Vergogna!

Posted as guest by Flash:

Visto che in questi giorni siete tutti ottimisti, eccovi una bella notizia per alzare ancora di più il morale del forum.
La notizia mi è giunta via email dagli amici di Mountain Wilderness Italia:


Nella settimana dal 18 al 25 di Luglio noi saremo sul Monte Bianco a

manifestare contro un progetto devastante che porterebbe a triplicare
la
portata oraria della funivia che da La Palud porta a punta Helbronner

costruzione di ristoranti girevoli, cinema e altre schifezze di
cemento a
3338 metri.

A voi i commenti, perchè io sono senza parole?

[%sig%]

Posted as guest by Massimo:

Non esagerare.
Non bisogna bollare i progetti inseriti in montagna per principio, soprattutto quando la schifezza esiste già. Te lo dice uno che di norma evita gli impianti di risalita,l’affollamento e le piste battute.

Per parlare del solo versante italiano, i buoni Valdostani , seppur in regione autonoma e con i soldi che il magnanimo stato italiano lascia loro,evidentemente devono ancora apprendere fino in fondo cosa vuol dire gestire la montagna con oculatezza e rispetto sia per l’ambiente che dell’uomo . E sto parlando di ciò che da decenni già esiste e non di ciò che verrà. Alcuni esempi:

  1. funivia del M:Bianco:un incubo. Mi aspetto che possa cadere da un momento all’altro. Infrastrutture a monte e a valle a volte a diro poco fatiscenti. Resti di rottame e immondizia un pò dappertutto. Disorganizzazione,code,mancanza di informazioni.
    Ben venga un nuovo progetto anche in scala più grande (tanto è inutile negarlo, la gente sulla punta Helbronner ci vuole andare e allora perchè non consentirlo: altrimenti vanno dall’altra parte del buco dove a Chamonix -la capitale dell’alpinismo ,i francesi come si sa tendono sempre ad appropriarsi di appellativi non sempre guadagnati anche se in questo caso mi sembra che l’appellativo non faccia una grinza- le infrastrutture esistono già e a livelli nemmeno paragonabili alle nostre.)

L’importante è che quanto viene realizzato si integri bene nell’ambiente e rispetti il delicato ecosistema (vedasi scarichi acque bianche e nere,ecc…): se poi noi italiani (a Courmayeur la stragrande maggioranza del turismo - alla faccia della Montagna più alta d’Europa e del suo versante più spettacolare - è rappresentato dai nostri concittadini) dimostriamo ogni giorno il nostro grado di inciviltà e maleducazione nel bistrattare l’ambiente(inteso in senso ampio e quindi non solo montagna ma anche città, mare, campagna,ecc) che ci circonda.è un altro discorso;

  1. Val Ferret, splendida valle che avrebbe la possiiblità di diventare la Val Roseg del gruppo del Bianco (per chi non conosce questa valle situata in Alta Engadina vi consiglio di indarci o quanto meno di fare un giro virtuale su internet per rendersi conto di cosa sto parlando) e che invece è costellata di chalet più o meno assurdi e soprattutto da pseudo ristori/rifugi dove per mangiare sotto un tetto di lamiera o all’esterno in mezzo al casino con una radio che ti spacca le orecchie ti devi quasi fare un mutuo. Che fare? Lasciamo tutto così (sai che bello) o ci diamo una regolata?

3)Ultimo e poi ho finito: ma avete mai visto Courmayeur e dintorni in bassa /media stagione, ovvero 4/5 mesi all’anno:deserta. Sembra di essere in un cimitero. Hanno costruito e costruiscono sempre più case e condomini (!!!) che poi si trasformano in grandi loculi disabitati per parecchi mesi . Senza poi parlare dello stato di manutenzione di alcuni di essi (perchè secondo voi, quanto importa ad un villeggiante da seconda casa investire in manutenzione e cura quando ci va per pochi giorni all’anno??). Tipico malcostume all’italiana: nei paesi dove la seconda casa non esiste perchè vietata dalla legge o dalla morale comune (vedi Svizzera, Austria, ecc) i centri di montagna e il relativo turismo sono ben altra cosa . Anche questo è da considerarsi allora uno scempio ben più grave di una funivia costruita e integrata bene.

Conclusione: anche se così può sembrare non è mia intenzione attaccare i nostri compatrioti Valdostani. Tuttaltro: visto che il reddito di questa regione dipende in gran parte dal turismo e quindi da noi che ci andiamo e ci lasciamo buona parte delle nostre disponibilità, ben vengano nuove e soprattutto migliori strutture che contribuiscano sia a creare ricchezza che a valorizzare lo splendido paesaggio. Quindi, non condanniamo a priori ogni proposta o progetto , purchè…

Un saluto a tutti ( a proposito, c’è qualche volontario che vuole venire con me a smantellare quel bel biglietto da visita per Cervinia rappresentato dalla vecchia partenza della funivia?? Pala e picco li porto io !!!)

Posted as guest by Tiziani Giovanni (Yura):

D’ accordissimo con te Massimo al 100%.

In effetti dato che la funivia già c’ è, e sicuramente nessuno la toglierà, tanto vale fare degli interventi per renderla meno brutta e fatiscente di quella attuale.
Piuttosto per quanto concerne la Val Ferret mi domando perchè non pongano divieti di transito con bus navetta (funzionanti però!!! e non ogni 3 ore a partire dalle 10 di mattina) o qualche cosa del genere.

Ciao

Posted as guest by Massimo:

Sarebbe l’ideale:ma visto che siamo in Italia e considerato la tipologia del turista medio che bazzicca da quelle parti mi sa che rimane un sogno.

Posted as guest by Tiziani Giovanni (Yura):

…in effetti. Per esperienza diretta ti posso dire che ho fatto per 4 anni le vacanze estive in località elvetiche. Bene, in tutte e 4 le località (Leukerbad, Davos, Lenzerheide e Arosa), non ho mai usato la macchina per gli spostamenti. In tutte queste località esiste un servizio d’ autobus, GRATUITI per chi ha la tessera di soggiorno, che collega i vari punti della valle o del paese.
A Madonna di Campiglio ero a soggiornare a Campo Carlo Magno (ca. 2 Km. dal paese), ho chiesto se ci fosse un servizio analogo, ma mi hanno risposto che ci hanno provato, ma vista la scarsa frequentazione è stato sospeso e funziona solo d’ inverno !?!? Noi scendevamo a piedi per i boschi a fare la spesa ma chiaramente la maggior parte prendeva l’ auto per fare 2 KM.!! e i parcheggi non sono certo gratuiti.

Non è per fare gli esterofili a tutti i costi (secondo me abbiamo posti anche più belli di quelli esteri), però all’ estero si respira proprio un’ altra atmosfera.

Ciao.

Posted as guest by Flash:

Carissimo, ti rispondo alleganti il progetto per la nuova funivia sul Bianco (vedi sotto).
Non ho i paraocchi e non sono contrario a priori a qualsiasi proposta di rivalutazione e riqualificazione del territorio, ma questo che vogliono attuare è solo un abominevole colata di cemento.
Siamo d’accordo solo su un punto, la funivia del Pavillon va ampliata e rinnovata, il resto è un folle progetto che, al posto di valorizzare l’area, trasforma la zona in una Disneyworld d’alta quota.
Visto che siamo in democrazia (forse), sei libero, il giorno in cui il progetto sarà realizzato (spero mai), di passare le tue domeniche nell’esclusivo ristorante girevole di Punta Helbronner, a godere del panorama ed arrichire economicamente i compatrioti Valdostani. Io grazie al tuo consiglio, me ne andrò in Val Roseg ad arricchirmi dentro.

Ciao

La struttura: Il nuovo progetto prevede una funivia in due soli tronconi, eliminando la fermata intermedia al rifugio Torino. La partenza viene spostata da La Palud ad Entreves, in un’area che verrà certamente raccordata con la costruenda autostrada che porta all’imbocco del tunnel; l’analisi progettuale afferma che la stazione di La Palud è a rischio di movimenti franosi, mentre ad Entreves ci sarebbe il rischio di una valanga dal Toula, « fenomeno raro ma possibile » evidentemente sopportabile. La nuova funivia in partenza da Entreves sorvolerà due volte la statale. Lo spostamento della partenza a Entreves permetterà l’allestimento della nuova funivia senza interrompere il funzionamento di quella vecchia, per consentire ai turisti di continuare ad usufruire della maggiore attrazione della zona: ovviamente, quindi, anche la stazione d’arrivo al Pavillion dovrà essere spostata rispetto a quella attuale.
Il secondo tronco arriva direttamente a Punta Helbronner, ed è previsto l’utilizzo di un veicolo panoramico a cabina rotante, per attirare l’interesse del pubblico: a tale scopo le stazioni dovranno essere di poco più larghe delle precedenti, « ma perfettamente inseribili nel contesto ipotizzato ». Data la conformazione del territorio e lo spazio limitato, la stazione di arrivo non potrà essere affiancata per cui si dovrà recuperare quella attuale, procedendo però ad « opere di consolidamento ».

Le infrastrutture: L’area « dismessa » di La Palud potrà essere soggetta a riqualificazione, anche se nel prospetto economico del progetto non esiste alcuna voce a questo proposito; tuttavia la Regione promette che se ne occuperà. La nuova stazione di Entreves necessiterà di ampi spazi parcheggio; la superficie necessaria per la stazione, i posteggi sia interrati che a raso e della viabilità di raccordo è di 17.400m2.
La nuova stazione di arrivo al Pavillon prevede una sala cinematografica scavata nella roccia per 150 posti, adibita alle proiezioni di filmati multimediali sulla montagna e l’alpinismo ma utilizzabile anche per convegni o intrattenimenti, spazi commerciali, bar, ristorante, terrazzo panoramico, aree e percorsi museali (musei in quota, ci ricorda qualcosa: non è meglio farli in valle, magari a La Palud nell’ambito della riqualificazione?); è previsto il parziale recupero delle stazioni esistenti, con abbattimento dei piani superiori. Totale: 2200 m2.
La stazione di Punta Helbronner, come già detto, va consolidata: si prevede un pozzo in cemento armato del diametro interno di 5 metri e profondo 80 m, che conterrà gli ascensori che recano al rifugio Torino. Sono previsti una grande cupola panoramica ed un ristorante self service, separati « dallo sperone roccioso dei 3463 m che si incunea nell’architettura fino a compenetrarsi all’interno al centro dello spazio coperto, facendo da sfondo alla sala del ristorante » (Sito di Interesse Comunitario). Ai piani superiori, un’altra zona ristorante ed « una esclusiva sala riunioni ».

Le portate: L’impianto attuale ha una portata massima nel primo e nel secondo tronco di 300 persone/ora, e di 400 nel terzo tronco; considerando la capacità di ogni vettura e la velocità delle stesse nei diversi tratti, il limite funzionale è oggi di 1600 persone/giorno. Le presenze annuali sono passate dalle 150.000 del 1990 alle 70.000 del 2002, attribuite a diverse cause: la valanga al Pavillon nel '92, la chiusura dello sci estivo nel '94, la chiusura del tunnel nel '99. Partendo dal fatto che le presenze sono calate molto più al Monte Bianco che non su altre funivie concorrenti (Aiguille du Midi, Jungfrau), i progettisti ne deducono che le altre funivie offrono un servizio migliore e che « solo attraverso la sostanziale riqualificazione dell’offerta è possibile porsi in concorrenza con le realtà analoghe presenti sull’arco alpino e riconquistare quote significative di mercato ». Partendo dal presupposto che « il bacino di utenza delle Funivie del Monte Bianco rinnovate è analogo a quello delle funivie dell’Aiguille du Midi », dimenticando per un istante che Courmayeur non è analoga a Chamonix, il progetto prevede una potenzialità annua di 300.000 persone/anno (più che quadruplicate!), un limite funzionale di 3000 persone/giorno con una conseguente portata oraria di almeno 600 persone/ora. Ecco dunque che la nuova funivia necessita di una portata nel primo tronco di 800 persone/ora, nel secondo di 600 persone/ora. Et voilà

Posted as guest by Ai@ce:

Tiziani Giovanni (Yura) scritto:

« « solo attraverso la sostanziale riqualificazione dell’offerta è possibile porsi in concorrenza con le realtà analoghe presenti sull’arco alpino e riconquistare quote significative di mercato ». Partendo dal presupposto che « il bacino di utenza delle Funivie del Monte Bianco rinnovate è analogo a quello delle funivie dell’Aiguille du Midi », dimenticando per un istante che Courmayeur non è analoga a Chamonix, il progetto prevede una potenzialità annua di 300.000 persone/anno (più che quadruplicate!), un limite funzionale di 3000 persone/giorno con una conseguente portata oraria di almeno 600 persone/ora. Ecco dunque che la nuova funivia necessita di una portata nel primo tronco di 800 persone/ora, nel secondo di 600 persone/ora. »

bhe’ allora sono proprio le premesse che sono sbagliate. Sono d’accordo con Massimo ma questo non è un progetto ben inserito nell’ambiente, qualcosa che possa essere di esempio anche per le « realtà aaloghe presenti sull’arco alpino »: una cosa è rifare un impianto magari rendendolo piu’ efficiente, aggiungendo servizi (il ristorante in cima non mi sembra una cattiva idea in se’, farlo girevole invece mi sembra solo una mania di grandezza), altra cosa è avere manie di grandezza nel generale disprezzo dell’ambiente.

Poi ci si riempe la bocca di parole come « sviluppo sostenibile ». 800 persone ora non sono certo ispirate ad una sostenibilità sociale ed ambientale dell’impianto quanto piuttosto ad una sostenibilità politica e di facciata. A questo punto mi domando se ci sia anche la sostenibilità economica.

ciao,

A.

Posted as guest by Tiziani Giovanni (Yura):

Chiaramente leggendo l’ articolo inviato da Flash la mia idea cambia radicalmente. Infatti io pensavo si trattasse di un ammodernamento della vecchia funivia, che da come la ricordo io versa in condizioni veramente pietose, ma ora leggo che se ne vuole costruire una nuova! La cosa che spaventa di più e che della vecchia « si può pensare ad una riqualificazione »…chissà perchè mi viene in mente Cervinia!! Probabilmente ci stanno ancora pensando…a come riqulificarla!!

A questo punto teniamoci la vecchia…e viva la Svizzera.

Posted as guest by Andrea:

Tiziani Giovanni (Yura) scritto:

…e viva la

Svizzera.

Da fanatico della vicina Svizzera, mi permetto però sottolineare come anche i confederati, quanto a scempi, abbiano detto la loro!

Non dimentichiamoci le funivie di saas fee e di zermatt o l’ eliski su vette in ogni dove…

o no?

a propostio di vergogna quando ho un attimo di calma vi racconto la mia esperienza a Livigno!

saluti a tutti

il Marantz

Al mare? No, grazie!

Posted as guest by Tiziani Giovanni (Yura):

Si, si, anche loro di scempi ne hanno fatti tanti, se vuoi te ne segnalo alcuni, però sono anche riusciti a non far salire le macchine a Zermatt, se vuoi sali in treno…da noi in una valle come la Val Ferret ti trovi le Jeep a 3000 mt., lo stesso in Val Zebrù, lo stesso in Val Viola, lo stesso…in Val d’ Aosta c’ è una rete di strade e stradine che salgono fin sotto ai ghiacciai da far rabbrividire.
Ripeto, secondo me in Italia abbiamo anche posti + belli che all’ estero, ma non sappiamo valorizzarli. Un esempio è il progetto segnalato dall’ amico Flash.

Ciao Marantz, al mare…purtroppo ci devo andareeeeeeeee… Aiutoooooooooo

Posted as guest by Flash:

Anche in Piemonte e soprattutto nella provincia di Torino c’è una fitta rete di stradine sterrate che salgono in quota.
Centinaia di chilometri di strade forestali e militari, costruite negli anni 30 e 40, durante il fascismo,per collegare le varie fortificazioni in quota, il famoso vallo alpino.
Oggi sono frequentate dagli amanti della MTB.
Le provincie di Torino e Cuneo hanno pensato di eliminare queste orribili strade, che ricordano uno dei periodi più tristi della nostra storia, in una maniera molto semplici ed efficace: ASFALTANDOLE.
I nostri politici meritano un monumento, per come sanno valorizzare il nostro patrimonio storico-culturale e ambientale. Una bella colata di cemento e asfalto (i loro materiali ecologici preferiti) che li ricopra tutti, nessuno escluso…

Posted as guest by Tiziani Giovanni (Yura):

Complimentoni !!! che bella ideona…

Posted as guest by Ai@ce:

da dove arriva questa informazione?

gazie,

A.

Posted as guest by Flash:

http://www.gulliver.it/modules.php?name=News&file=article&sid=38&mode=&order=0&thold=0

http://www.nolimpiadi.8m.com/assietta.html

http://www.gulliver.it/download/strada_assietta_appello.pdf

http://www.gulliver.it/modules.php?name=News&file=article&sid=20&mode=&order=0&thold=0

Un po’ di materiala sul colle delle Finestre 2176m (prov. di To), oggi strada sterrata all’interno del Parco Orsiera-Rocciavrè (valli Chisone e Susa), tra meno di un mese… sigh… verrà asfaltata.
Dimenticavo, il motivo percui il colle viene asfaltato e per farci passare il giro d’Italia 2005.
le ex strade militari del cuneese son state « distrutte » per lo stesso motivo negli anni scorsi.

Ciao