Monte marnotto 2088m

Posted as guest by cimaxi:

sono perplesso sulle descrizioni dei due itinerari presenti nella guida.
ai moderatori e ai forumisti esperti della zona valutare se c’è qualche messa a punto necessaria.
ciao
max

Posted as guest by il Marantz:

Vai Mamo…c’è posta per te!!!

ciao

il Marantz

Posted as guest by Flash:

In effetti questo inizio 2006 mi sembra un pochino noiosetto… non mi sembra però il caso di incitare alla violenza (verbale), il nostro caro mamo.
Sono sicuro che c’è una spiegazione plausibile alle sue « urla disumane » lungo il pendio innevato del monyr Marnotto.
Ciao
Flash

Posted as guest by Yura:

…ma spiegati meglio, quali sono le tue perplessità ??? Riguardano la descrizione dell’ itinerario o le condizioni trovate ?? Perchè avrei intenzione di andare a fare quella gita…

Ciao

Posted as guest by cimaxi:

se vuoi urlare per tutta la discesa, chiedi a chi ha postato qualche giorno fa…
ciao
max

Posted as guest by mamo:

per quello che mi riguarda personalmente , posso solo dire che nei commenti che si inseririscono nella relassione di una gita io , di solito metto un po’ quel mazzo che mi pare : vale a dire se ho " urlato di gioia " , se ho " bestemmiato in turco " per il cartone , se ho incontrato delle caprette o se avevo i maroni girati perchè mi si appannavano gli occhiali .
Per le notizie più precise e standardizzabili mi affido agli altri campi ( altezza del manto nevoso , qualità della neve e pericolo ecc. ecc.

Per quello che riguarda le descrissioni dell’itinerario , sono daccordo che tra i due presenti nel database esistono delle diversità ; quello per il versante N è un po’ approssimativo e non vi sono riportati ne oponimi ne quote ufficilai ( Igm. o Cns ) ma sostanzialmente è corretto . Quell’altro , x il versante NE dall’alpe Marnottino , è descritto a regola d’arte da quel magico diavolaccio valtellinese del Gianluca Moroni .
In pratica non hanno contraddizioni o errori , solamente uno è + dettagliato dell’altro .
ciao mamo

Posted as guest by Massimo:

1- Mamo ha fatto il Marnotto appena dopo di me e quindi penso abbia trovato le mie stesse condizioni: non eccezionali a mio avviso ma tutto sommato buone soprattutto nella parte alta-visto il pericolo valanghe quasi nullo - se si andavano a cercare i pendii esposti a W. Poi dipendeva molto anche dall’abilità di discesa su neve così così (ve lo dice uno che di sicuro non è un mago della serpentina).

2- io ho fatto il Marnotto due volte e quest 'ultima ho modificato un pò la descrizione. Premesso che non ho la cartina della zona e quindi non conosco con precisione toponimi e quote, ho comuqnue cercato di far capire l’itinerario: d’altra parte ritengo che una descrizione troppo basata su punti di riferimetno sulla cartina (tipo gruppo di baite e quote) possa essere fuorviante a chi non ha la cartina e a chi non se la porta dietro durante la gita. Quindi, meglio cercare di integrare le due informazioni: cerco di farlo quando inserisco un itinerario è ho sottomano anche la cartina (quindi, quasi tutti quelli che efftettuo in Svizzera).

Saluti.

Posted as guest by Paolo:

Noi lo abbiamo fatto sabato 7/1. Secondo me la gita merita per il terreno sciistico con pendenza sempre costante. L’unica cosa che mancava era la neve! Ce ne voleva almeno il doppio per coprire arbusti vari e pietrame,senza contare poi che il dossone centrale (il piu’ sicuro) era praticamente pelato e insciabile e occorre andare a cercare la neve ai lati dove accumulata.La qualita’ poi non era proprio da urlo, sciabile si, ma con buona tecnica…in ultima analisi: serve una nevicata!

[%sig%]

Posted as guest by Massimo:

D’accordissimo: io ho avuto la fortuna (insieme ad altri 5 che erano lungo lo stesso itinerario) di aver trovato tutta la parte finale vergine e quindi in discesa problemi non ne abbiamo avuti. Poi ho cercato di abbandonare subito il dosso e dibuttarmi a sinistra dello stesso dove la neve cambiama spesso ma quanto meno di sassi zero.
In ogni caso, avevo gli sci da ghiaione .,
Ciao.

Posted as guest by mamo:

Per la neve da urlo , mi sa che vi siete abituati un po’ troppo bene .

Il prossimo uic end andatevi a fare un giretto in Valsesia o Val Formazza o Gressoney . (Io ci ho dovuto passare una settimana intera tra Natale e Capodanno ).
Poi ditemi se non vi mettete ad urlare scivolando sulla polverina del Marnotto …
Morale : la neve da urlo è senza dubbio un giudizio mooolto soggettivo !

ciao mamo

Posted as guest by roberto:

in sintesi e per spegnere le polemiche ( tanto ognuno tira le sue conclusioni) quando si gode che sia neve o … altro c’è chi URLA e chi NO!!!
:slight_smile:
ciao

Posted as guest by Ai@ce:

messo a punto l’itinerario al Monte Marnotto da N

preciso che per le descrizioni di skirando bisogna tener conto che « Il lettore tipo dell’itinerario è una persona senza precedenti conoscenze della regione ma dotato della carta. ».

come precistato nella sezione aiuto

ciao,

Ai@ce

[%sig%]

Posted as guest by massimo:

Prendo atto delle regole del gioco (devo dire la verità, non avevo notato la premessa nella sezione Aiuto).

Ma, appunto, non è che tale premessa è un pò restrittiva e poco pratica?

Mi sembra un pò utopistico pensare che chi si muove abbia sempre sottomano la relativa carta topografica (io ho praticamente quasi tutta la cartografia CNS ma poco dell’Italia anche perchè abbastanza scadente se paragonata all’Oltralpe).

Guardando un pò in giro penso anzi che succeda proprio il contrario e che quindi sia meglio ben descrivere l’itinerario con dei riferimenti oggettivi ben visibili , del tipo natura del pendio,creste, avallamenti, esposizioni,ecc… e integrarli con i necessari rimandi di natura numerica/toponoimastica ad. es. quota, nome del gruppo baite,ecc,.
Penso però che il ricorso solo a questi ultimi elementi risulti un pò riduttivo e stile « scarna traccia stile GPS »: quota partenza-quota e nome gruppo case-quota e nome alpeggio-ecc…
Non so fino a che punto veramente utile.

Come quasi sempre succede.la soluzione sta sempre nel mezzo: coniugare la descrizione qualitativa con i dati quantittaivi/toponomastici disponibili.

Vedremo in futuro.

PS. Per i moderatori: sbaglio o il numero di skirandisti di lingua italiana è aumentato in modo considerevole rispetto agli anni passati ?

Posted as guest by cimaxi:

sottoscrivo il richiamo alla carta: doveroso averla e conoscerla per chi va in giro, ma anche per chi scrive relazioni.
sul monte marnotto da N c’è anche una variante alpe marnottino; si possono unificare in un unica relazione o è il caso di tenere due itinerari distinti?
ciao
max

Posted as guest by cimaxi:

io ponevo solo timidamente una domanda aperta sui due itinerari presenti nel database.

sui commenti non avrei voluto argomentare nel forum. liberissimo di inserirli estrosi e umorali fin che vuoi; io preferisco non portare frustrazioni in montagna e se mi si appannano gli occhiali cercare di non appannare anche le valutazioni « nevose ».
grazie comunque per il contributo, utile per pesare i tuoi inserimenti, che leggo sempre con piacere e continuerò a farlo.

ciao
max

Posted as guest by Ai@ce:

« una buona guida non deve descrivere minuziosamente una via, ma suggerirla quanto basta per dare a ognuno la soddisfazione di scoprire, di inventare… » Ettore Castiglioni

questa citazione per dire che la descrizione può essere fatta in molti modi. Personalmente preferisco, per skirando, una via di mezzo tre il minuzioso e la brillante sintesi di cui era capace Mario Grilli, soprattutto per l’utenza media cui il sito è rivolto trovo corretto che le descrizioni siano precise e rintracciabili su una buona carta.

Per quanto riguarda la carta geografica direi che dal momento che lo strumento esiste non vedo perchè privarsene. Motivi economici? non credo. Voglia di scoperta e di avventura? Allora inutile anche portarsi dietro una relazione di skirando. Se si vuole l’avventura è bellissimo partire e decidere cammin facendo la meta e agire di conseguenza secondo le proprie capacità in armonia con l’ambiente (Franco Michieli docet).
In conclusione come qualsiasi corso insegna la carta è uno strumento irrinunciabile per chi voglia affrontare un percorso in montagna.
Utopistico o no è bene pensare di averla sempre con se e di essere capaci di utilizzarla senza fare completamente affidamento sulle relazioni (ad esempio per il monte Marnotto i toponimi inseriti non sono poi direttamente identificabili in loco dato che non ci sono cartelli ne’ tantomeno abitanti cui chiedere).

ciao,

Ai@ce

Posted as guest by morons61:

La spiegazione di Aiace sull’ uso della carta, chi per redigere un itinerario , chi per percorrerlo, mi sembra di una comprensibilità assoluta. Sottoscrivo pienamente !
Per i due itinerari al Marnotto: a mio parere si differenziano nettamente nella parte medio-alta, ciò rende preferibile la descrizione separata.

Posted as guest by Lorenz Orobico:

Sottoscrivo anche io, anzi tra una buona carta e una buona relazione, sceglierei la prima. Il problema purtroppo sta nella qualita`.
Se disponessimo delle carte svizzere scialpinistiche al 50.000 (quelle con gli itinerari tracciati) per il territorio italiano…

Posted as guest by Ai@ce:

Lorenz Orobico scritto:

Sottoscrivo anche io, anzi tra una buona carta e una buona
relazione, sceglierei la prima. Il problema purtroppo sta nella
qualita`.
il top è una buona carta e la foto dell’itinerario, spesso non serve altro se non le indicazioni sintetiche modello « Grilli ».

e magari un indicazione sulla merenda post gita :slight_smile:

ciao,

Ai@ce

Posted as guest by Yura:

…proprio a te Lorenz, visto che di Nick name hai scelto Orobico, ti chiedo: ma come diavolo faccio a reperire qualche cosa di utilizzabile per le Orobie??? Ho già fatto la stessa domanda anche ad altri utenti, la risposta??? Io vado in giro con due carte viventi: Il Giò Rovedatti e Il mitico Morons!!

Bellla lì…e io ???

Ai@ce tu cosa usi in quelle zone?? IGM o che altro??