LADRI.... ai piedi del Re di Pietra

La montagna è la nostra passione da anni, da Lei abbiamo imparato valori sani e irrinunciabili quali: il sacrificio, il rispetto per la natura, l’amicizia, la condivisione della fatica e della gioia; emozioni che proviamo ogni volta che affrontiamo “un’impresa” in montagna.
Esistono poi taciti accordi tra chi, come noi, condivide questa passione come il depositare attrezzature in luoghi più o meno riparati, per poter agevolare la salita, sicuri del loro ritrovamento nella fase di discesa.
Questa certezza si è rovinosamente infranta domenica 8 Giugno nel pianoro sotto al rifugio Vallanta (Valle Varaita - quota 2200 m), dove avevamo passato la notte e all’alba, sistemato la tenda, il sacco a pelo, i materassini tra 2 pietroni; attrezzatura scomparsa, o meglio, RUBATA!!!
La nostra delusione è indescrivibile, oltre al danno che abbiamo subito in quanto il materiale scomparso è stato il frutto di numerosi sacrifici.
Se qualcuno, in quella giornata, avesse visto qualcosa è pregato di contattarci.
Grazie
Davide e Ilaria Bertorello

Materiale rubato:
Tenda MARMOT rossa Alpinist 2p
Sacco a pelo MARMOT arancione Never Summer, modello long
2 materassini Quechua

La passione per la montagna richiama persone la cui impostazione culturale è generalmente improntata a certi valori, ma le eccezioni, anche eclatanti, ahimé esistono.
Credere che la montagna sia un luogo affrancato dalla stupidità umana è un’illusione molto romantica ma molto poco realista. E’ solo la relativa solitudine degli ambienti che frequentiamo a creare una sorta di “paradiso in terra”, e fortunatamente la ancora bassa percentuale di Homo Meschinus non crea grossi problemi anche laddove vi sia maggiore frequentazione, anche se le recenti cronache non sono delle più incoraggianti (vedi i recenti vandalismi nelle capanne Ticinesi o le più preoccupanti rapine nel Veneto verso i mountainbiker solitari).
Credi in Dio, ma lega il tuo cammello