quest’ estate rovistando sulle bancarelle dei libri usati (che sono la mia passione) ho trovato un libro incredibile
era impolverato, relegato in un angolo nascosto
il titolo fa così « dell’ origine e del motivo della catena alimentare - dell’ evoluzione; tomo primo ed anche ultimo »
è sicuramente un testo apocrifo, ossia un testo non incluso nell’ elenco dei libri scientificamente sacri e pertanto, non usato a livello dottrinale
gentilmente vi riassumo i passaggi salienti
inizialmente il creatore di tutti gli universi mise su la sua opera in modo perfetto, ma fisso ed immutabile
anche sulla terra, gli esseri vivevano sempre uguali con la loro routine quotidiana, tipo paradiso terrestre diciamo, senza il dolore, senza la morte
però questa fissità era un po’ pallosa, sempre tutti uguali che noia
e poi se si presentava qualche difettuccio o qualche problema, il creatore doveva intervenire direttamente per eliminare, sostituire, modificare
questo era un compito assai difficile ed oneroso, per tanti motivi, per esempio per le rimostranze da parte dei creati che dovevano lasciarci le piume e che non volevano andarsene
in più, il creatore aveva tanti pensieri per la testa e tante altre cose da fare
allora: come organizzare l’ ambaradan in modo da migliorare l’ efficienza del sistema e soprattutto in modo che le cose si migliorassero da sole, senza dover intervenire personalmente?
rimugina, mumble, mumble, ecco l’ idea
fine del paradiso terrestre: innanzitutto ci si riproduce (il libro spiega in modo più dettagliato, ma io non indugio perchè siamo tutti a conoscenza )
seconda cosa, tutti contro tutti: uno mangia l’ altro, ovviamente senza esagerare e rischiare l’ estinzione
chi non ha le doti viene fatto fuori
terzo punto di forza: istituzione del dolore e del piacere come elementi di esagerata spinta interiore
di lì in poi ovviamente le cose sono molto cambiate: in effetti ha avuto una buona idea ‹ sto creatore
devo ammettere che ha funzionato; nel mondo adesso ci sono esseri viventi adatti all › ambiente in modo spettacolare
il libro poi racconta anche di come conosciamo il nostro passato ma non il futuro
in poche parole:
all’ epoca, a forza di cambiamenti, sulla terra era anche apparso l’ uomo che, oltre alla postura eretta, rispetto agli altri animali, aveva il cervello più grande
ragionava, conosceva il passato e anche il futuro
purtroppo già era fatto bene, ma c’ era ancora un particolare che non andava: non era libero nelle sue scelte
quest’ ultima cosa dispiaceva abbastanza
allora, un giorno che il creatore era passato sulla terra per degli affari che non sto a spiegare, sennò la storia resta troppo lunga, un rappresentante umano esprime, a nome di tutti, la richiesta per ottenere questa splendida libertà, che ancora oggi abbiamo, che teniamo come esigenza prima, che cerchiamo giustamente di difendere in tutti i modi
e il creatore che fa: rimane due minuti sovrappensiero, aggrotta la fronte e…
con un bel sorriso ecco come te la risolve
in un amen cancella dalla mente umana la possibilità di vedere il futuro
voilà la libertà
certo è stato un colpaccio, ma diversamente che libertà sarebbe venuta fuori?
bon, spero di non avervi annoiati