Posted as guest by Fabrizio Righetti:
Ciao la Becca di Tos so che l’han fatta lo scorso week end guarda su gulliver. Bella salita ma non l’ho mai fatta.
Io feci qualche anno fa il Teu Blanc, è una bella gita ma non mi rimase impressa per qualche cosa di particolare. Comunque sino al Colle di Lenyr non puoi sbagliare poi da lì se non c’è una traccia non è così evidente.
le relazioni ti dicono di andare sul versante opposto ma a me era sembrata un po una ‹ merda › e quindi andai su diritto per lo spallone. Mi ricordo di aver tolto gli sci per qualche metro (facilissime roccette per nulla esposte) e poi di averli rimessi sino alla cima.
La Weisskugel la feci dalla Val Lunga e quindi non ti so dire nulla.
Ti allego comunque la mia relazione del Teu Blanc a scanso di equivoci.
• MONTE TAOU BLANC, 3438 M
Da Thumel in Val di Rhemes
Il Taou Blanc è una delle tante classiche scialpinistiche della Val di Rhemes;rispetto alla vicina e più nota Cima di Entrelor, la frequentazione è minore e ciò talvolta non guasta. La salita a questa montagna si svolge nel Vallone di Vaudaletta che, mentre nella sua parte inferiore è caratterizzato da una stretta e ripida gola, nella porzione mediana e sommitale offre un terreno molto aperto ideale per lo sci. La salita è esposta a NW e quindi fattibile anche a stagione avanzata, anzi proprio per la presenza del ripido tratto iniziale è consigliabile quando questo sia sgombro di neve. Percorso generalmente privo di pericoli, può richieder un minimo di cautela solo nel superamento della breve fascia rocciosa posta poco sopra il Colle del Lenyr. Molto belli per la discesa risultano i pendii superiori ed il piccolo Ghiacciaio del Lenyr.
Accesso: Da Villeneuve alcuni kilometri a monte dell’uscita autostradale di Aosta W si prosegue per la Val di Rhemes sino all’abitato Thumel (1879 m) dove ha termine la strada (25 Km da Villeneuve). Si tenga presente che almeno sino ai primi di Aprile la strada è chiusa per neve a Pelaud o addirittura a Bruil (1723 m).
Dal parcheggio (1830 m) di Thumel seguire la strada sfaltata sino all’altezza del minuscolo centro abitato (1879), qui deviare alla propria sinistra (cartello indicatore per il Colle del Lenyr) per una strada sterrata che conduce sino ad un ponte in legno sulla Dora di Rhemes. Attraversato il torrente seguire il sentiero che dopo una prima breve parte semipianeggiante inizia a salire ripido nel bosco con numerosi tornanti mantenendosi sulla sponda sinistra (orog.) della stretta forra che caratterizza la parte bassa del Vallone di Vaudaletta. Giunti a circa 2200 m di quota, laddove il terreno si fa più aperto e dolce (e dove generalmente è possibile calzare comodamente gli sci), si prosegue mantenendosi grosso modo nei pressi del corso del torrente e lasciandosi alla propria sinistra l’alpeggio della Montagna Vaudaletta. A circa 2600 m di quota si comincia a piegare leggermente verso la propria destra dirigendosi verso SE in direzione della Punta del Lenyr e dell’omonimo passo. La valle si presenta sempre molto ampia e caratterizzata da un susseguirsi di dossi ed avvallamenti dalle forme morbide e dove il percorso non si presenta obbligato. A circa 2900 m di quota si mette piede sul piccolo Ghiacciaio di Vaudaletta e mantenendosi preferibilmente sulla sinistra lo si risale con bel percorso sino al Colle del Lenyr (3085 m), dominato dalla ardita Punta del Lenyr. Dal colle mantenersi sulla largo dosso che caratterizza lo spartiacque ed inalzatisi di una cinquantina di metri superare una modesta fascia rocciosa (si tolgono gli sci e si superano alcune facili roccette) di poche decine di metri che senza grossi ostacoli permette di accedere alla parte sommitale della montagna (il percorso ricalca l’itinerario estivo). Rimessi gli sci si risalgono senza particolari difficoltà e con percorso a vista gli ampi pendii sino alla cima della montagna.
Quest’ultima parte del percorso non ricalca il classico itinerario di accesso alla vetta, difatti con sicure condizioni di innevamento la normale via di accesso alla cima avviene, una volta giunti al Colle del Lenyr, portandosi sul versante della Valsavaranche. Qui si aggira la fascia rocciosa sovrastante risalendo un ripido pendio, al termine del quale ci si ritrova sugli ampi pendii sommitali già merzionati precedentemente.
Magnifica la discesa della calotta sommitale e del Ghiacciaio di Vaudaletta. Poi senza percorso obbligato si scia lungo l’ampio Vallone di Vaudaletta sino alla gola iniziale, che forse in Inverno o comunque con molta neve è sciabile sino al piano.
Esposizione:NW
Dislivello: 1550 m
Difficoltà: BS, S3