Considerazioni climatiche

Posted as guest by Fabrizio:

Ciao a tutti,
E’ dal Giovedì prima di Pasqua che il tempo ormai è stabilmente bello. Dapprima belle giornate con cielo terso e temperature nella norma ci hanno regalato una gioiosa Pasqua, poi pian piano, giorno dopo giorno l’alta pressione si è fatta pressante. Le temperature diurne sono aumentate oltre la norma e di notte alle quote più basse il rigelo è ormai un ricordo. Ad esempio il Lunedì di Pasqua al mattino 2° C a 1360 m di quota e -4° C a 2200 m di quota, ieri 7° C a 1600 m di quota. La neve si scioglie oltre che di giorno anche di notte, e ieri a 2000 m c’erano 9° C a mezzogiorno. Al nord Italia si sono registrate temperature massime sino ad oltre 11° C oltre la media del periodo.
L’SLF di Davos recita che lo spessore del manto nevoso è fortemente inferiore alla media del periodo.
Questa breve premessa meteo per dire come quest’anno abbia un andamento termico estermo e che dopo un’Inverno mite e relativamente secco anche la Primavera stia seguendo la stessa strada seppur con un esordio ‹ freddo ›. La Primavera è per antonomasia una stagione di transizione ed è spesso segnata da eventi estremi e contrastanti, ma stiamo assistendo ad una esasperazione di questi eventi parossistici, tipici dei climi tropicali. Quello che salta all’occhio è che ormai questi fenomeni estremi non durano pochi giorni ma lunghi periodi, come ad esempio lo zero termico a 3800-4000 m di quota in Estate, che ormai ci rimane per un mese di fila (ieri per la cronaca era intorno ai 3000 m).
Tutti ci stiamo divertendo con belle gite e belle sciate, ma potrebbero essere le ultime e con questo trend le solette dei nostri sci potrebbero non vedere la neve di Maggio.
Chi frequenta la montagna è un po più sensibile alle condizioni climatiche perché queste condizionano fortemente l’attività ma se oltre a questo aspetto puramente egoistico ci spostiamo un po più in là siamo testimoni di una situazione climatica che sta diventando veramente critica per l’imminente periodo estivo (agricoltura ed invasi articiali e naturali, etc).
‘Al ciel non si comanda’ ma mi auguro proprio che questa stagnante situazione si sblocchi e che le temperature rientrino nella media del periodo.
Siamo appena a metà Aprile ed in quota può fare ancora qualche bella nevicata, speriamo in bene.
Non sopporto chi dice ‹ Io amo il caldo › :-)))
Fabrizio

Posted as guest by Alessio Arrigoni:

Concordo pienamente Fabrizio.
Tanto per citare un paio di episodi estremi di Aprile ma nel senso opposto a quello attuale, a Pasqua 2001, che giorno più giorno meno cadeva in questo periodo, feci il Bernina con gli sci e ricordo che in vetta c’erano -25 ° con vento, tanto è vero che tornai a casa con un congelamente ad un dito.
Altro episodio, nel 98 ricordo bene un Monte Bolettone imbiancato per diversi giorni !!!

Per intanto pensiamo a goderci fin che si può le prossime gite.

Alessio

Posted as guest by Mame:

Fabrizio:

« Chi frequenta la montagna è un po più sensibile alle condizioni climatiche perché queste condizionano fortemente l’attività ma se oltre a questo aspetto puramente egoistico ci spostiamo un po più in là siamo testimoni di una situazione climatica che sta diventando veramente critica per l’imminente periodo estivo (agricoltura ed invasi articiali e naturali, etc). »

Come non essere d’accordo!!! Ma purtroppo il rembambimento sociale sta facendo perdere di vista queste banali considerazioni:tutti contenti perchè c’è bello per 360 giorni all’anno e ormai l’ombrello e le giacche a vento- imbottite o no- sono solo per fortuna un vago ricordo.

A parte gli aspetti ludici, ormai è già qualche anno che il N e soprattutto il NW d’Italia è soggetto ad un evidente processo di « desertificazione »: in primavera viviamo di rendita perchè si scoglie quella poca neve caduta; in estate al momento (ma per quanti anni ancora ???!!!) si galleggia perchè l’acqua arriva dai ghiacciaii, ma ancora per poco.

Ieri pomeriggio ho fatto un megavolo in parapendio e a circa 2000m sopra il Lago di Como vedevo chiaramente tutto l’arco Alpino e in particolare -ovviamente- i versanti S: che dire ,il colore predominante era il bruno e fino a quote elevate !!

Verso sera ero in riva all’Adda a Calolziocorte nei pressi del Lavello: in pratica il fiume -ripeto l’Adda che proprio piccolo non è - si poteva attraversare a piedi per andare sull 'altro versante!!! Questo succedeva solo in tarda estate e dopo un lungo periodo siccitoso:ma siamo ad Aprile !!

Quanti altri esempi attuali si potrebbero fare e ancora nessuno che si prende la briga quantomeno di aprire un pò di più gli occhi e riflettere.

Vabbè, direte: ma cosa possiamo fare nel nostro piccolo ? Nel breve poco o NIENTE se ragioniamo a livello micro. MOLTO se portiamo il discorso a livello macro: ma qui son guai , almeno in Italia, dove non solo chi ci governa ma anche il pensiero comune diffuso se ne sbatte altamente di tutto e si comporta come uno struzzo ovvero, se metto la testa sottoterra non vedo e va bene così!!

Sprechi, menefrighismo,cattiva gestione delle risorse, mancanza di incentivazione /obbligo di massa delle energie rinnovabili (ma cribbio, non piove più e splende sempre il sole e qui da noi vedere un pannello solare è come trovare un pinguino all’equatore), ecc…

Ma, dover rinunciare in un prossimo e catastrofico futuro allo scialpinismo è già brutto, ma quando scorrerà sempre meno acqua nei nostri rubinetti è molto peggio. !!

Piccolo co-sfogo di uno che ha trovato sabato mattina a 1600 metri di quota alle ore 5,30 am la modica temperatura di +8,0 gradi Celsius (trasformatela in Fahrheneit è il tutto suona ancora più deprimente).

Ciao a tutti, sperando di non inserire alcun report ilò prossimo we.

[%sig%]

Posted as guest by sTefaNo:

ieri al julerpass alle 8.30 circa c’erano 6 (dico sei) gradi
caldo si, ma così è troppo.
a dire la verità dai 3000 fino ai 2500 ho fatto le più belle curve della stagione e per di più su un versante Sud, ma sotto tragedia completa
sci a parte, spero che queste non siano le premesse per l’estate, considerato che odio il caldo come Fabrizio…
sTefaNo

Posted as guest by Arno:

concordo, ma prevedo anche un maggio « fresco » e piovoso.

Posted as guest by Ai@ce:

che c’hai la boccia di cristallo?
:slight_smile:
Ai@ce

PS
fatto il Velan ieri, le condizioni sono paragonabili a quelle trovate l’anno scorso esattamente un mese dopo. In pratica la stagione è un mese in anticipo, almeno sotto i 2500m. L’esiguo spessore del manto nevoso anche in quota segnalato da SLF non può che preoccupare.
Avremo la quadratura del cerchio con le date di apertura dei passi alpini ma con un’altra settimana come la passata Susten e Furka risulteranno, teoricamente, sgomberabili con poca fatica…

PPS
come fabrizio anch’io odio chi dice « mi piace il caldo ». Ieri sera alle 21 a Milano 24 gradi. ho tolto la coperta dal letto. Temo per il mio sonno i mesi a venire

Posted as guest by Michele:

Mame (ed anche Arno),
tu che frequenti spesso la Germania e che frequenti anche la mentalità tedesca, mi faresti un paragone tra il modo da " 'o sole mio…" con cui noi in Italia affrontiamo il problema, e il modo più pragmatico con cui tale problema è affrontato in Germania e come è vissuto dalla popolazione?

Te lo chiedo perché mi incuriosisce molto: sui giornali, anche sulle riviste del settore energia la Germania -ma anche gli altri paesi anglosassoni, e ancor più, quelli scandinavi- appaiono molto puù avanti di noi in quanto a soluzioni tecniche a questi problemi. E questo non lo metto in dubbio, ci stra-credo.

Mi domando, e ti domando, invece come la questione global warming sia sentita dalla popolazione: secondo te, posto che il nordeuropeo sia più sensibile e di conseguenza più attivo nella prevenzione di 'sto malefico fenomeno, ciò è questione di mentalità già « naturalmente » predisposta o è stata fatta a suo tempo, e con un rigore e un’efficacia squisitamente tedesca, una campagna di sensibilizzazione? O forse, come credo, una fortunata combinazione dei due fattori?

Questa domanda mi sorge appunto dal comportamento bovino " a me mi piace il caldo" ben stigmatizzato da Fabrizio. Cavolaccio! è mai possibile che noi italiani siamo sempre, costantemente, inesorabilmente quelli che arrivano per ultimi a rendersi conto dei problemi globali? Porca miseria: è la mentalità italiana così disgraziata, da questo punto di vista, per cui non vale la pena di sbattersi in campagne di sensibilizzazione e/o obblighi alle forme energetiche alternative e rinnovabili?

P.S. ti scrivo con una lampadina a basso consumo energetico sulla scrivania, gentile omaggio del nostro AD…sperém!!

Posted as guest by sTefaNo:

se è vero che la metà delle emissioni sono dovute al riscaldamento domestico (qui le tesi sono contrastanti, dipende dove le leggi, se le fonti sono vicine agli edili, ai produttori di auto, agli industriali ecc ecc, ma lasciamo perdere!!!) qualcosa si sta facendo dato che dall’anno scorso il tema « fonti rinnovabili » è stato reso obbligatorio in edilizia con il D.lgs 192 del precedente governo ora trasformata in L. 311 dall’odierno, con alcuni aspetti più restrittivi che obbligano la costruzione di abitazioni con determinati parametri di isolamento termico (= meno dispersioni quindi meno emissioni), la certificazione energetica degli edifici e,se non sbaglio dal 2009, una quota del monte energia utilizzata nelle abitazioni dovrà essere prodotta da energia rinnovabile, praticamente si renderà obbligatorio l’utlizzo di un pannellino fotovoltaico ogni nuova unità immobiliare.
Qui sorgono i problemi, chi ha una casa seminuova ma una classe energetica non alta può essere che subirà un deprezzamento, chi deve ristrutturare una vecchia casa va incontro a spese non da poco (cappotto esterno ad esempio) e poi ste fonti rinnovabili chi le paga? perchè se il costruttore ti DEVE montare un pannello, si sa che, in assenza di incentivi statali, te lo devi pagà de tasca tua; ad onor del vero in finanziaria ci sono anche incentivi (55% detraibile in 5 anni mi pare) però si è in attesa dei decreti attuativi che tardano ad arrivare.
Purtroppo in Italia su queste cose si arriva sempre dopo, sempre a recepire tardivamente normative europee già consolidate oltralpe, basta vedere la diffusione di eolico, fotovoltaico geotermico nelle altre nazioni.
Vorrei aprire anche all’argomento auto, chiedere se si inquina di più a demolire e smaltire una euro 1 o farla durare altri 3 o 4 anni o acquistarne una nuova, ma il dovere mi chiama
ciao
sTefaNo

Posted as guest by Fabrizio:

Caro Ai@ce cominci a rimpiangere le belle dormite che ti fai nelle pensioncine d’oltralpe sotto ad un bel piumino. Tagliati la barba che ti fa caldo, ci si deve adeguare ai mutamenti climatici, io ho già tagliato da un paio di mesi i capelli, anche il mame :-))

Fabrizio

Posted as guest by Mame:

Ciao Michele,

prima di tutto complimenti per la sfaticata di ieri,

poi , ma linka dopo perchè è un pò lungo, guarda qui

http://tcc.itc.it/people/rocchi/fun/europe.html

ci si fanno due risate grasse ma in fondo vi sono contenute moltissime verità che solo un cieco può ignorare.

Cerco di affrontare l’argomento prendendola un pò alla larga e forse andando un pò off topic: spero che il filo conduttore del ragionamento sia comprensibile.

Tornando alla questione, io ho il vantaggio e anche la fortuna di andare spesso in Germania e di soggiornarvi per parecchi giorni e quindi di vivere la realtà locale non tanto come turista ma come cittadino (guarda caso a Pasqua causa problemi di salute della bambina mi sono dovuto affidare - con ottimi risultati - al loro sistema sanitario) e quindi di poter forse avere una visuale un pò più allargata della situazione.

Premetto che -e come potrebbe essere altrimenti - le valutazioni oltre che essere personali (ma penso non troppo) sono per forza « medie », e in una distribuzione intorno alla media ci sono varie sfumature, ma ciò che conta è la media per farsi un idea !

L’approccio del tedesco (ma estenderei il tutto a molti altri paesi, ex blocco sovietico compresi: sigh, ci stanno surclassando tutti !!) è sistematico e pragmatico:una volta individuato un problema o un esigenza e una volta messo in moto il meccanismo di approccio/soluzione il tutto si muove - ma certo anche con piglio militaresco- per far si che si giunga a quanto voluto/pianificato. In termini di efficienza non ci sono paragoni con noi: -nonostante il « disturbo » di ingenti flussi migratori e quindi di culture e abitudini molto diverse- il meccanismo tende a funzionare con tempi ragionevoli (insomma , non aspetti 6 mesi per un ecogafia, tanto per tornare al mio piccolo problema di cui sopra).

L’approccio sistematico ha poi come invidiabile conseguenza il cercare di prevenire i problemi: da loro la prevenzione (in tutti i campi, salute in primis) è un MUST, un valore consolidato. Si lavora per prevenire e popi eventualmente per riparare/sistemare.

SECONDO VOI QUESTO APPROCCIO FA PARTE DEL NOSTRO BAGAGLIO CULTURALE E ORGANIZZATIVO !!!

Come forse ti ho già detto a mò di battuta, i tedeschi sono un formidabile esercito che , se condotto da governanti « illuminati », è in grado di macinare traguardi invidiabili; d’altra parte se a guidarli è uno alto un metro e sessanta con i capelli scuri, i baffetti e di nome Adolfo, beh…sappiamo come è andata a finire.

Ma ciò non basta:anzi direi che questo fattore è necessario ma non sufficiente. L’altro grosso fattore che rende queste nazioni « grandi » relativamente al contesto in cui siamo ora, è il senso di rispetto per l’ambiente circostante e che poi si tarduce semplicemente nel senso di rispetto per gli altri. E’ qui che noi perdiamo e perdiamo alla grande. Se si volesse sintetizzare con il rischio magari di banalizzare si potrebbe dire che:

  • in italia la cosa pubblica (inteso in senso molto lato e quindi tutto ciò che non è strettamente proprietà privata:quindi tutto l’ambiente naturale e umano che ci sta intorno;quindi il sistema di approccio al comporamento civico;ecc… a voi aggiungere altro) poichè di TUTTI ma fondamentalmente di NESSUNO non gode di alcun rispetto e considerazione: è lecito usarla, sfruttarla, deturparla, consumarla, inquinarla e chi se ne frega …tanto. E questo poi si ribalta in una miriade di altre circostanze una delle quali di sicuro è l’approccio all’ambiente; ma non solo, negli stessi rapporti sociali questa anomalia è più che evidente: avete mai provato a mandare a quell’altro paese uno che sta buttando immondizia per strada ? beh, occhio perchè qui da noi rischi di passare dalla parte del torto;

  • in Germania e C. la prospettiva è tendenzialmente ribaltata: non che sian tutte rose e fiori ma la differenza la percepisci subito e ciò si traduce in un « sentiment » sociale diffuso di rispetto per l’ambiente circostante, degli altri e delle regole. Se qui sgarri non ti senti in colpa perchè il poliziotto ti ha beccato: no, ti senti in colpa perchè gli altri non fanno così, perchè gli altri tuoi CONCITTADINI ti sanzionano subito e diventi out. O righi secondo le regole COMUNEMENTE CONDIVISE o sei OUT.

Si potrebbe andare avanti all’infinito con il rischio di cadere anche nella retorica classica: ah ma noi italiani però siamo più…mentre i tedeschi sono gnucchi, intarnsigenti,…ecc…

Tutto vero o tutto falso, ma relativamente all’approccio ambientale questo è quanto - volutamente sono rimasto in astratto e non entrando nell’argomento in concreto -mi sentivo di dire.

Avanti con le bordate. Ciao.

Posted as guest by sTefaNo:

ma quali bordate??? anche se ho girato l’Europa solo da turista mi sento di dirti che ta ghe rasòn…
l’italiano arriva sempre dopo tranne nei risultati sportivi (ricordo però che la Ferrari ha ricominciato a vincere con un tetesco di cermania come pilota e sviluppatore auto),

insomma, per tornare al discorso « clima ed ecologia » deve essere proprio obbligato a fare una cosa dall’UE, altrimenti se può scegliere non la fa e rimanda.

sTefaNo

Posted as guest by rusca:

Fabrizio scritto:

Ciao a tutti,

ciao e complimenti x il gitone di ieri.
Tutto vero quello che dici. Ti basti sapere che ieri per un toccata e fuga al grignone con partenza alle 6 da balisio c’erano oltre 10 gradi !!!
ero vestito da giugno !!!

ieri sera x curiosità sono andato a vedere delle mie vecchie foto del 1980 !!!
ero con i sci al pialleral…periodo ??? 30 aprile !!!

rob de mat !!! la poca neve rimasta vicino al bivacco ( erano le 7,45 ) era talmente molle da sprofondare sino al culo…

cosa ci resta da fare ?
io credo tanto. Chi ha visto una scomoda verità ( di Al, Gore ) non può che restare turbato da tutto questo. Si può fare tanto.
Il risparmio energetico è il primo passo. Oggi ci sono tecnologie meravigliose
microcogenerazione - geotermia - casa clima in classe A+ o oro , pannelli solari fotovoltaici …insomma se vogliamo fare qualcosa lo possiamo fare.

il mercato lo abbiamo in mano noi , ( quelli che spendono ) basta decidere quello che vogliamo…

se non vogliamo fare tutto questo è sufficiente fare come facevano i nostri vecchi ( parlo della generazione degli anni 30 ) … si coprivano di + , mettevano un maglione in +. spegnevano la luce prima …

per risparmiare sull’energia non serve sempre investire in soldi , è sufficiente aprire qualche giornale e seguire le indicazioni…

Non sopporto chi dice ‹ Io amo il caldo › :-)))

pure io , ma non mi faccio sentire dalla moglie …
altrimenti col caxxo che mi lascia andare in giro :-)))

Fabrizio

rusca

Posted as guest by Arno:

sicuramente i paesi nordici sono 5 anni davanti a noi per quanto riguarda la sensibilità delle persone è della politica sulla tutela della natura in generale.

giusto oggi ho sentito una notizia data su un tgr che diceva che a Milano il 70% dei Riscaldamenti / Caldaie non sono a norma (che tristezza).

certo comprare una lampadina a risparmio energetica è utile in Europa ma in Italia non serve a NIENTE fino a che non cambiamo radicalmente cose serie.

…non aggiungo altro!!

Posted as guest by Arno:

concordo, bravo Mame

Posted as guest by Mame:

Ciao Arno,

sei ancora generoso con noi italiani, forse voi Sudtirolesi (farei carte false per potermi trasferire in Alto Adige ,sicuramente la zona d’Italia dove mi sento più a mio agio:Arno, ma checavolo ci fai qui nella fogna padana !!! Trovami un posticino per lavorare che ci vengo di corsa !!) avete qualche anno di ritardo ma per il resto sono decenni abbondanti.

A mio avviso i paesi a N delle Alpi sono molto molto « avanti » a noi in parecchi campi e in particolare in quelle tematiche che stanno diventando cruciali (vds appunto ambiente): mi vien da ridere quando qualche mio compatriota per difendere questo stivale (di gomma sempre più bucata) tira in ballo minkiate del tipo: ma noi abbiamo la miglior cucina, i migliori vini…è meglio che mi fermo qui …, ma aprite gli okki che l’Impero Romano è caduto ormai quasi 2000 anni fa !!!

Per tornare al topic faccio un piccolo esempio, vero ,quasi una cronaca :un solo piccolo esempio, per cui il resto ve lo lascio immaginare.

La zona dove vado più spesso in Germania è Hannover, non so se avete presente: a parte zero montagne e solo pianura, li da quelle parti il sole è un optional. Senza tirare in ballo le statistiche ma basandomi solo sulla mia esperienza personale (io li ci vado beno o male in tutte le stagioni dell’anno) direi che il rapporto tra Hannover e Milano (non Napoli o Palermo, non voglio infierire)per quanto riguarda i giorni di sole è come minimo 1:5 !! Capito!! Per il resto li abbiamo nuvole, variabilità e pioggia.

Eppure ad Hannover ci sono una notevole quantità di PANNELLI SOLARI E FOTOVOLTAICI !!. Con l’occasione dell’ expo 2000 hanno costruito un nuovo quartiere (non sperimentale, ma abitato regolarmente) congeniato in modo tale da essere non solo in gran parte autosufficiente dal punto di vista energetico ma addirittura in grado di poter VENDERE ENERGIA alla rete di distribuzione !!!

Ah, un piccolo particolare: la zona di Hannover , tra quelle della ex Germania Ovest, è al momento a livello economico tra quelle meno floride per cui di pecunia ovvero denaro ne gira in misura notevolmente inferiore rispetto a ,non sò, Monaco, Duesseldorf, Stoccarda (strano, non sarà forse perchè li tutti pagano le tasse e perchè la scriteriata politica di « ECCO LA MANNA DAL CIELO » praticata in Italia negli ultimi 60 anni trova pochi seguaci ?!!!Che ne dite). Quindi se si investe in un certo campo non è per buttare via una risorsa preziosa ma perchè si crede veramente che nel medio/lungo periodo ci sarà un ritorno benfico per tutti.

Se per caso a Milano si farà l’expo del 2012 (è giusta la data ?comunque so che Milano si vuole candidare) sapete cosa succederà: che si programmeranno (si far per dire) ma non si finiranno grandiose opere pubbliche dove la maggior parte del fiume di denaro finirà altrove (Italia 90 insegna; Malpensa 2000 insegna; Torino 2006 e via dicendo). Ogni volta che abbiamo un evento rilevante speriamo che finalmente sia la volta buona ma ogni volta si ritorna punto a capo.

A questo punto qualcuno mi dirà: ma perchè non prendi e te ne vai fuori dalle palle e ti stabilisci dai tanto lodati krukki ? Ecchecccavolo, credete che non ci abbia pensato, credete che non stia soppesando sul piatto della bilancia l’alternativa tra il vivere civile tedesco e quello italiano (non ho volutamente appostato attributi): non è semplice e non è una scelta banale, ma l’idea non l’ho certamente accantonata.

Quello che mi fa rabbia, è che viviamo in paese che era bellissimo e che ora stiamo più o meno scientemente deturpando e distruggendo per non dire svendendo e che - nonostante si abbiano esempi più che positivi a pochi km a N - non vogliamo fare niente:tutto sommato per molte cose basterebbe solo e semplicemente imitare !!

Ahh, buon giorno a tutti, ciao.

Posted as guest by Michele:

Eh, buon giorno!!
Aaaaallegriaaa!!

accidenti, speravo che mi rispondessi sostenendo che il successo « ecologico » del Nord Europa sia solo una questione di applicazione e rigore da parte della classe dirigente e non della predisposizione mentale di quelle popolazioni…

Ma tu, come pensavo, sottolinei che il tedesco è coscienzioso e rispettoso delle regole per indole…

Ciò significa che, se anche si instaurasse una sera politica energetica e di risparmio, rinnovabilità e pulizia, come quella tedesca, in Itaglia andrebbe subito a culo a causa dell’indole fottutamente menefreghista degli italiani.
Spero di avere esagerato, perché se è così…perdonate la battuta…STIAMO FRESCHI!!

Io personalmente mi sento un po’ frustrato quando finisco a fare questi discorsi, perché mi metto a criticare di qua e di là, ma poi se guardo nel mio piccolo cosa faccio? Sì certo ho le lampadine a basso consumo, non getto le carte per terra, differenzio la spazzatura in modo maniacale, cerco di tenere basso il riscaldamento etc…, ma rimango frustrato lo stesso. Non mi piace criticare, senza parallelamente operare in maniera attiva: mi sentirei più in pace con me stesso se fossi impegnato in qualche battaglia politica per un rinnovamento della politica energetico-climatica.
E invece critico, tengo in ordine il mio orticello, ma aspetto che siano gli altri a cambiare il mondo.
Dovrei, dovremmo, fare un po’ di più.

m.

Posted as guest by Mame:

Ciao Michele, concordo con te quando dici:

« Dovrei, dovremmo, fare un po’ di più. »

Io forse sono un pò pessimista o se vogliamo tendo a sottolineare gli aspetti negativi /meno in linea con il mio pensiero (ma per l’argomento in oggetto per quanto ci riguarda c’è poco di positivo da evidenziare).

Ma purtroppo l’Italia è il paese del proprio piccolo orticello (inviolabile , guai a toccarlo) e finita li (la storia ha abbondantemente rimarcato questa nostra peculiarità): mi fermo al mio piccolo universo e di quello che va oltre i confini di casa mia non mi interessa, cavoli altrui.
Visto che mediamente ragioniamo tutti così, i risultati cosa vuoi che siano e sono sotto gli occhi di ognuno di noi: sintetizzando, lo sfruttamento indisciplinato, indiscrimato e anche criminale nonchè il deturpamento di tutto ciò che non rientra nella rigida e limitata sfera privata .

Ciao (e il prossimo we cosa bollein pentola ? sigh: ci sarà ancora bel tempo!!)

Posted as guest by Fabrizio:

Parlando di ambiente, prestare attenzione al proprio stile di vita e quindi controllando ciò che si fa nel quotidiano è già molto. Magari per te o per me sono banalità, ma sai quanta gente non fa quelle piccole cose. E lo sai anche tu che poi con i grandi numeri tutto si amplifica. La stessa gente che tiene pulitissimo il suo pavimento e si muove con le storiche ‹ patine › per casa poi sporca lo spazio pubblico con noncuranza, seguendo appunto la filosofia dell’orticello. io le vedo le bollette del consumo d’acqua nel mio condominio e ci sono consumi che sono tre volte superiori ai miei che ho un nucleo familiare maggiore.
Certo che anche le autorità ci devono mettere del loro: ci sono iniziative che devono o possono partire dal singolo cittadino ed altre che devono necessariamente partite dallo stato. Stato che all’inizio deve educare e bastonare, insomma gli storici bastone e carota (che per qualcuno dovrebbe essere nel culo) non c’è altra soluzione e noi qui in Italia lo stiamo facendo poco e male.
Come te sto lì a dividere i rifiuti ed ancor prima a cercare di produrne pochi ma ci puoi fare poco quando per comperare tre barattoli di salsa ti porti a casa anche il cartoncino che li tiene insieme.
Insomma secondo me e lo dico senza peccare di presunzione, se tutti adottassero il nostro stile divita (che sicuramente non è francescano) oggi la temperatura probabilmente sarebbe la stessa ma almeno la roggia qui sotto sarebbe più pulita.
Comunque effetto serra o no poche palle il nostro stile di vita è poco ecocompatibile e finché eravamo 500 milioni di fortunati occidentali a beneficiarne tutto andava bene. Adesso che miliardi di ‹ disgraziati › ci guardano con il naso spiaccicato contro il vetro del ristorante di lusso in cui noi abbiamo mangiato, mangiamo ma non so se mangeremo le cose cominciano a prendere una brutta piega.
va beh mi fermo qui ma ce nesarebbe da dire per un mese (solo in ambito montano guarda quanti stili diversi di andare in montagna!).
Fabrizio

Posted as guest by ul Diaul de l’ Inferen:

ma come !?! Allora odiate il 99 per cento delle persone. Un pò più di tolleranza ragazzi!
E se invece del caldo, diventava più freddo? Una bella glaciazione con conseguente ghiacciaio alle porte di Milano era forse meglio?

Ciao a tutti…

Posted as guest by rusca:

accidenti, speravo che mi rispondessi sostenendo che il
successo « ecologico » del Nord Europa sia solo una questione di
applicazione e rigore da parte della classe dirigente e non
della predisposizione mentale di quelle popolazioni…

beh è anche quello. Fai conto che più vai a nord e + civiltà e senso civico trovi.
Più vai a nord e più trovi predisposizione a certi comportamenti riguardosi nel
campo dell’ambiente. E’ anche , credo io , una predisposizione mentale.
Sempre a nord ( dell’europa…mi sto riferendo ) e trovi anche + rispetto
per le donne .

Ma tu, come pensavo, sottolinei che il tedesco è coscienzioso e
rispettoso delle regole per indole…

il senso civico dei tedeschi è mostruso…fa quasi paura.
Anedotto. Una mattina sono in germania x lavoro. Mi alzo x andare a correre e naturalmente ti trovi le corsie x i runners. Quando arrivi ai semafori dovresti fermarti
e dare le precedenze alle auto …ovviamente.
Beh , che tu ci creda o no , nessuna macchina ha mai preteso ciò che il codice
stradale le concedeva. A tutti gli incroci c’erano automobilisti che se fermavano e ti
pregavano di passare.

Io personalmente mi sento un po’ frustrato quando finisco a
fare questi discorsi, perché mi metto a criticare di qua e di
là, ma poi se guardo nel mio piccolo cosa faccio?

Sì certo ho
le lampadine a basso consumo, non getto le carte per terra,
differenzio la spazzatura in modo maniacale, cerco di tenere
basso il riscaldamento etc…, ma rimango frustrato lo stesso.
Non mi piace criticare, senza parallelamente operare in maniera
attiva: mi sentirei più in pace con me stesso se fossi
impegnato in qualche battaglia politica per un rinnovamento
della politica energetico-climatica.

guarda che ora puoi fare qualcosa …e anche in maniera conveniente.
Puoi isolare la casa ( coimbentazione ) puoi installare pannelli fotovoltaici
per la produzione di ebnergia elettrica ,
pannelli solari per la produzione di acqua calda e riscaldamento ,
impianti geotermici x la produzione diacqua calda e riscaldamento e raffreddamento
impianti di microconegnerazione x tutto quanto sopra contemporaneamente.

Il tutto con la detraibilità del 55% in 3 anni … e finanziabili con dei mutui speciali…
insomma volendo si può … sono tutte spese che recuperi in 5-7 anni , quindi +
che spese sono …investimenti

E invece critico, tengo in ordine il mio orticello, ma aspetto
che siano gli altri a cambiare il mondo.
Dovrei, dovremmo, fare un po’ di più.

su dai …non fare cosi …

cmq. sia siamo un popolo di individualisti , il tuo discorso sull’orticello purtroppo è vero…

m.
rusca