Palla Bianca, Teu Blanc e Becca di Tos

Posted as guest by Flavio Saltarelli:

In maggio avrei in programma tre lunghe gite: la Becca di Tos dalla Valgrisanche, il Teu Blanc dalla Val di Rhemes e la Palla Bianca dalla Val Mazzia. Il dislivello, notevole in tutti i tre casi, non mi spaventa. Ma veniamo al motivo di questa richiesta: visto le mie scarse capacità alpinistiche desidereri sapere:
a) per la Becca di Tos le difficoltà esistenti in un canale da superarsi a metà gita circa, il Canale di Boregne; canale che risulterebbe essere assai ripido. Qualcuno sà se è esposto, se è vietato sbagliare?

b) per il Teu Blanc se sia esposto e impegnativo il traverso che dal Colle del Lenyr porta allo spallone che conduce in vetta;

c) per la Palla Bianca sono messo ancor peggio, in quanto - a fronte delle migliaia di relazioni di salita dagli altri versanti - non riesco a trovare nessun resoconto della ascesa dalla Val Mazzia. Salita che anni fa Bonatti mi descrisse splendida e fattibile agevolmente, BSA. Ma Bonatti…

Grazie sin da ora a chi saprà fornirmi informazioni.

Flavio Saltarelli (Piacenza)

Posted as guest by Fabrizio Righetti:

Ciao la Becca di Tos so che l’han fatta lo scorso week end guarda su gulliver. Bella salita ma non l’ho mai fatta.
Io feci qualche anno fa il Teu Blanc, è una bella gita ma non mi rimase impressa per qualche cosa di particolare. Comunque sino al Colle di Lenyr non puoi sbagliare poi da lì se non c’è una traccia non è così evidente.
le relazioni ti dicono di andare sul versante opposto ma a me era sembrata un po una ‹ merda › e quindi andai su diritto per lo spallone. Mi ricordo di aver tolto gli sci per qualche metro (facilissime roccette per nulla esposte) e poi di averli rimessi sino alla cima.
La Weisskugel la feci dalla Val Lunga e quindi non ti so dire nulla.
Ti allego comunque la mia relazione del Teu Blanc a scanso di equivoci.

• MONTE TAOU BLANC, 3438 M

Da Thumel in Val di Rhemes

Il Taou Blanc è una delle tante classiche scialpinistiche della Val di Rhemes;rispetto alla vicina e più nota Cima di Entrelor, la frequentazione è minore e ciò talvolta non guasta. La salita a questa montagna si svolge nel Vallone di Vaudaletta che, mentre nella sua parte inferiore è caratterizzato da una stretta e ripida gola, nella porzione mediana e sommitale offre un terreno molto aperto ideale per lo sci. La salita è esposta a NW e quindi fattibile anche a stagione avanzata, anzi proprio per la presenza del ripido tratto iniziale è consigliabile quando questo sia sgombro di neve. Percorso generalmente privo di pericoli, può richieder un minimo di cautela solo nel superamento della breve fascia rocciosa posta poco sopra il Colle del Lenyr. Molto belli per la discesa risultano i pendii superiori ed il piccolo Ghiacciaio del Lenyr.

Accesso: Da Villeneuve alcuni kilometri a monte dell’uscita autostradale di Aosta W si prosegue per la Val di Rhemes sino all’abitato Thumel (1879 m) dove ha termine la strada (25 Km  da Villeneuve). Si tenga presente che almeno sino ai primi di Aprile la strada è chiusa per neve a Pelaud o addirittura a Bruil (1723 m).

Dal parcheggio (1830 m) di Thumel seguire la strada sfaltata sino all’altezza del minuscolo centro abitato (1879), qui deviare alla propria sinistra (cartello indicatore per il Colle del Lenyr) per una strada sterrata che conduce sino ad un ponte in legno sulla Dora di Rhemes. Attraversato il torrente seguire il sentiero che dopo una prima breve parte semipianeggiante inizia a salire ripido nel bosco con numerosi tornanti mantenendosi sulla sponda sinistra (orog.) della stretta forra che caratterizza la parte bassa del Vallone di Vaudaletta. Giunti a circa 2200 m di quota, laddove il terreno si fa più aperto e dolce (e dove generalmente è possibile calzare comodamente gli sci), si prosegue mantenendosi grosso modo nei pressi del corso del torrente e lasciandosi alla propria sinistra l’alpeggio della Montagna Vaudaletta. A circa 2600 m di quota si comincia a piegare leggermente verso la propria destra dirigendosi verso SE in direzione della Punta del Lenyr e dell’omonimo passo. La valle si presenta sempre molto ampia e caratterizzata da un susseguirsi di dossi ed avvallamenti dalle forme morbide e dove il percorso non si presenta obbligato. A circa 2900 m di quota si mette piede sul piccolo Ghiacciaio di Vaudaletta e mantenendosi preferibilmente sulla sinistra lo si risale con bel percorso sino al Colle del Lenyr (3085 m), dominato dalla ardita Punta del Lenyr. Dal colle mantenersi sulla largo dosso che caratterizza lo spartiacque ed inalzatisi di una cinquantina di metri superare una modesta fascia rocciosa (si tolgono gli sci e si superano alcune facili roccette) di poche decine di metri che senza grossi ostacoli permette di accedere alla parte sommitale della montagna (il percorso ricalca l’itinerario estivo). Rimessi gli sci si risalgono senza particolari difficoltà e con percorso a vista gli ampi pendii sino alla cima della montagna.
Quest’ultima parte del percorso non ricalca il classico itinerario di accesso alla vetta, difatti con sicure condizioni di innevamento la normale via di accesso alla cima avviene, una volta giunti al Colle del Lenyr, portandosi sul versante della Valsavaranche. Qui si aggira la fascia rocciosa sovrastante risalendo un ripido pendio, al termine del quale ci si ritrova sugli ampi pendii sommitali già merzionati precedentemente.
Magnifica la discesa della calotta sommitale e del Ghiacciaio di Vaudaletta. Poi senza percorso obbligato si scia lungo l’ampio Vallone di Vaudaletta sino alla gola iniziale, che forse in Inverno o comunque con molta neve è sciabile sino al piano.

Esposizione:NW
Dislivello: 1550 m
Difficoltà: BS, S3

Posted as guest by Paolo:

ciao ,

io ho fatto tre/quattro anni fa la Becca di Tos, in Aprile, in condizioni nivologiche simili. Il pendio ripido a cui ti riferisci, non presente particolari difficoltà. In salita ricordo di averne fatto un tratto a piedi per mia comodità ma altre persone no. In discesa è ovvio che non bisogna cadere perchè si arriverebbe fino alla base e a seconda dell’innevamento, ai bordi, spuntano alcune rocce. Comunque è sicuramente una gran bella gita non molto frequentata, vista la vicinanza di altre più blasonate. La menata è la presenza del fastidiosissimo elicottero che ha base a Bonne e che trasporta gruppi di maledetti sciatori privi di cultura e di rispetto per le montagne. La Vvalgrisanche sarebbe molto più bella in primavera senza tutto ciò ma i locali dicono che porta lavoro, sarà…

Paolo

Posted as guest by lorenzo annibale:

Son stato al Teu Blanc moltissimi anni fa da solo e non ho nessun ricordo di difficolta’particolari.
La becca di Tos e’ una lunga gita poco frequentata e il canalone e’ solo ripido nella parte alta ma non esposto.
Vai tranquillo sono gite classiche adatte a sciatori medi ben allenati
lorenzo

Posted as guest by Angelo:

l’unico aiuto che posso darti è quello di segnalare la salita alla palla bianca dalla vallunga (da melago)

http://www.skirando.ch/gita26507.html?uid=7911

qui trovi alcune foto

http://www.flickr.com/photos/smaroon/sets/72057594115550821

ciao angelo

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