Altra neve in arrivo

Posted as guest by Giovanni Rovedatti:

Leggendo il bollettino delle valanghe svizzero, e ascoltando la meteo si può intuire che nelle prossime 48/72 ore arrivi un bel po’ di neve ancora al di sopra dei 2200-2400 m ca. Con circa 100 cm e più su Orobie e zona Sempione valle Maggia, e per mercoledì addirittura potrebbe ancora nevicare fino a 1300 m e localmente fino a 1000 m.
Queste nevicate possono solo fare bene ai nostri ghiacciai che l’anno scorso hanno preso una bella mazzata e ci vorranno diverse stagioni nevose per recuperare il deficit accumulato dell’anno scorso, sempre che ci riusciranno, ma vista la tendenza ne dubito.

Posted as guest by Mamo:

Per cui … il Doldenhorn si allontana ancora una volta ? Mah… non precipitiamo .
Comunque al Nord delle Alpi , non si stanno avendo delle precipitazioni così intense come qui da noi . Lo sbarramento a Sud delle Alpi sta lavorando a pieno ritmo e quindi … tra due giorni è tempo di andare a rane e lumache.
Nel frattempo ne ho approfittato e mi sono iscritto al " Club del Bollito Misto " di cui ho costituito la nuova sezione : medio Lario/alto Ceresio.
ciao mamo

Posted as guest by Ai@ce:

per una porzione di lingua e testina sono pronto (Anche per una porzione di lumache)!
se vuoi ti faccio il bagnetto verde piemontese con la ricetta di mia nonna.

ciao,

Ai@ce

Posted as guest by Silvio:

Ciao Ai@ace,

non sapevo che avessi la nonna piemontese … boia fausss … anche una bella bagna cauda con queste temperature ci starebbe bene!!!

A presto! ciao ciao
Silvio

Posted as guest by mamo:

A questo punto , se le pessime condizioni meteo persistono anche per il prossimo fine settimana , propongo un incontro eno-gastronomico . Stasera provo ad andare a lumache , e poi vi faccio sapere.
Però io ho una richiesta da fare : non ho mai assaggiato gli "Sciatt " , se qualcuno può provvedere …
ciao mamo

Posted as guest by ema:

io la ricetta ce l’ho…
ci vuole il formaggio buono
ema

Posted as guest by Franz:

Ciao ragazzi,
se mi è concesso tornare al discorso iniziale riguardo alle precipitazioni nivo previste per la settimana,
mi permetto di fare un appunto.

Sono diversi anni che studio i ghiacciai come volontario « da terra » (Servizio Glaciologico Lombardo) e, per lavoro (Istituto per il Rilevamento Elettormagnetico dell’Ambiente - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Milano) « da satellite ».
Vi posso dire che le precipitazioni che « fanno bene » ad un ghiacciaio non sono assolutamente quelle primaverili. Sappiam tutti la temperatura di questo periodo ed anche se si registrano localmente valori inferiori alla media , nulla hanno a che vedere con le temperature di novembre e dicembre. Inoltre, contro ogni eccezione che confermi la regola, a breve dovrebbe arrivare un clima più mite, che se si manterrà ai livelli dello scorso anno (giugno) annienterà la neve caduta in queste settimane in un baleno visto che tale neve è di pessima qualità (umida con alto contenuto d’acqua, assolutamente poco compattata e addensata, per mancanza di tempo e di accumuli ulteriori agli strati superiori).
Non dilungandomi troppo, concludo dicendo che le nevicate che possono ritenersi utili ai fini glaciologici sono quelle autunnali e del principio dell’inverno (seguite ovviamente da accumuli standard in primavera). Addirittura sono auspicabili inverni miti, che apportino accumuli a partire dall’inizio della stagione, e nei quali la neve si compatta maggiormente per fenomeni di metamorfismo dei cristalli dovuti a temperature non troppo rigide.
Quest’anno inoltre, c’è stato un effetto negativo dovuto alle precipitazioni contemporanee a forti venti e seguite da ulteriori bufere. La neve invernale (leggera) caduta con il vento non ha fatto tempo nemmeno ad attaccarsi alla superficie, quella seguita dal vento è stata spazzata via. E’ il motivo per cui abbiam visto pareti completamente ghiacciate (niente neve nuova) contrapposte a spessori metrici alle basse quote (dove c’ra meno vento). A tali inferiori quote la neve tende però a sciogliersi in fretta.
Le nevicate primaverili (consistenti) caratterizzate da temperature >0 e umide possono semmai essere utili a coprire le pareti di ghiaccio dato che i cristalli tendono ad « attecchire » in maniera più resistente al ghiaccio scoperto. Tuttavia i bacini di accumulo dei ghiacciai si vedono ricoperti da nevi povere e che si scioglieranno ai primi caldi decisi.
Insomma, se quest’estate sarà come le due precedenti (cosa che tuttavia dubito…ipotesi poco avvalorata da dati), avremo condizioni glaciali disastrose, a livelli mai raggiunti.
Non dimentichiamo che le estati 2002 e 2003 hanno seguito la stagione 2000-2001 (che ha rispettato gli standard ottimali di cui ho parlato) in alcuni casi non riuscendo ad intaccare il firn=cemento creatosi in quell’inverno. Mi e’ capitato di rilevare campi di firn del 2001 quest’estate 2003 e zero neve recente!!!

Concludendo, la frase:
« Queste nevicate possono solo fare bene ai nostri ghiacciai che l’anno scorso hanno preso una bella mazzata e ci vorranno diverse stagioni nevose per recuperare il deficit accumulato dell’anno scorso, sempre che ci riusciranno, ma vista la tendenza ne dubito. »
la modificherei in:

« Queste nevicate possono solo fare bene ai nostri SCIALPINISTI DI FINE STAGIONE che l’anno scorso hanno preso una bella mazzata SCIANDO UN PO’ DI MENO… »
NON MOLTO AI GHIACCIAI, DI PIù AI RITROVI CULINARI IN LOCALITà PEDEMONTANE…

mi scuso per il lungo intervento e
sono disponibilissimo per domande o chiarimenti o contestazioni se ne avete…

FRANZ

[%sig%]

Posted as guest by giovanni:

A questa stagione con temperature poco basse alle quote non elevate la pioggia fa disastri per noi scialpinisti.
Lo scorso martedì in Val di Lanzo dietro ad un colletto in pieno nord a quota 1.600 avevo misurato una coltre di neve spessa m. 1,10 con al suolo un crostone di ghiaccio di 15 cm.; ebbene oggi dopo una settimana con piogge intermittenti, sorpresa! … non c’è più traccia della neve!
Pertanto… è meglio che smetta in fretta!
Ne approfitto per chiedervi se sapete quando di solito apre la strada del Furka xchè ho l’idea del Dammastok. Grazie e … finchè potete divertitevi!

Posted as guest by Giovanni Rovedatti:

Se vuoi venire a roccogliere lumache nell’orto in compagnia del mio bambino fai pure , perchè la tenera insalata che sta crescendo rischia molto con le lumache in agguato!!!
Se vuoi venire a casa mia ad assaggiare gli sciatt sei invitato.
Ciao Giovanni.mamo scritto:

A questo punto , se le pessime condizioni meteo persistono
anche per il prossimo fine settimana , propongo un incontro
eno-gastronomico . Stasera provo ad andare a lumache , e poi vi
faccio sapere.
Però io ho una richiesta da fare : non ho mai assaggiato gli
"Sciatt " , se qualcuno può provvedere …
ciao mamo

Posted as guest by josé:

Ciao Franz,

Per una volta che teniamo un specialista, avrei qualche domanda…

Vi posso dire che le precipitazioni che « fanno bene » ad un
ghiacciaio non sono assolutamente quelle primaverili.

ho gia letto questa cosa, pero non capisco perche la neve caduta in primavera (quindi speso umida quindi neve pesante) invece non aiuta a trasformare la neve del iverno in firn sia per il peso che per l’umidificazione.
Di piu avrei pensato che la neve caduta in primavera si trasforma piu in fretta in firn ser le temperature piumitte, ma l’esperienza sembra dimostrare il contrario…

Quest’anno inoltre, c’è stato un effetto negativo dovuto alle
precipitazioni contemporanee a forti venti e seguite da
ulteriori bufere.

anche questo non capisco, pensavo che il vento avrebbe portato la neve nei avalamenti, cioe proprio sui ghiaciai invece di lasciarla scogliersi sulle parete rociose…

mi scuso per il lungo intervento

Grazie mille per queste informazioni! :slight_smile:

José

Posted as guest by mamo:

Anch’io sollevo le stesse perplesità che ha posto josè a Franz .
Inoltre aggiungo : se la neve è molto umida e quindi molto pesante ; per effetto del proprio peso dovrebbe compattarsi notevolmente negli strati più profondi. Questo dovrebbe contrastare il fenomeno di ablazione superficiale che si verifica in primavera/estate con le alte temperature. Vale a dire , un esempio attuale : a maggio si accumulano , in un’unica nevicata oltre i 2500m. , 100cm. di neve . Dal momento in cui cessa la nevicata e la temperatura si alza . i primi 50cm. in profondità si schiacciano ulteriormente e si compattano per effetto del peso gli altri 50cm. più superficiali che sciogliendosi ( come neve al sole !) provocano un aumento di peso.
Scusate per i miei ragionamenti semplicistici , ma forse non è così ?
ciao mamo

Posted as guest by Ai@ce:

Ciao Francesco,
che ne dici di fare un articoletto per skirando su questi temi, magari in italiano ed in inglese (o francese, magari jose’ ti da una mano) tanto per rendere un servizio a tutta la « community »?

Se magari metti qualche immagine (ad esempio la diminuzione dei ghiacciai da satellite negli ultimi 30 anni) potrebbe essere una cosa bella e interessante, un po’ come gli articoli sul trekking del rwenzori su camptocamp (C2C) o quelli sulle sciate in Libano.

Poi completiamo l’informazione con le misure del ghiacciaio del Basodino che Giovanni dovrebbe fare prossimamente :wink:

grazie,

ciao,

Ai@ce

Posted as guest by Franz:

Ciao ragazzi,
mi fa molto piacere aver sollevato un bel polverone…o meglio interesse…
del resto siam tutti nella stessa barca,

per quanto riguarda l’articoletto, Ai@ce, ti dico subito che la cosa mi fa grande piacere, ma che non se ne parla prima di giugno-luglio (quando ormai la neve residua sarà poca)…
settimana prox parto per gli States per 20 gg, a giugno devo tenere un seminario e ho un po’ di progetti da concludere…
credo che comunque non ci sia frettissima…in ogni caso sono interessato (tra l’altro per le traduzioni in inglese e francese dovrei anche cavarmela…).

tento poi di rispondere a tutti gli interventi…

1_Autore: josé (—.cust.tele2.fr)
Data: 05 mag 2004 00:22
non capisco perche la neve caduta in primavera (quindi speso umida quindi neve pesante) invece non aiuta a trasformare la neve del iverno in firn sia per il peso che per l’umidificazione.

IL DISCORSO NON è SBAGLIATO (ED è LEGATO ALLA MIA FRASE NELLA QUALE AFFERMO CHE SONO AUSPICABILI INVERNI CALDI PIUTTOSTO CHE FREDDI) MA NON CONSIDERA IL FATTORE TEMPO. LE PRECIPITAZIONI DI FINE STAGIONE NON FANNO IN TEMPO AD AIUTARE IL SUBSTRATO DURO (CHE SE è ANCHE SOTTILE VERRà ELIMINATO IN BREVE) E NEMMENO A CEMENTIFICARSI LORO STESSE.

Di piu avrei pensato che la neve caduta in primavera si trasforma piu in fretta in firn ser le temperature piumitte, ma l’esperienza sembra dimostrare il contrario…

LA NEVE CADUTA IN PRIMAVERA HA UN ALTO CONTENUTO D’ACQUA E CON LO SCIOGLIMENTO INDOTTO DAL SOLE (A BREVE ARRIVERà IL CALDO…) COMINCIA A PERCOLARE E CREARE CANALI DI SCORRIMENTO SUPERFICIALI E SOTTO SUPERFICIE CHE NON FANNO CHE DEGRADARE ANCHE LA NEVE DURA SOTTOSTANTE. ESISTONO DUE (IN REALTà DI Più) TIPI DI METAMORFISMI DELLA NEVE FRESCA: DISTRUTTIVO E COSTRUTTIVOLEGATI ALLE TEMPERATURE SUCCESSIVE ALLA PRECIPITAZIONE. LA NEVE CON ALTO CONTENUTO DI ACQUA SUBISCE UNA TRASFORMAZIONE CHE FACILITA LA CREAZIONE DI NUOVI LEGAMI E GHIACCIO. TUTTAVIA QUESTA NUOVA STRUTTURA è Più IRREGOLARE CHE NON QUELLA DOVUTA AL METAMORFISMO DISTRUTTIVO NEL QUALE I LEGAMI SI FONDONO E DISTRUGGONO FORMANDO UNO STARTO Più OMOGENEO. TALE STRUTTURA (TRA L’ALTRO PERICOLOSA IN CASO DI NUOVI APPORTI: VALANGHE SENZA BASAMENTO STABILE) RISLUTA ESSERE POCO RESISTENTE.

anche questo non capisco, pensavo che il vento avrebbe portato la neve nei avalamenti, cioe proprio sui ghiaciai invece di lasciarla scogliersi sulle parete rociose…

Ciò è LEGATO ALLA VIOLENZA DEL VENTO CHE SI TROVA IN ALTA QUOTA RISPETTO ALLE BASSE QUOTE. SE PRENDIAMO AD ESEMPIO IL GRAN PARADISO, C’è Più NEVE A PONT CHE NON OLTRE LA SCHIENA D’ASINO (BACINO DI ACCUMULO CHE COSTITUISCE LA MASSA GLACIALE CHE SPINGE VERSO IL BASSO). LA NEVE A QUELLA QUOTA è ARRIVATA SOLO ULTIMAMENTE (GRAZIE ALLA SUA UMIDITà SI è LEGATA AL GHIACCIO RILEVABILE AD ESEMPIO A MARZO) E SE NE ANDRà VIA IN FRETTA POICHè HA POCO TEMPO PER CEMENTIFICARSI.


2_Autore: mamo (—.pool212171.interbusiness.it)
Data: 05 mag 2004 09:44
Anch’io sollevo le stesse perplesità che ha posto josè a Franz . Inoltre aggiungo : se la neve è molto umida e quindi molto pesante ; per effetto del proprio peso dovrebbe compattarsi notevolmente negli strati più profondi. Questo dovrebbe contrastare il fenomeno di ablazione superficiale che si verifica in primavera/estate con le alte temperature. Vale a dire , un esempio attuale : a maggio si accumulano , in un’unica nevicata oltre i 2500m. , 100cm. di neve . Dal momento in cui cessa la nevicata e la temperatura si alza . i primi 50cm. in profondità si schiacciano ulteriormente e si compattano per effetto del peso gli altri 50cm. più superficiali che sciogliendosi ( come neve al sole !) provocano un aumento di peso.

RIBADISCO CHE SI TRATTA DI UNA QUESTIONE DI TEMPO: IL TUO METRO DI MAGGIO SI SCIOGLIE TUTTO IN 15 GIORNI poiché NON HA AVUTO TEMPO DI COMPATTARSI. E LO STRATO BASALE, ESSENDO COMUNQUE SCARSO (VEDI PRECIPITAZIONI CON VENTO) SARà STATO ADDENSATO DALLA NEVE NUOVA MA NON ABBASTANZA E SI PIGLIERà TUTTA LA RADIAZIONE.

CONCLUDO DICENDO SOLO CHE TUTTI QUESTI DISCORSI SONO LEGATI AD UNA VISIONE CLIMATICA STANDARD SECONDO LA QUALE LE STAGIONI SI SUSSEGUONO CON LA GIUSTA REGOLARITà. INSOMMA A BREVE ARRIVERà IL CALDO TORRIDO DI GIUGNO. INTENDO DIRE CHE SE FA UN’ESTATE COME QUESTO PRINCIPIO DI MAGGIO…E QUINDI C’è STATA UNA INVERSIONE DELLE STAGIONI…è OVVIO CHE ANCHE QUESTE NEVICATE SONO BENEFICHE. MA SE TORNA UN’ESTATE COME LA PASSATA, SARà UNA TRAGEDIA.

3_Autore: giovanni (—.dialup.tiscali.it)
Data: 04 mag 2004 20:38
A questa stagione con temperature poco basse alle quote non elevate la pioggia fa disastri per noi scialpinisti.Lo scorso martedì in Val di Lanzo dietro ad un colletto in pieno nord a quota 1.600 avevo misurato una coltre di neve spessa m. 1,10 con al suolo un crostone di ghiaccio di 15 cm.;

DICI BENE E NON FAI CHE AVVALORARE LA VERSIONE: LA CROSTA DI GHIACCIO, SI SARà FORMATA IN UNA FASE DI FUSIONE E RIGELO PER IRRAGIAMENTO E PERCOLAZIONE.

ebbene oggi dopo una settimana con piogge intermittenti, sorpresa! … non c’è più traccia della neve!Pertanto… è meglio che smetta in fretta!

GIUSTO: TORNA IL DISCORSO DELLA BASSA QUALITà DELLA NEVE RECENTE (OVVERO POCO RESISTENTE AGLI AGENTI ATMOSFERICI: RADIAZIONE SOLARE E PIOGGE) CHE SE NE VA RAPIDAMENTE.

POSSO TUTTAVIA CITARE IL MIO AMICO NIBI CHE DICE:
MEGLIO 100 CM DI NEVE PESSIMA CHE 30°…

Ciao a tutti
e a risentirci…

FRANZ

[%sig%]

Posted as guest by Franz:

Ops,
il mio amico che parlava dei 30° era il Paglia…

Il Nibi diceva che al Lupo di neve non ce ne sta più…
ma le Orobie sono un caso a parte…
e questo lo sappiamo tutti…
sbarramento naturale…« il posto più nevoso del mondo »
(forse dopo il Rainier…)

Posted as guest by josé:

Grazie per i chiarimenti!
aspettiamo il tuo articolo con impazienza! :slight_smile:
sono disponibile per aiutarti se vuoi farne una version francese (come l’avrai notato dalla mia ortografia approsimativa, sono francese)

Ne approfito per fare publicita per il sito del servizio glaciologico lombardo . Ci seguo con attenzione l’andamento del ghiacciaio Sobretta.

[%sig%]

Posted as guest by Riccardo:

Vorrei approfittare delle conoscenze del Franz.
Questa neve primaverile pou’ invece far bene ai ghiacciai con alimentazione da valanga tipica dei valloni orobici anziche’ dei ghiacciai con alimentazione diretta di tipo scandinavo o altopiano? Inoltre pou’ favorire la ripresa di un altro tipo di unita’ glaciale anche se di piu’ modesto valore come i glacionevati che rappresentano comunque un elemento tipico del paesaggio sudalpino? E quei valloni che rimarrano per mesi coperti da residui di valanga costituiranno una buona riserva di acqua per l’ estate?

Grazie Franz

Un orobico

Posted as guest by Franz:

Ciao tutti e in particolare a Riccardo (in quanto orobico mi è molto vicino essendo un bergamasca innamorato delle nostre crode…) ,

vi invio una mail del mio amico Ricky dell’SGL (di Andalo e fan delle Orobie valtellinesi) dal titolo: la migliore perturbazione della stagione
« Il bollettino ARPA Lombardia non da adito a dubbi
http://www.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolniv.htm
Situazione generale:
Le abbondanti e recenti precipitazioni, nevose temporaneamente anche fino a 1000-1200 m di quota, oltre il limite boschivo hanno determinato apporti di neve fresca di 80-120 cm su Orobie, Prealpi e Valchiavenna, di 70-100 cm su Alpi Retiche e Adamello.
Lo strato superficiale, di notevole spessore, fino intorno a 2400 metri poggia su un manto nevoso molto bagnato e scarsamente consolidato. Oltre tale quota la neve è più asciutta ma l’attività eolica che ha accompagnato le precipitazioni ha determinato la formazione di estesi accumuli e lastroni.
Il dato più strabiliante sono i 70-100cm delle Retiche (compresa l’Alta Valle quindi!) se per le Orobie in questa stagione 80-120cm sono ormai routine (almeno una al mese) per l’Alta Valle no!
Episodio eccellente quindi, un peccato sia arrivato così tardi, a questo punto saranno fondamentali i prossimi giorni, bisogna evitare a tutti i costi un repentino rialzo delle temperature, se il normale ciclo fusione-rigelo sarà rispettato potremmo questo “metrone” risulterà molto utile! I modelli meteorologici sembrano dare ottime possibilità a questa prospettiva.
Ricordo che lo scorso anno la prima decade di Magio fu di fuoco e diede il primo tremendo colpo all’accumulo autunnale…quest’anno va meglio, molto meglio!
Al sito nivologico SGL del settore Orobico (Ghiacciaio del Lupo) non sono inverosimili 150-170cm di neve fresca, che si sommano, in questo ambito alle decine di episodi avvenuti precedentemente. In prospettiva sicuramente un ottimo esordio di stagione. Ai primi di Giugno (classica data del primo controllo stagionale sul campo dell’accumulo nevoso) non escludo “trincea e sondate” di 6-7m o forse più.
Notevole è stata (e lo sarà) l’attività valanghiva, mai come negli ultimi 10 giorni si sono staccate tante valanghe, anche di notevoli dimensioni….il Marovin è a posto, per intenderci!
Saluti
Ricky Scotti »

e rispondo:
Questa neve primaverile pou’ invece far bene ai ghiacciai con alimentazione da valanga tipica dei valloni orobici anziche’ dei ghiacciai con alimentazione diretta di tipo scandinavo o altopiano?

SICURAMENTE TALI GHIACCIAI SARANNO FAVORITI DAL FATTORE OMBRA (TIPICO DEL NORD OROBIE) QUALE PROTEZIONE DALLA RADIAZIONE SOLARE E DAL FATTORE MASSA ADDENSATASI PER EFFETTO GRAVITATIVO DELLE VALANGHE.

Inoltre pou’ favorire la ripresa di un altro tipo di unita’ glaciale anche se di piu’ modesto valore come i glacionevati che rappresentano comunque un elemento tipico del paesaggio sudalpino?

OVVIO CHE SI CON LE CONDIZIONI TERMICHE GIUSTE…
TI RICORDO IL NEVATO DEL MONTE SECCO IN VAL SERIANA (VALCANALE), LA NORD DEL GRIGNONE, IL GLACIONEVATO DI VALFREGIA: RILEVATO NUOVAMENTE PER LA PRIMA VOLTA NEL 2001 PROPRIO DAL TUO OMONIMO VALTELLINESE SOPRACITATO .

E quei valloni che rimarrano per mesi coperti da residui di valanga costituiranno una buona riserva di acqua per l’ estate?
TI POSSO DIRE CHE CON LE PRECIPITAZIONI DI QUEST’INVERNO, ALCUNI DATI CHE IL BILANCIO NEGATIVO DELLA STAGIONE PASSATA SIA TORNATO IN POSITIVO.
PER QUANTO RIGUARDA LE RISERVE AVREI QUALCHE DUBBIO. VORREI PRIMA VEDERE APPUNTO COME SI ADDENSERà QUESTA NEVE NEL PROSSIMO MESE. (QUINDI L’ANDAMENTO TERMICO).
ALCUNI RILIEVI FATTI IN GIRO MI DICONO CONTINUAMENTE CHE LA NEVE A TERRA HA UNA BASSA QUALITà (NON SO ANCORA NULLA, AD ESEMPIO SULLA DENSITà DI QUESTE NEVICATE RECENTI).

buon week end (migliora!!!) a tutti
Franz

Posted as guest by Riccardo:

Grazie mille Franz
Restiamo in trepida attesa del tuo articoletto.

Riccardo

Posted as guest by Franz:

Ciao tutti,
domenica ero in val del Caffaro (Passo Croce Domini).
Non so voi altri del forum cosa abbiate trovate in giro…

io so che ho trovato della neve di qualità infima…
nonostante la giornata fosse gelida, la neve era umida e inconsistente.
quantitativo notevole (250 cm a 2400m) ma in veloce degrado…

sui ghiacciai so per lettura di report si sono coperti molti buchi, ma il caldo farà i prossimi « buchi »…

l’unica cosa positiva dell’attuale condizione destinata a collassare all’arrivo delle temperature estive, è stato tuttavia il vento.
Il vento che occorre durante o dopo nevicate invernali leggere, non fa altro che asportare massa e non permettere l’accumulo.
Con una neve così pesante e umida, non riesce ad avere azione di trasporto riguardevole, ma compatta un poco di pù creando uno strato più duro in superficie che resiste un po’ di più all’ablazione…

a presto
Franz

Posted as guest by mamo:

io so che ho trovato della neve di qualità infima…

Santo cielo , ma come sei negativo . Vedi sempre così tutto nero?
ciao mamo