La stanza di Anna

oggi sono ancora qui a cazzeggiare :smiley: ne approfitto per scrivere sui miei 4 forum
lo faccio per quelli che non sono in ferie, per quelli che si stanno annoiando, per quelli che passano e buttano l’ occhio, per chi vuole leggere e poi criticare, e per quelli che non ho nominato, ma che ognitanto passano di qui :slight_smile:
oggi consegno le palme d’oro
sì, proprio le palme d’oro :smiley:
alla miglior applicazione di una legge fisica: ai vasi comunicanti perchè ci hanno permesso di avere l’ acqua in casa, che per me è il massimo della comodità
al miglior elettrodomestico: alla lavatrice senza alcun dubbio
diciamo che mi piacerebbe averne una a manovella, sarebbe ancora meglio :slight_smile:
una bella palma anche alle leggi della riflessione della luce e alla formuletta

che ci descrivono il perchè, in queste notti, vediamo una splendida luna
tra l’ altro la vediamo più grande del solito, perchè è nella zona più vicina a noi
e la palma alla peggior utilizzazione della chimica?
senza dubbio va ai coloranti e agli aromatizzanti
infatti mi sembra proprio assurdo che uno debba colorare e dar gusto a delle schifezze, perchè altrimenti nessuno riuscirebbe a mangiarle
vada per le pillole, che avrebbero gusto cattivo ma è obbligatorio ingollarle, ma per il resto… non c’è nessun animale che si « frega » come facciamo noi
per adesso queste palme, se qualcuno ne avesse altre… :smiley:

bellissimo il giro della Vanoise :smiley:

oggi sono salita sul frisson
bellissima sgambata :slight_smile: ci sono anche tre laghi
quando ero andata la volta scorsa avevo notato, sull’ultimo tratto prima della cima, delle corde sfilacciate e una catena ancorata ad una corda…
qualcuno di buona volontà ha messo a posto le cose: sostituito la corda malandata, tolto la catena
adesso è tutto a posto, grazie tante a chi s’è dato da fare :slight_smile:
secondo me, comunque, gli ancoraggi in montagna, normalmente vanno presi con beneficio di inventario!

sono dinuovo andata nel bessanese
questa volta sono salita su tre cime
ho relazionato :slight_smile:
una è stata la bessanese (il secondo giorno)
si vede da lontano, imponente, in fondo alla valle, come un guardiano
era da tanto che volevo raggiungere la sua cima
è stata una lunga camminata, con finale di arrampicata facile, su roccia abbastanza buona e divertente
il giorno prima invece sono salita sulla pointe du grand vallon: che meraviglia arrivare quasi sulla cima e trovare un laghetto trasparente in una piccola conca
scendendo per prati ci siamo fermati che sergio voleva dare uno sguardo alla cartina e così ha posato gli occhiali…
adesso c’è una mucca che gira con le lunettes :slight_smile: e sergio invece è senza
il terzo giorno sono andata a vedere una reperto archeologico: la pierre aux pieds, che è un masso che ha delle impronte di piedi e poi anche qualche buchetto
poi già che ero lì a metà sono ancora salita fin che si poteve e sono arrivata su una cima che è vicina al grand roc noir, 300 m più bassa, ma non ha un nome
la discesa è stata quantomai veloce perchè il cielo si è rannuvolato e sono scese anche alcune gocce di pioggia
io ho una paura tremenda dei temporali, poi adesso vengono giù decisi: sopra bessan un fulmine ha dato fuoco a degli alberi e il fuoco è durato due giorni interi
curiosità: questa volta a bessan ho visto un bel po’ di italiani, mentra le altre volte che sono andata non ce n’ erano
che bella la zona di bessans, per me è il massimo
il viaggio è facile, poi lì c’è un turismo soft, e le case sono ben tenute, ma naturali
non sono come in trentino che i fiori e tutto il resto sono messi apposta per i turisti
mi piacerebbe che qualcuno mi raccontasse cos’ ha fatto nelle sue vacanze, così poi io leggo: l’ho già detto che non ho la tele :slight_smile:

quest’ estate rovistando sulle bancarelle dei libri usati (che sono la mia passione) ho trovato un libro incredibile
era impolverato, relegato in un angolo nascosto
il titolo fa così « dell’ origine e del motivo della catena alimentare - dell’ evoluzione; tomo primo ed anche ultimo »
è sicuramente un testo apocrifo, ossia un testo non incluso nell’ elenco dei libri scientificamente sacri e pertanto, non usato a livello dottrinale
gentilmente :smiley: vi riassumo i passaggi salienti
inizialmente il creatore di tutti gli universi mise su la sua opera in modo perfetto, ma fisso ed immutabile
anche sulla terra, gli esseri vivevano sempre uguali con la loro routine quotidiana, tipo paradiso terrestre diciamo, senza il dolore, senza la morte
però questa fissità era un po’ pallosa, sempre tutti uguali che noia
e poi se si presentava qualche difettuccio o qualche problema, il creatore doveva intervenire direttamente per eliminare, sostituire, modificare
questo era un compito assai difficile ed oneroso, per tanti motivi, per esempio per le rimostranze da parte dei creati che dovevano lasciarci le piume e che non volevano andarsene
in più, il creatore aveva tanti pensieri per la testa e tante altre cose da fare
allora: come organizzare l’ ambaradan in modo da migliorare l’ efficienza del sistema e soprattutto in modo che le cose si migliorassero da sole, senza dover intervenire personalmente?
rimugina, mumble, mumble, ecco l’ idea
fine del paradiso terrestre: innanzitutto ci si riproduce (il libro spiega in modo più dettagliato, ma io non indugio perchè siamo tutti a conoscenza :slight_smile: )
seconda cosa, tutti contro tutti: uno mangia l’ altro, ovviamente senza esagerare e rischiare l’ estinzione
chi non ha le doti viene fatto fuori
terzo punto di forza: istituzione del dolore e del piacere come elementi di esagerata spinta interiore
di lì in poi ovviamente le cose sono molto cambiate: in effetti ha avuto una buona idea ‹ sto creatore :cool:
devo ammettere che ha funzionato; nel mondo adesso ci sono esseri viventi adatti all › ambiente in modo spettacolare

il libro poi racconta anche di come conosciamo il nostro passato ma non il futuro
in poche parole:
all’ epoca, a forza di cambiamenti, sulla terra era anche apparso l’ uomo che, oltre alla postura eretta, rispetto agli altri animali, aveva il cervello più grande
ragionava, conosceva il passato e anche il futuro
purtroppo già era fatto bene, ma c’ era ancora un particolare che non andava: non era libero nelle sue scelte
quest’ ultima cosa dispiaceva abbastanza
allora, un giorno che il creatore era passato sulla terra per degli affari che non sto a spiegare, sennò la storia resta troppo lunga, un rappresentante umano esprime, a nome di tutti, la richiesta per ottenere questa splendida libertà, che ancora oggi abbiamo, che teniamo come esigenza prima, che cerchiamo giustamente di difendere in tutti i modi
e il creatore che fa: rimane due minuti sovrappensiero, aggrotta la fronte e…
con un bel sorriso ecco come te la risolve
in un amen cancella dalla mente umana la possibilità di vedere il futuro
voilà la libertà
certo è stato un colpaccio, ma diversamente che libertà sarebbe venuta fuori?
bon, spero di non avervi annoiati :slight_smile:

oh che sorpresa oggi: ho telefonato a scuola, la riunione è solo domattina alle 8 :slight_smile:
ieri ho fatto una gara di corsa che partiva da aosta e poi avrebbe dovuto arrivare sulla cima della becca di nona
è finita alla funivia perchè oltre i 2300m c’ era un bel po’ di neve
3b meteo pronosticava brutto tempo, mentre le previsioni della regione autonoma nubi e belle schiarite: per fortuna ha vinto la regione :slight_smile:
qui adesso piove a stecca e tutta la notte non ha smesso
con sta umidità ecco chi sta bene

ieri, mentre salivo al chersogno, mi sono venuti in mente certi personaggi che hanno abitato la borgata castiglione e cioè quella dove è nata mia mamma e dove ho passato le mie vacanze estive quando ero bambina
comincio a raccontarvi di ninèt, soprannominato il rùssu (la prima u si legge alla francese, l’ altra invece è una u normale)
si diceva che fosse arrivato in borgata dopo la campagna di russia, quella a cui aveva partecipato anche mio nonno
si diceva anche che fosse diventato sordo in seguito al botto provocato dall’esplosione di una bomba, al fronte;
ninèt è sempre stato un solitario, molto schivo
se per caso era alla fontana e io mi avvicinavo, buttava lì qualche frase sul tempo
poi, quando tentavo di rispondergli, lui con la mano mi indicava le sue orecchie e scuoteva la testa
non ho mai capito se fosse davvero sordo
la sua casa era meticolosamente pulita, esageratamente sobria, come anche la sua persona
i suoi abiti, pur molto consumati, erano tutti rattoppati a piccolissimi punti; gli scarponi sempre lucidi e protetti da un velo di grasso;
ninèt interrompeva la solitudine dei suoi gorni di rado, quando, con lo zaino militare a spalle, scendeva a s michele per comprarsi una pagnotta rotonda, che gli faceva praticamente tutta la settimana, del formaggio e poi altro non so
non so che cosa si cucinasse, come fossero i suoi pasti; me lo sono sempre chiesto
l’ interno di casa sua l’ ho solo sempre visto di sfuggita, mentre mia mamma mi trascinava via per mano, dicendomi di non fare la curiosa
per quanto riguarda le spese, gli arrivava una pensione di guerra che, pur misera, gli bastava e, anzi, sicuramente gli permetteva qualche risparmio
ninèt passava gran parte del suo tempo a guardare nel suo binocolo: si era costruito dei sedili di pietra dislocati in punti strategici, sui sentieri intorno alla borgata
non so cosa osservasse, suppongo i passanti, o i camosci
castiglione era anche il rùssu

caspita è dinuovo lunedì
sabato e domenica passano in un baleno, lunedì è eterno
questa è la relatività :smiley:
buona settimana
facciamoci un caffè in compagnia, offro io :slight_smile:

troooppo calorico :wink:

prepariamoci ad un autunno così :slight_smile:
sta per arrivare

la stanza di anna è momentaneamente in pausa in quanto nei boschi adesso ci sonoi funghi :smiley:
ce n’è una quantitaà imressionante

ah però … :wink:

oggi è il mio compleanno
festeggerei con una bella mangiata di… :stuck_out_tongue:

hai visto l’eli-bike? :frowning:

/viewtopic.php?pid=1733570

AAAAAARRRRGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHH!!! :o

prrrrrrrrrrrrrrrr! :mad:

sembra che l’ autunno abbia deciso di fare sul serio…tra qualche giorno probabilmente inizia a fare freddo e io non ho ancora messo a posto la stufa a legna
devo affrettarmi :rolleyes:
comunque oggi vado ancora a farmi un giretto al birrone, visto che è il mio giorno libero :smiley:

in previsione del freddo polare in programma per la sett prox ho pulito finalmente i tubi della stufa e messo in funzione la stufa a legna
che calduccio :slight_smile:

gradite il monte bianco?
di castagne :smiley:
Ingredienti 1 kg di castagne 150g di zucchero semolato Latte 30g di burro 1 tuorlo 1 baccello di vaniglia 500g di panna fresca 100g di zucchero a velo
Preparazione
Incidere e sbollentare le castagne per sgusciarle ed eliminare le pellicine. Mettere le castagne in una casseruola e ricoprire con il latte, lo zucchero semolato e la vaniglia. Cuocere a fuoco moderato per circa 1 ora. Schiacciare le castagne ed unire il tuorlo e il burro ammorbidito. Se fosse necessario aggiungere un po’ di latte di cottura così da ottenere una crema morbida ma consistente.
Dare alla purea la forma di una montagna e mantenere in frigorifero fino al momento di servire. Montare la panna con lo zucchero a velo e ricoprire il monte bianco, decorare a piacere con marrons glacés, meringa o canditi.
RISULTATO:

aiutooooooooooooooooooooo
la settimana prox la temperatura va giù pesante
e l’ idraulico non mi ha ancora piazzato lo scaldabagno
mi toccherà cominciare a pescare di brutto nella legnaia