ho un avvenimento da festeggiare
gradite una fettina virtuale di questo bel dolce di stagione?
crostata di more
prendete pure percheā io intanto adesso vado a raccoglierne altre
La stanza di Anna
sono dietro a raccogliere nocciole per lā inverno
le nocciole hanno un sacco di proprietaā, oltre ad essere strabuone
purtroppo mi tocca condividerle con i ghiri, pazienza :rolleyes:
facciamo la gara a chi eā piuā veloce
Hmmm!
thomas, appena imparo a postare le foto mie vi faccio assaggiare virtualmente i dolci che faccio
communque raccogliere nocciole eā un poā (palloso) come fare yoga, peroā col vantaggio che poi hai le noccioleā¦
avete 5 minuti per un poā di sentimentalismo?
ecco a voiā¦
oggi vi parlo di dio
siā di come mi piacerebbe che fosse dio
eā un mio chiodo fisso
sono stata allevata da genitori molto cattolici
soprattutto mio padre lo era: buon per lui, eā stato felice, mai un momento di tristezza, di depressione, di lagnanza nei confronti della vita
io non sono cosiā, probabilmente mi manca la Ā«Ā parabolaĀ Ā» per ricevere il segnale, come per il satelliteā¦
non ho la parabola, la mia tele non riceve dal satellite
comunque penso che in un futuro (lontano q b ), quando saraā tutto piuā chiaro, sicuramente ne verroā a capo, o per lo meno ci capirĆ² qualcosa in piĆ¹
per adesso posso solo sentirmi un poā vicina al cielo quando salgo su, su una cima alta ed eventualmente esprimere dei desiderataā¦
ad esempio vorrei :rolleyes:
un dio che non si rivela solo a un gruppo di eletti ( che poi devono farsi il mazzo a convincere tutti gli altri non eletti)
un dio di tutti: sia degli uomini che degli esseri che popolano il nostro pianeta, dellā acqua, dellā aria, del fuoco e della terra
che non pretende che in nome suo si uccida, si facciano delle stragi, si sradichino le tradizioni (chi eā senza peccato in questo senso scagli la prima pietraā¦)
che non va a cena con il potere e con la ricchezza
un dio che viene bene di sentire nel vento, in un cielo pieno di stelle, in un prato verde o in una montagna coperta di neve
un dio che non manda suo figlio, a forma di uomo, sulla terra a farsi ammazzare, perchĆ© eā il dio della vita
questo ed altro, eā ciĆ² che immagino di dio
questā anno lā autunno mi ha colta impreparata
eā arrivato che non me ne sono accorta, senza preavviso
sembra ancora estate, tantopiuā che con le piogge che ha fatto e la temperatura mite, si eā tutto un poā rinverdito
omaggio allā autunno
provo a mettere giĆ¹ dinuovo qualcosetta
le categorie del bene e del male sono nate e cresciute di pari passo con la ragione
per gli animali, le piante che seguono lā istinto nelle loro scelte, i direttori sono il piacere e il dolore
facile: cosa piace eā giusto, cosa provoca dolore deve essere rifuggito
per chi ha la ragione non eā sempre cosƬ: certe cose piacciono, ma non vanno o non andrebbero fatte ed altre, che non garbano, invece, sono molto giuste
con la ragione si eā sviluppata la tecnologia e quindi la forza, nel bene come nel male, dei poteri umani
avremmo potuto distruggerci in brevissimo tempo
invece il bene e il male si sono inseriti nei cromosomi e ci hanno dato una mano a proseguire nel nostro cammino
il bene eā, per esempio la collaborazione, la compassione, lā aiuto reciproco, il male tutto ciĆ² che danneggia seā stessi o la collettivitĆ
chi, dallāinizio della storia dellā uomo non ha capito questo, non ha perseguito il bene, eā finito presto o comunque ha distrutto quei rapporti fondamentali per la sopravvivenza
le regole e le leggi hanno sancito, reso universali e uniformi questi due grandi principi: il bene e il male
ogni societĆ si eā ovviamente costruita le proprie regole del bene e del male e in ogni tempo cā eā stato un bene e un male che si eā evoluto, che eā cambiato
ma la base e il fine sono sempre stati, anche se a volte in modo non cosƬ evidente, la salvaguardia del genere umano
seguendo la ragione eā un poā piĆ¹ difficile sapere cosā eā giusto e cosa no
per milioni di anni la natura, usando il piacere e il dolore eā andata a colpo sicuro verso la perfezione
noi, pur ragionando molto tempo sulle nostre leggi, spesso ci accorgiamo che il giusto stava da unā altra parteā¦
promesso: per un poā pausa riflessioni
vado a prepararvi una bella tisana virtuale
ah! volevo ancora aggiungere che noi adesso viviamo in modalitĆ ibrida
con tutte e quattro le voci: piacere dolore bene male
il tutto rende ancora piĆ¹ difficili le scelte :rolleyes:
oggi sono andata a procacciarmi il cibo su dal s bernardo
prima ho fatto la salita bella diretta, localizzando il cibo, ossia le mazze di tamburo, le cravette (di porcini neanche lā ombra), le prime castagne
poi mi sono fatta la discesa con comodo, raccogliendo i frutti della terra
adesso, in parte sono a seccare e in parte in pentola, con una ricettina veloceveloce: olio vino bianco spezie peperoncino aglio sale (poco) e mescolare di tanto in tanto per non far attaccare sotto
le castagne le cuocio adesso, finito di scrivere qui, e poi, magari me le sbafo stase con della panna montata o, se non ho voglia di lavorare , con della panna bellāe da montare, che eā anche buona cosiā
oh eā da un poā che non ci sono nuovi pensieri e alloraā¦ aggiorno
prima di tutto, mi congratulo con chi eā alla regia del cambio di stagione (tema appena svolto sopra ) percheā eā davvero un prodigio, come i periodi, uguali nel susseguirsi, siano sempre diversi nel manifestarsi
non ci si annoia davvero mai di fronte allo spettacolo della vita
per esempio questā anno, anche se lā autunno eā giaā cominciato da un poā, le foglie e i prati sono ancora verdi come se fosse maggio
poi, mi permetto di consigliarvi di cominciare a prendere lā abitudine al freddo
cā eā un bellissimo esperimento da fare per capire cosa sto per dire
prendere tre bacinelle
una con lā acqua calda, una con lā acqua a temperatura normale, una con lā acqua molto fredda
immergere una mano nellā acqua calda e lāaltra nellā acqua fredda e dopo alcuni istanti metterle entrambe nella bacinella a temperatura normale
con la mano che era stata nellā acqua calda si sentiraā lā acqua fredda e viceversa
questo percheā il nostro corpo si Ā«Ā abituaĀ Ā» alle temperature e cambia il livello della normalitaā
( lo fa per tante altre cose, ad esempio se uno mangia una cosa molto salata, poi il resto, anche se eā salato normalmente, sembra insipido)
allora, se ai primi freddi ci vestiamo come lā omino michelin e facciamo andare i termosifoni abballe, soffriremo il freddo per tutto lā inverno
se invece ci adattiamo pian piano al freddo, con un poā di pazienza, riusciremo a sopportare piuā facilmente i rigori che frate inverno ci riserveraā
possiamo cominciare a sciolinare
anche se nei prati ci sono dei fiori che sembra primaveraā¦
eā cominciato il foliage: primi i ciliegi con il loro caldo rosso, a seguire, timidamente, gli altri
adesso che eā passato un poā di tempo dalle ultime riflessioni dense, ci siamo un poā riposati, possiamo affrontare un altro bel temino
lasciato da parte il Creatore, passerei alle creatureā¦
per non tediare troppo, ecco un piccolo racconto
un tempo molto lontano, diversamente da come succede adesso, non cā erano tele, internet, giornali e quantā altro a dettare legge, a spiegare le cose, a indicare la via
per le questioni importanti, esistenziali, era in uso rivolgersi ai saggi: personaggi che, conducendo una vita parca e umile, potevano dedicare molto tempo allo spirito e quindi ai pensieri, guadagnandosi cosƬ la fiducia altrui
un tal giovannino, agricoltore abitante di un tranquillo paesino campestre, quando lavorava tutto solo nei campi, aveva spesso pensieri e domande strane di cui non riusciva a venire a capo
per esempio si chiedeva come si potesse, con un ramo, creare una pianta, semplicemente recidendolo e infilandolo nel terreno umido
oppure, quando vedeva molte piantine su una stessa radice, si chiedeva se ognuna fosse un essere vivente a seā o se potesse esistere una vita Ā«Ā comunitariaĀ Ā»
anche in vista del paradiso, dato che lui era molto credente, nella vita Ā«Ā dopoĀ Ā»
e quindi con questi, e con tanti altri pensieri come questo, che non sto a riportare per non appesantire il racconto, partiā per recarsi da un saggio di cui aveva sentito parlare molto bene
raccolti due stracci, un tozzo di pane e qualche soldo in una bisaccia, dopo sette lunghi giorni di cammino, eccolo bussare alla porta del santo (barba bianca lunga, occhi vivaci e sguardo profondo, mani secche e incallite, abiti umili ma lindi, stanza semplice ma molto accogliente)
dopo essersi rifocillato, venne il momento di esporre le questioni
giovannino snoccioloā ad uno ad uno i suoi pensieri
il santo seguiā attentamente e dopo alcuni istanti di silenzio cosiā rispose
la vita non eā proprietaā di nessuno
essa scorre e non puoā essere raccolta, proprio come non si puoā raccogliere il vento con le mani
immagina lā acqua come invade la sabbia sulla spiaggia
lei entra ed esce libera, continuamente
noi viventi siamo pervasi dalla vita
la vita che cā eā in me eā la stessa che cā eā in te e che entra in tutti i viventi
noi siamo ospiti della vita, lei eā in noi, per un dato tempo
quando esce da noi, essa non finisce e non finirĆ se noi ne avremo rispetto
ecco perchƩ un ramo nella terra umida diventa pianta: ha la vita nel suo interno
Il rispetto per la nostra terra quindi eā il rispetto per la vita ed eā un atto dovuto, anche se non sappiamo (ancora) chi lā abbia voluta
e se qualcuno dice che il danno inferto alla natura eā un danno inferto a seā stessi , ha ragione percheā la vita, che scorre da secoli, eā una sola
non ti crucciare giovannino, e porta avanti il pezzetto di vita che hai avuto in dono, e benedici questa grande fortuna
questa notte poco dopo le tre e mezza sono passate delle oche starnazzanti che hanno fatto uno schiamazzo incredibile
saranno state piuā di 200
da onest verso est, chissaā dove erano dirette
certo che si fanno una bella faticaccia
altroccheā le nostre uscite in in giornata, i nostri record di salita, ecc ecc
poi scriveranno la relazione?
questo periodo, tutti gli anni, mi riporta indietro nel tempo quando, il giorno dei santi, andavo in visita al cimitero
da bambina, per obbligo dei miei genitori; da grande per far loro piacere
adesso che loro sono andati oltre, non ho piuā obblighi del genere e, ne sono sicura, i miei non hanno di certo piacere che io vada a trovarli in quellā orrendo posto!
quindi eā a cuor leggero che vado a festeggiare i miei santi dove voglio io, e cioĆØ su qualche bella cima o comunque in qualche posto piĆ¹ ameno rispetto a un cimitero pieno di loculi
gli unici cimiteri che riesco a sopportare sono quelli dei paesini piccoli, con le tombe nella terra
come dicevo mi riaffiorano i ricordiā¦mi sembra che ai tempi facesse piĆ¹ freddo, che le foglie fossero giĆ quasi tutte a terra e i rami degli alberi neri e nudi
il sole era quasi sempre molto pallido, cā era una nebbiolina che rendeva lā atmosfera opaca, il freddo entrava nelle ossa e nel cuore
ricordo i passi della gente sulla ghiaia dei vialetti
per andare dove cā erano i nostri, si passava tra le tombe: gli sguardi delle foto venivano dietro anche se uno si spostava
finita la visita al cimitero si andava in piazza galimberti a comprare le caldarroste, che mi scaldavano le mani ma me le sporcavano tutte di nero
a mandarle giĆ¹, mi restavano tutte le briciole in gola
lā unica cosa bella che ricordo di quei giorni eā che cā era vacanza, ma pensavo giaā che passava troppo in fretta, come la vitaā¦
sono stata a fare il giro dei laghi roburent
eā uno dei piuā bei percorsi qui in valle (e non solo ), tra quelli non troppo lunghi
in questi giorni lā autunno sta facendo furori con i suoi toni caldi al completo
le foglie sono ancora tutte attaccate ai rami, non so per quanto percheā prevedono una ondata di maltempo
fanno piacere due caldarroste?
oggi porta, con sto tempoā¦ :rolleyes:
cosa hanno in comune i pensieri e lā aria?
entrambi non hanno volume proprio, neā forma propria
lā aria e i pensieri riempiono tutto lo spazio messo a disposizione e prendono la forma del contenitore
quindi, i nostri pensieri, piuā che dallā idea di partenza, dipendono dallo spazio dellā anima che mettiamo loro a disposizione
eā anche per questo che gli effetti di una stessa frase, di uno stesso spunto, sono differenti per ognuno
[quote=Ā«Ā annagarelli, id: 1878025, post:1639, topic:68732Ā Ā»]cosa hanno in comune i pensieri e lā aria?
entrambi non hanno volume proprio, neā forma propria
lā aria e i pensieri riempiono tutto lo spazio messo a disposizione e prendono la forma del contenitore
quindi, i nostri pensieri, piuā che dallā idea di partenza, dipendono dallo spazio dellā anima che mettiamo loro a disposizione
eā anche per questo che gli effetti di una stessa frase, di uno stesso spunto, sono differenti per ognuno :)[/quote]
giĆ ā¦