Valgrisenche & diga

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Quelli del « no agli impianti ». Ad Aosta la guerra della diga: la Protezione civile vuole vuotarla, la Regione no
Aostra, 10 aprile 2006 Da un paio d’anni tra la Regione autonoma Valle d’Aosta e il Registro Italiano Dighe (Rid) è in atto un braccio di ferro sullo svuotamento della diga di Beauregard, nell’alta Valgrisenche, chiesto dal Registro, ma rifiutato dalla Regione. Sarà un’ordinanza della Protezione civile a stabilire cosa fare della diga. Luciano Caveri a Roma ha partecipato a una riunione con Guido Bertolaso, capo del dipartimento della Protezione civile, e con i responsabili del Rid.
Il bacino - precisa Luciano Caveri, presidente della Regione - svolge anche una funzione di serbatoio per i servizi di Protezione civile, ma soprattutto lo svuotamento provocherebbe danni ambientali irreversibili lungo l’asta del torrente a valleé.
La costruzione dell’invaso, realizzato a circa 1.700 metri di quota a inizio anni '60, era stata osteggiata dall’allora presidente della Giunta, Severino Caveri, zio dell’attuale presidente. La diga, soprattutto dopo la disgrazia del Vaiont, ha sempre operato a basso regime a causa della spalla sinistra che poggia su una montagna considerata franosa, ma che non ne pregiudicherebbe la tenuta.
Quando nel 2000 la diga fu venduta dall’Enel alla Regione, il Rid ha iniziato a sollecitare lo svaso. Nel giugno dello scorso anno il Tribunale superiore delle acque, accogliendo un ricorso della Compagnia valdostana acque (Cva) che ha in gestione la struttura per alimentare la centrale di Avise, ha sentenziato che la diga valdostana di Beauregard non presenta segni di dissesto. La sentenza non ha però posto fine al contenzioso con la richiesta del Rid di ridurre a 1.697 metri di quota la capacità di invaso contro i 1.702 metri proposti dalla Regione che ha in progetto l’abbassamento di una cinquantina di metri del muraglione di sbarramento e del suo inerbimento. Ora il muro è alto circa 170 metri.
Il progetto richiede un investimento di circa 30 milioni di euro e potrebbe rientrare in un programma Interreg 2007-2013 alla luce del fatto che alcune frazioni, evacuate per consentire la costruzione dell’invaso, saranno nuovamente abitate.
Nella riunione è stato deciso che Bertolaso predisponga una ordinanza che sarà discussa dal Consiglio dei ministri al quale parteciperà lo stesso Caveri anche per seguire l’esame degli schemi delle norme di attuazione licenziati dalla Commissione paritetica ci cui ha parlato con il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta.

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