giro con i loro occhi, guardavano sullo schermo della maschera cosa vedevano i droni
ringraziamo la scienza e la tecnica che ci rendono la vita più facile…non potremmo farne senza
ognitanto, però, è lecito abbandonare il pensiero evoluto per ritornare per un po’ a quello immediato e primitivo che ancora è presente in ognuno di noi;
quel pensiero che, da bimbi, ci faceva entrare di corsa nelle pozzanghere, buttare le pietre in un lago liscio in modo da infrangere le immagini, correre a perdifiato fin che ce n’è, oppure stare fermi a guardare questa o quella cosa senza un fine preciso e soprattutto senza scopo di lucro, chiedersi sotto un cielo stellato se c’è qualcuno lassù, salire a un colle solo per vedere cosa c’è di là, raggiungere una cima per stare un po’ più vicini al cielo, eccetera eccetera, ognuno di noi sa…
poi così si può tornare a riprendere il proprio posto preciso nella razionalità quotidiana con una maggiore pazienza
e per i francofoni
nous remercions la science et la technologie qui rendent la vie plus facile … nous ne pouvions pas nous en passer
cependant, il est légitime d’abandonner la pensée évoluée pour revenir un instant à l’immédiat et primitif qui est encore présent en chacun de nous;
à cette pensée qui, enfant, nous a fait courir dans les flaques d’eau, jeter les pierres dans un lac lisse pour briser les images, courir à fond tant qu’il y a, ou rester immobile et regarder telle ou telle chose sans un objectif précis et surtout à but non lucratif, se demander sous un ciel étoilé s’il y a quelqu’un là-haut, monter sur une colline juste pour voir ce qu’il y a au-delà, ou atteindre un sommet pour rester un peu plus près du ciel, etc., etc. chacun de nous sait …
alors il est possible de revenir à sa place précise dans la rationalité quotidienne avec plus de patience
come mi dimentico in fretta delle stagioni passate!
in inverno non mi sembra vero che dai rami brulli senza foglie possa poi ritornare tutto il verde che c’ è adesso
viceversa, mi sembra impossibile che questo ricco fogliame se ne possa andare per lasciare nuovamente i rami spogli e ci sia la neve al posto del verde dei prati;
comunque, che gli alberi perdano le foglie in autunno, è una cosa furbissima non solo perché in questo modo loro possono sopportare i rigori del gelo;
anche per me: le piante che ho intorno a casa mi fanno una bella ombra fresca e riducono la luminosità quando è troppa; in inverno invece mi lasciano tutta la luce e il calore che c’è a disposizione, che nella stagione delle ombre lunghe fa ben piacere
e, per i francofoni
comme j’oublie rapidement les saisons passées!
en hiver il ne me semble pas vrai que, dés branches nues sans feuilles il peut, après tout, retourner le vert qu’il y a maintenant;
vice versa, il me semble impossible que ce riche feuillage puisse, à nouveau, laisser sa place aux branches nues et que la neige revienne au lieu du vert des prés;
cependant, que les arbres perdent leurs feuilles à l’automne, c’est une chose très intelligente, non seulement parce que de cette façon ils peuvent supporter les rigueurs du gel;
même pour moi: les plantes autour de moi font une belle nuance fraîche et réduisent la luminosité quand c’est trop; après, en hiver, ils me laissent toute la lumière et la chaleur qui est disponible, ce qui est un plaisir dans la saison des ombres allongées
è una meraviglia avere un pezzetto di terra e poter coltivare un po’ di verdura
certo, bisogna fare i conti con il meteo (appena piantato, una grandinata ha fatto rallentare la crescita, ma poi si sono riprese quasi tutte le pianticelle), con i parassiti che vogliono a tutti i costi smezzare il raccolto, con il fatto che la terra è bassa, proprio bassa…e quindi tocca avere pazienza
ma poi i frutti sono eccezionalmente buoni: i pomodori sanno di pomodoro, l’ insalata di insalata e così via
ehm, per le carote devo aver sbagliato qualcosa
« i tempi sono cambiati »
altrocchè se sono cambiati
non ci sono più gli schiavi
non ci sono più guerre cruente per esempio come al tempo dei romani
si vive molto più a lungo
basta andare al negozio e -avendo i soldi- si compra quasi tutto, compresa la felicità
abbiamo la comodità, detto in breve
forse è vero…però, ognitanto mi viene da pensare che non è oro tutto ciò che luccica il benessere che ci viene fatto immaginare e sognare, il più delle volte è un falso mito, e pagato ad un prezzo talmente caro che, se avessimo presente la storia dalle origini, non ci cascheremmo come dei fessi
non voglio dilungarmi troppo, metto giù solo qualche piccolo pensiero (gli scritti troppo lunghi risultano tediosi e non lasciano spazio alle aggiunte di pensiero di ognuno )
1)gli schiavi, in realtà, adesso ci sono ancora però si chiamano diversamente; sono volontari, prestano sevizio liberamente; guadagnano pochi soldi e li rimettono quasi sempre entro breve nelle tasche di chi glieli ha elargiti, ad esempio acquistando oggetti, il più delle volte inutili
2)le guerre le combattiamo alla lunga, da lontano, pagando dei mercenari, anche comprando certi prodotti che sfruttano troppo gli uomini, gli animali o la natura in generale, anche se non lo vediamo più direttamente
3)noi dei paesi « ricchi » viviamo più a lungo, certo, ma la vita di una grande quantità di gente nel mondo è vissuta in modo poco degno (altrocchè il benessere che ci fanno vedere in pubblicità)
4)la gioia che si prova entrando in un centro commerciale dura come le pere cotte e le paure esistenziali, che a volte ci portiamo appresso, non passano mentre si fa la spesa: secondo me ciò che porta alla felicità è l’avere dei rapporti umani profondi e il condurre una vita in armonia con la natura e le sue leggi
5)il mito della comodità è ciò che ci ha fatto perdere le capacità di adattamento agli eventi naturali
siamo diventati così disadatti che, per esempio, proviamo sofferenza anche solo se fa un po’ più freddo, un po’ più caldo o se dobbiamo fare una rampa di scale a piedi
volevo aggiungere ancora tante altre cose, ma lascio ad ognuno le riflessioni personali
pro o contro che siano
oh che sbadata, molti non conoscono il proverbio
quando si rasserena di notte
dura come le pere cotte
e cioè pochissimo
approfitto per ricordarvi l’ eclissi spettacolare che ci dovrebbe essere la sera del 27, speriamo che non ci siano nuvole a coprirci la vista della luna
mi raccomando, non prendetevi impegni
quando la vita mi presenta difficoltà che sembrano insormontabili, scappo su in cima a qualche montagna per trovare la forza e il coraggio di continuare a portare avanti la baracca meglio che posso; soprattutto quando mi sembra tutto inutile e mi verrebbe una gran voglia di abbandonare;
questo non è comunque l’ unico modo che uso per rinforzarmi; mi è anche di grande conforto osservare attorno a me le persone che lavorano e si dedicano agli altri con solerzia;
per quanto io tendenzialmente sia un orso, sono convinta che, se uno vive in un ambiente umano dove la gente collabora e cerca di aiutarsi, l’ atteggiamento di fronte alle fatiche dell’ esistenza è migliore e ognuno si sente più forte, grazie ai legami con i propri simili;
per migliorare le nostre relazioni ci sono molto di aiuto i mezzi di comunicazione: sono utilissimi e non ne potremmo fare a meno;
per certi versi però, secondo me, pur dando l’ impressione di connettere sempre tutti con tutto, tendono a ridurre gli incontri « reali » e quindi tendono ad aumentare i momenti di solitudine delle persone;
spesso, invece di un incontro diretto, si preferisce usare il cellu, spedire foto invece che fare visita, risolvere con un messaggio, più sbrigativo e meno coinvolgente…
io però sono convinta che l’ amicizia e i contatti umani « reali » vadano coltivati e portati avanti anche se a volte richiedono tempo e attenzione perchè ritengo che siano fondamentali, se non indispensabili, per una vita felice e, soprattutto, sopportabile nei momenti di difficoltà
slurp!
succo de cocomero / anguria et de cetrolio stasera a casa!
Linaria alpina e in italiano?