[quote=annagarelli]io abito in una valle incantata
il suo nome è valle maira
il tempo qui scorre a misura d’uomo
tutti si aiutano, non ci sono invidie nè antagonismi dannosi…
le costruzioni sono quelle di una volta… i materiali vengono presi sul luogo: le pietre, la legna le lose
non si fanno più case di quelle che sono necessarie e non si sottrae inutilmente terreno essenziale per la natura
vengono rispettati i cicli delle stagioni anche per quanto riguarda l’alimentazione
d’inverno si sopporta il freddo e d’estate il caldo, anche nelle case, con pazienza, aspettando che il fisico appresti i suoi adattamenti
si festeggia l’arrivo della primavera con canti e danze allo stesso modo si ringrazia per l’arrivo dell’inverno
l’acqua sgorga limpida e pura dalle sorgenti ed è perfetta per calmare la nostra sete
i bimbi che nascono portano il sorriso e sono i figli di noi tutti
e quando la vita per qualcuno finisce… pur nella sofferenza, si crede con grande speranza che la vita continua oltre la vita…
io vivo in un paese così…
ci credi aiace? :rolleyes:[/quote]
Passato due estati ad Acceglio, incantevole valle…
Siete veramente dei privilegiati. Speriamo che duri…
ciao
La stanza di Anna
bonjour a toutlemonde …dormoancoraunpò… il y a trop de lumière
alcuni giorni fa mi è arrivato il bollettino di pagamento della tele
io da quando ho il pc non ho più acceso la tele e devo dire che mi trovo proprio bene
mi capita a volte di entrare in un bar e vedere ancora qualche pezzo di trasmissione
allora penso che faccio bene a continuare a tenerla spenta
io la accendevo solo perchè ho la fissa delle previsioni meteo… e allora stavo a sorbirmi dei programmi indecenti per poi sentire 4 parole sul tempo
adesso qui su internet ci sono dei siti stupendi…
l’unica cosa che non trovo sono le immagini immediate dal satellite… sono solo sempre di tre ore pima…
comunque una cosa che sono contenta di non vedere più sono le pubblicità
in casa cerco di riciclare tutto…le cose devono essere usate più volte prima di essere buttate, se devono finire proprio nell’immondizia
i mobili sono quelli delle mie proprozie, quando non sono comunque riutilizzati in altro modo
alla tele vedi sempre di quelle cucine e di quelle camere da letto che ti dicoio!!!
sofà, tutta roba presentata che… ti viene quasi voglia di averla lì, posseduta, in casa…
e a me montano i fumi quando mi accorgo che in fondo al cuore mi verrebbe voglia di sedermi su uno di quei sofà, invece di come è sempre stato per me
io desidero ardentemente sedermi su un pietrone, su per le montagne, vista che spazia sulla pianura… e bon, tutto a gratis
e poi quando vado via il pietrone resta lì, come l’ho lasciato
invece un sofà… quanta energia e a che prezzo pagato da tutti gli esseri viventi… perchè non è solo un sofà… ma miliardi di sofà…
quando sento che il mio cuore si sta attaccando troppo alle cose inutili, mi viene proprio una rabbia infinita perchè penso che mi sono dinuovo lasciata fregare…
allora si cosa faccio?
mi fermo un attimo, chiudo gli occhi e penso che la mia vita è finita
e quindi faccio scorrere tutte le cose nella mia mente e vedo quali sono le cose che possono continuare ad essere importanti per me: un sorriso ricevuto, delle parole, un abbraccio forte che ricordo sempre, le splendide immagini di momenti passati in natura, un grande amore, i momenti passati con gli amici…
e così le cose ritornano alle loro dimensioni… il mio cuore si toglie dalle catene dell’economia che gira… e che, se proprio deve girare in modo così forsennato… lo deve fare senza il mio contributo
oggi vi racconto come si fanno i mieli alle erbe aromatiche
io ieri in montagna ho raccolto dei licheni che fanno bene contro la tosse e mi appresto a metterli nel miele appunto
prendere le erbe possibilmente secche e ovviamente ben pulite
metterle in un barattolo e ricoprirle di miele
scaldare a bagnomaria o nel microode
fatto!
attenzione
- le erbe che non sopportano il calore tipo menta, melissa, ecc…che sono quelle che vengono messe in INFUSIONE richiedono che il miele non superi una certa temperatura quindi scaldare solo a bagnomaria oppure con il microonde a 20 secondi alla volta controllando molto bene
ad esemipio la menta se viene bollita perde il profumo suo tipico ed acquista gusto di erba e bon
per quanto riguarda invece le erbe officinali che esigono il DECOTTO, tipo eucalyptus, lichene, gemme di pino mugo, ecc questo problema non esiste, anzi, è necessario un riscaldamento « a rate » in modo che l’essenza esca e si stemperi nel miele - ogni tanto conviene dare di nuovo una riscaldata al prodotto per rimettere tutto a nuovo
come si usa?
a cucchiaini, tipo sciroppo
nell’acqua calda cercando di usare il miele senza residui
come tisana o decotto, filtrando come le solite tisane
ciau
anna
burp… ottimo il miele aromatico. io prendo rododentro e millefiori da amici in valle d’aosta. Ogni anno gli riporto i vasetti puliti così possono riutilizzarli.
E’ bello fare la gita e passare davanti alal loro baita ed agli alveari e pensare che da lì arriverà il dolce per il mio the mattutino.
certo che riconoscere il lichene giusto da mettere dentro non è mica facile…
fai anche i liquori? Genepy, Genziana, liquore d’Iva?
ciao,
A.
ho rinunciato ai liquori perchè l’alcool è un veleno che viene poi trasformato dal fegato
il mio fegato deve lavorare già molto per bonificare i veleni che i processi normali della vita producono oppure quando obbligatoriamente devo assumere delle medicine
non mi va di farlo faticare così… a gratis
in più non mi piace assolutamente essere sotto l’effetto dell’alcool, anche minimo…mi infastidisce
con questo… ognuno…
ciau
anna
hic
A
il lichene in questione è facilissimo da reperire nei boschi di larici
i rametti di larice che cadono ne hanno tantissimi sopra la corteccia
colore verde chiaro, lobi disuguali
vedere foto:
http://www.xtutto.com/piante/piante-medicinali/lichene-d-islanda-cetraria-islandica-l..html
LICHENE D’ISLANDA Cetraria islandica L.
Famiglia
Cetrariacee
Descrizione
Lichene lungo da 5 a 10 cm, caratterizzato dal tallo marrone chiaro, con divisioni profonde e lobuli diseguali.
Dove si trova
Cresce nei boschi di conifere e nei terreni montuosi e acidi dell’Europa settentrionale e dell’America.
Le parti utilizzate
Il tallo (corpo del lichene) essiccato.
PREPARAZIONE E USO
Proprietà
Il lichene d’Islanda contiene acido cetrarico, dal sapore molto amaro, che ne fa una pianta aperitiva e tonificante; una grande quantità di mucillagine, che svolge azione emolliente, e antibiotici, come l’acido usnico, che si sono rivelati attivi in vitro contro i microbatteri responsabili della tubercolosi.
Agisce con i seguenti effetti:
1.Benefico per l’apparato respiratorio, espettorante e antitussigeno: dà eccellenti risultati nella cura della bronchite, del catarro, dell’asma, della tracheite e della laringite.
2.Antitubercolotico: si consiglia come integratore nella cura della tubercolosi polmonare
3.Antiemetico: calma e normalizza il vomito persistente durante il periodo di gravidanza.
METODI E DOSAGGI
USO INTERNO
Decotto - far bollire 10-20 g in 1 litro d’acqua per 2 minuti, cambiare l’acqua per eliminare il sapore amaro e mettere a bollire di nuovo in 1,5 litri d’acqua, finché il liquido si riduce a 1 litro: prenderne 3 o 4 tazze al giorno, calde e dolcificate con miele.
Posted as guest by michele:
effettivamente nella mia infanzia ricordo di aver consumato l’ amarissimo decotto di lichene; ricordo pure una grande efficacia, superiore a qualsiasi farmaco industriale.
Tuttavia anni fa, a fronte di un immediato bisogno, non riuscii a reperirlo in erboristeria: mi dissero che era ritenuto pericoloso a causa dell’ inquinamento ( ed effettivamente il lichene è un indicatore ambientale significativo ).
Da allora non l’ ho più raccolto . … . . Cosa mi dici al proposito? Grazie
i licheni sono effettivamente degli indicatori, nel senso che non sopportano gli ambienti inquinati
soprattutto i licheni piccolissimi che crescono sulle pietre sopportano ambienti inospitali per quanto riguarda le condizioni climatiche, la carenza di acqua e di sostanze nutritive
però non possono sopravvivere se sono presenti veleni nell’aria, sono delicatissimi da questo punto di vista
con questo non significa che assorbano i veleni e che quindi debbano essere ritenuti pericolosi
questo è il mio (modesto) pensiero
ciau
anna
vorrei scusarmi un po’ per le amenità che scrivo qui…
"+relazioni -parole a vuoto…"qualcuno mi sprona a scrivere relazioni…
ho cercato di farlo inizialmente, ho anche tradotto…ma adesso sono iniziate le gare e gli allenamenti di una certa intensità e il tempo è tiranno
le cose che scrivo qui quasi sempre le scrivo prima sul forum della DRAGONERO CARAGLIESE che è la mia squadra di corsa e poi riporto pari pari, quando sono soddisfatta del pezzetto
io vado di frequente in montagna… relaziono su GULLIVER e su L’ALPINISTA VIRTUALE, che sono siti competenti sulla nostra zona, perchè ho pochissimo tempo
lì le relazioni ci sono già, devo solo aggiungere degli aggiornamenti, mentre qui dovrei descrivere la gita e quindi devo andarmi a prendere delle relazioni, leggere e mettere dei dati precisi perchè anche se posso aver dato l’impressione di essere approssimativa, in certe cose non lo sono affatto (forse sarà che sono prof di mate…)
quando gulliver ha chiuso, mi sono messa a scrivere anche su on ice e su fuorivia, ma praticamente ho smesso quando gulliver ha riaperto
d’altraparte va benissimo che esistano siti specifici… io, se devo andare dalle vostre parti vi consulto oppure faccio una domanda in particolare a qualcuno, un messaggio privato… come hanno fatto tempo fa con me
qui ho continuato a scrivere al bar e, qualche volta, per dare delle indicazioni sulle condizioni della neve nelle mie zone
se avete bisogno di info in zona marittime non esitate… su gulliver mi firmo annagarelli e su dragonero ag
vi mando una mega quantità di bacini e un abbraccio fortissimo
buonissime gite
anna
quando ero bambina mi vestivo da arlecchino e poi s’andava a fare le mascherine per il paese
abitavo in pianura, a morozzo
di lì vedevo la bisalta
era una montagna particolare perchè aveva la stessa forma anche quando venivo a cuneo a trovare i parenti
era sempre riconoscibilissima, proprio lì, enorme, prima di tutte le altre montagne, e poi aveva sta caratteristica di essere « fatta a bisalta »
ancora adesso noto questa cosa e mi fa ricordare anche le altre montagne della mia infanzia
il chersogno, alla base del quale, in una piccolissima borgata di nome castiglione, c’è la casa dove è nata mia mamma
noi s’andava sempre in val maira
fino a una certa età pensavo esistesse solo quella valle
si passava da dronero e poi su per una strada tutta curve che finiva con i « turnchè »
mia sorella vomitava l’anima
io invece non ho mai patito
i miei non avevano la macchina
ci portava su il parroco di morozzo che aveva una appia nera lucidissima e ci alzavamo alle tre del mattino per essere su verso le nove
idem per tornare a casa
l’altra montagna è il viso, mio papà me lo additava con orgoglio
non ricordo più bene, ma doveva esserci andato da giovane
da morozzo quand’era limpido si vedeva tutta la cerchia delle montagne
mio papà(maestro elementare) ci teneva ache a farmi notare il profilo di dante
in effetti molte montagne sembrano dei profili e altre volte ho scoperto dei volti nascosti tra le pieghe delle creste…
ciao Anna, allora sempre a scrivere sul tuo « blog » su c2c?
nevica a larghe falde li’ da te? qui a Milano piove, si mette un po’ in ordine la casa, si scrive esi legge quanto non si è riusciti a fare durante la settimana.
Se mi prende lo sghiribizzo faccio le pizze fritte, quelle fatte con la pasta di patate, le conosci? Le faceva una mia prozia in quel di Bussoleno, friggendole in una vecchia padella tutta nera, sul putagé… erano buonissime, una vera leccornia.
non ho la ricetta da darti perché di solito le faccio « a occhio ». In media una patata di medie dimensioni a persona ed un panetto di lievito di birra.
lavori le patate bollite con la farina e lo lievito finché la pasta non rifiuta la farina. Lasci a lievitare per 2 ore. Dovrebbe raddoppiare di dimensione. Friggi la pasta in pizze larghe come il palmo di una mano, se è venuta bene si gonfiano come panini
le condisci con un sugo rosso molto semplice (aglio, olio, conserva di pomodoro, meglio se fatta in casa, origano e sale) e poi ci metti sopra una bella manciata di parmigiano misto a pecorino.
Le metti in una casseruola, disposte in modo da non toccare la parte insugata a vicenda e le tieni in caldo nel forno…
le migliori sono quelle insugate sotto e sopra…
ah, dimenticavo, servono le patate « vecchie » per fare questa ricetta, perchè serve molto amido ma poco l’umido della patata…
ciao,
A.
provo al più presto la tua ricetta
qui nuvoloso ma niente neve
mi sa che continuo ad andare a correre perchè non so sciare con la neve dura
mi viene paura e faccio tutti i movimenti al contrario di come dovrebbero essere fatti
ciau
anna
per cimaxi… a carnevale ogni scherzo… vale
prima che carnevale finisca vi ricordo:
FRITTELLE DI MELE (SLURP)
tagliare delle mele a fettine
preperare una pastella con uova, farina, zucchero, latte o panna per i più golosi, un punta di cucchiaino di bicarbonato oppure un po’ di lievito per dolci
la pastella deve risultare omogenea, non troppo liquida, non troppo densa
in una padella si mette l’olio a scaldare e poi, si immergono le fettine di mele nella pastella e si passano a friggere
la frittura è un’arte che richiede pazienza: non bisogna andare via mentre si frigge o fare altro
bisogna aspettare e non girare prima che la parte sotto sia dorata (non bruciata)
ci deve essere olio a sufficienza, e l’olio dovrebbe essere di oliva
in alternativa si può usare quello di arachide… non lasciatevi tirare da altri oli… vengono tutti assorbiti ed hanno comunque un punto di fumo più basso
mettere poi su una carta assorbente e zuccherare a piacere
p.s. si possono anche fare delle frittelle spezzettando direttamente le mele nella pastella e poi friggendo a cucchiaiate
poi il procedimento è lo stesso
ciau ciau
anna
oggi sono andata a sciare al monte estelletta
ho scritto nelle « sorties »
anche domenica ho scritto l’uscita alla condamine
qui in val maira è venuta un bel po’ di farina
cen’è di più però nelle valli stura, vermenagna, marittime insomma
[quote=annagarelli]per cimaxi… a carnevale ogni scherzo… vale
prima che carnevale finisca vi ricordo:
FRITTELLE DI MELE (SLURP)
tagliare delle mele a fettine
preperare una pastella con uova, farina, zucchero, latte o panna per i più golosi, un punta di cucchiaino di bicarbonato oppure un po’ di lievito per dolci
la pastella deve risultare omogenea, non troppo liquida, non troppo densa
in una padella si mette l’olio a scaldare e poi, si immergono le fettine di mele nella pastella e si passano a friggere
la frittura è un’arte che richiede pazienza: non bisogna andare via mentre si frigge o fare altro
bisogna aspettare e non girare prima che la parte sotto sia dorata (non bruciata)
ci deve essere olio a sufficienza, e l’olio dovrebbe essere di oliva
in alternativa si può usare quello di arachide… non lasciatevi tirare da altri oli… vengono tutti assorbiti ed hanno comunque un punto di fumo più basso
mettere poi su una carta assorbente e zuccherare a piacere
p.s. si possono anche fare delle frittelle spezzettando direttamente le mele nella pastella e poi friggendo a cucchiaiate
poi il procedimento è lo stesso
ciau ciau
anna
oggi sono andata a sciare al monte estelletta
ho scritto nelle « sorties »
anche domenica ho scritto l’uscita alla condamine
qui in val maira è venuta un bel po’ di farina
cen’è di più però nelle valli stura, vermenagna, marittime insomma[/quote]
touchè!
proprio xchè è carnevale sorvolo ;):D:P
la ricetta l’ho copiata:)
sei trooopo brava, dovresti aprire un blog di cucina (nn su c2c spero…)
ciao max
ho dovuto svegliarmi presto per correggere ancora le ultime prove
ma prima due parole al bar
mi sa che sono ancora tutti in branda…:rolleyes:
allora dico solo due cosucce io…
l’altro giorno riflettevo sul seguire le tracce altrui con gli sci
pensavo che bisogna farlo conoscendo comunque bene il proprio itinerario e la zona
non è che tutte le tracce sono sempre delle buone tracce
certe volte da lontano si vedono delle piste che mi fanno credere che gli angeli custodi degli scialpinisti esistono
io ho già fatto delle gite diverse da quelle che mi ero proposta e mi sono piantata in posti poco salubri solo per pigrizia
ciau ciau
buongiorno a tutti voi
anna
Ciao
in effetti ho sentito una volta un amico esperto che diceva…" bisogna essere critici con la traccia"…
Poi , è vero per pigrizia spesso la si segue e basta.
ciao
buongiorno e buona settimana a tutti
qui a dronero stiamo già preparando la seconda edizione del km verticale dei ciciu di villar
la prima edizione è riuscita bene
quest’anno si svolgerà a maggio
è una bella esperienza anche per chi non ha uno spirito così competitivo
oltre ad essere una ottima occasione conviviale, può far conoscere il tempo di percorrenza di 1000 m esatti di dislivello, con il confronto diretto con altri e il conforto di chi è sul percorso…
inoltre può essere lo stimolo per qualche allenamento in più
il percorso è sempre tracciato e quindi chi vuole può provarlo in anticipo…
l’invito è rivolto a tutti gli atleti e simpatizzanti, possibilmente simpatici
anna
scelto per noi
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e non cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle « i » piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e’ infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non
risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
P. Neruda