La stanza di Anna

buona pasqua
con le uova :wink:

cosi’ lasciamo vivere gli agnelli

l’ altro giorno sono andata a villar dalle galline, a chiuderle
ci sono andata di corsa e così ho salvato un bel po’ di lombrichi
si’… di lombrichi che vagavano sulla strada alla ricerca di un passaggio per rientrare nel terreno
non li salvo sempre i lombrichi
quando vado in bici non riesco a vederli e poi per loro, al contrario di noi, il bel tempo e’ quando fa brutto
dicono: oh! finalmente oggi piove, allora posso andare in giro :smiley: e quindi non ci sono sempre
quando sono vicina a casa li porto nei miei vasi
cerco di portarli a coppie, perche’, come ben sapete, i lombrichi si fecondano a due a due, e sono sia maschio che femmina
e’ facile, o con le mani, o con l’ aiuto di un bastoncino
loro non mordono, non sono assolutamente nocivi
io penso che le cose in natura si mettono a posto da sole
animali e piante non hanno nessun bisogno di essere salvati
ma in questo caso e’ diverso, perché l’ asfalto l’ abbiamo creato noi e quindi bisogna un po’ prendersi cura delle bestioline che ne fanno le spese
un po’ come i vetri che agli uccelli sembrano cielo, dovrebbero in qualche modo essere segnalati…
ma torniamo ai lombrichi che sono animaletti davvero straordinari: rimettono le cose a posto dopo ogni vissuto
fanno ritornare alla terra ciò che appartiene alla terra
noi non siamo più tanto abituati ad osservare il terreno e a valutarlo nella sua utilità alla nostra sopravvivenza
non ci rendiamo conto di quanto tempo ci vuole per disintossicare un terreno dopo che questo e’ stato malmenato e distrutto nelle sue essenziali caratteristiche
viviamo in modo che riusciamo a non calpestare la terra anche per una intera giornata e addirittura, spesso siamo terrorizzati che un po’ di terra stia attaccata alle nostre scarpe o che entri nelle nostre case :rolleyes:

tutta ‹ sta storia dei lombrichi era per portare i pensieri sull › importanza del suolo
non ci diciamo mai abbastanza le cose :rolleyes:
non e’ mai abbastanza alta l’ attenzione di tutti noi sui soprusi che permettiamo vengano fatti nei confronti della natura in cui viviamo
ecco un altro esempio di grosso problema che nasce in seguito al maltrattamento del suolo
nella mozzarella della campania hanno scoperto elementi nocivi dovuti molto probabilmente al terreno inquinato;
possibile?
certo che si’: non avete mai fatto quell’orrendo esperimento che consiste nel mettere un fiore con il gambo nell’ inchiostro? dopo un tot di tempo le venature si colorano perche’ l’ inchiostro sale (autonomamente) nelle venature
ecco, i veleni che si possono sciogliere nell’ acqua fanno la stessa cosa: salgono autonomamente nei vegetali;
se sono sostanze che non danneggiano la pianta, noi non ce ne accorgiamo assolutamente
quindi insalata, grano, verdure varie ecc… che crescono ad esempio a lato dell’autostrada, oppure in altre zone parimenti avvelenate, in apparenza, sono uguali a tutti gli altri prodotti agricoli
i veleni non si vedono perché non sono colorati come l’ inchiostro, ma hanno comunque degli effetti sulla nostra salute perché si trasferiscono dai prodotti della terra al nostro corpo e al corpo degli erbivori
quindi terreno avvelenato = latte avvelenato e’ una equazione che purtroppo potrebbe verificarsi

quante « erbacce » da raccogliere!
sembra fatto apposta: intanto le galline fanno un botto di uova
perfetto per le frittate :smiley:
tra le pianticelle selvatiche che preferisco c’ e’ la silene, non so se la conoscete
ho trovato queste foto

Ciao Anna!
Conosco fiori sono chiamato « silènes » in francese
ma non sapevo che le foglie si mangiano…

ciao François :slight_smile:
questi sono i fiori della silene
quando ero bimba giocavo a farmeli scoppiare sulla fronte :slight_smile:

[quote=« annagarelli, id: 1827515, post:1568, topic:68732 »][/quote]
Grazie Ana!
Una foto con silene sulla fronte? :wink:

ehm purtroppo non ho foto con la silene sulla fronte, devi accontentarti di questa…risale a qualche anno fa :cool: :smiley:

vorrei che non ci fossero più guerre (per il petrolio, per il potere, per la religione, per il soldo…), anche per non dover ricordare e commemorare ancora altre cose talmente orrende
io penso che si possa vivere in pace: siamo in tanti a volerlo
buon 25 aprile, possibilmente in giro per i monti :slight_smile:

buona festa della liberazione!

sono troppo contenta!!!
l’ acero che ho qui sotto casa e che credevo ormai morto dopo le amputazioni che lo avevano ridotto al solo tronco ha messo fuori un piccolissimo germoglio
evvai!!! viva la vita :slight_smile:

in molte relazioni, specialmente per lo scialpinismo, l’ autore si chiede il perché degli assembramenti e delle sciate di massa
ho letto questo articolo su WP e lo trovo interessante… :smiley:
ho tolto certe parti per non tediare troppo

Comportamento collettivo degli scialpinisti (es alla ghilie’)

La locuzione comportamento collettivo degli scialp si riferisce all’agire coordinato di estesi gruppi di scialp simili e alle proprietà emergenti di questi gruppi.
Questo argomento include, nelle sue sfaccettature, i vantaggi e gli svantaggi di appartenere al gruppo, il trasferimento di informazioni all’interno dello stesso, il processo decisionale del gruppo, la locomozione e la sincronizzazione del gruppo … Per esempio, determinare le regole per cui un individuo regola la propria traiettoria in relazione ai suoi compagni di gruppo …

Sono state proposte molte funzioni riguardo a tali aggregazioni. Queste funzioni possono essere raggruppate nelle quattro seguenti categorie:

Interazione sociale
Un esempio di funzione genetica e sociale delle aggregazioni, può essere osservato in numerosi aspetti del loro comportamento. Per esempio, esperimenti hanno dimostrato che un singolo scialp, rimosso dal banco mostra un tasso respiratorio superiore che in quelli all’interno del banco.
Questo comportamento è stato attribuito alla tensione, e pertanto sembra essere calmante l’effetto di trovarsi con altri elementi della propria specie, il che costituirebbe una forte motivazione sociale del rimanere in stato gregario, ad esempio, diverranno molto agitati se isolati dai propri simili.
I banchi di scialp- è stato proposto - assolverebbero inoltre a una funzione riproduttiva, in quanto consentono un maggiore accesso a potenziali partner.

Protezione dai predatori
Sono stati proposti parecchi esempi di funzione anti-predatori. Un potenziale metodo con cui gli scialp potrebbero ostacolare i predatori è l’effetto confondi-predatori .
Questa teoria è basata sull’idea che diviene difficile ai predatori selezionare una preda singola all’interno di gruppi, perché i numerosi bersagli in movimento creano un sovraccarico di percezioni visive al predatore.
Un secondo potenziale effetto anti-predatori delle aggregazioni di animali è l’ipotesi dei molti occhi. Questa teoria afferma che, con l’aumentare della dimensione del gruppo, il compito di analizzare l’ambiente circostante in cerca di predatori può essere suddiviso tra molti individui. Non solo questa collaborazione di massa consente un più alto livello di vigilanza, ma potrebbe anche lasciare più tempo all’alimentazione individuale.
Una terza ipotesi è quella dell’effetto sminuire lo scontro.
L’aggregazione degli animali potrebbe essere dovuta all’« egoistica » elusione del predatore, e perciò un modo per cercare un riparo all’interno del gruppo.
Un’altra ipotesi e’ quella della combinazione tra probabilità di rilevazione e probabilità di attacco da parte di un predatore.
Una potenziale preda potrebbe trarre benefici dal vivere in gruppo, dato che un predatore ha meno probabilità di imbattersi in un singolo gruppo piuttosto che su una distribuzione sparsa di prede.
Nella parte circa l’attacco del predatore, si ipotizzò che un predatore che attacca ha meno probabilità di mangiare un particolare individuo, quando sono presenti altri individui in gran numero.
Riassumendo, un individuo è in vantaggio se si trova nel più grande tra due gruppi, assumendo che la probabilità di rilevazione e di attacco non aumenti sproporzionatamente con la dimensione del gruppo.

Miglioramento nella « nutrizione scilapinistica » ossia nella localizzazione della neve
Un terzo beneficio degli assembramenti, è quello del miglioramento nella ricerca della neve
Con l’ aumentare del numero di di scialp si avrebbe una significativa diminuzione del tempo necessario a trovare la materia prima.

Aumento dell’efficienza locomotoria
Questa teoria afferma che gruppi di scialp possono risparmiare energia quando sciano insieme, in squadra. Anche le oche che volano in formazione a V - si pensa - risparmiano energia volando sulla corrente ascendente dei vortici d’ala generati dall’animale che li precede nella formazione. Si è dimostrato che anche gli anatroccoli risparmiano energia nuotando in linea.
Un’aumentata efficienza nel nuoto di gruppo è stata proposta anche per banchi di pesci e per il krill antartico.

Struttura del gruppo
La struttura di grandi gruppi di scialp è complessa proprio a causa del grande numero di scialp coinvolti. Per questo l’approccio sperimentale è spesso unito alla modellazione matematica di questi gruppi.

Approccio sperimentale
Gli esperimenti che studiano la struttura dei gruppi di scialp cercano di determinare la posizione nello spazio di ogni scialp all’interno di un dato volume in ogni unità di tempo. È importante conoscere la struttura interna del gruppo poiché questa può essere collegata alle motivazioni che hanno spingoto a muoversi in gruppo. Per ottenere questi dati si utilizzano diverse telecamere (GO PRO per esempio) che riprendono da più angolazioni la stessa porzione di spazio, secondo la tecnica della fotogrammetria. Quando centinaia o migliaia di scialp occupano il volume studiato, diventa complesso distinguere ogni individuo, inoltre gli scialp possono allinearsi e nascondersi a vicenda. Se si riescono a superare questi problemi, si può arrivare a conoscere la posizione di ogni individuo nel tempo e diversi parametri descrittivi possono essere ricavati dall’analisi dei dati ottenuti.

Tra questi vi sono:

Densità: la densità di un gruppo è il rapporto tra il numero di scialp e il volume (o l’area) occupato dall’intero gruppo. La densità può variare in diverse parti del gruppo.
Polarità: la polarità del gruppo indica se il gruppo è rivolto nella stessa direzione o meno.
Distanza dall’individuo più vicino: la distanza dall’individuo più vicino (NND, dall’inglese: Nearest Neighbor Distance)è la distanza che intercorre tra il baricentro di uno scialle (detto focale) e il baricentro dello scialp più vicino … Per gli scialp collocati ai bordi del gruppo bisogna considerare la mancanza di animali in una o più direzioni.
Posizione dell’individuo più vicino: in un sistema di coordinate polari, indica l’angolo e la distanza tra ciascuno scialp e il più vicino tra gli altri scialp del gruppo.
Fattore di impilaggio: il fattore di impilaggio è un parametro preso a prestito dalla fisica per definire l’organizzazione di un gruppo in 3 dimensioni.
È una misura alternativa alla densità. Per il calcolo di questo parametro il gruppo è idealizzato come un insieme di sfere solide, con una sfera centrata su ciascun elemento. Il fattore di impilaggio è definito come il rapporto tra il volume totale occupato dalle sfere e il volume totale occupato dal gruppo (includendo quindi lo spazio tra le sfere). Il valore è compreso tra zero e uno.
Densità condizionata integrata:
Questo parametro misura la densità a diverse scale di lunghezza, e pertanto descrive l’omogeneità della densità all’interno del gruppo.
Funzione di distribuzione di coppia: Questo parametro è solitamente utilizzato in fisica per caratterizzare il grado di ordine spaziale in un sistema di particelle. Esso descrive anche la densità relativa a una certa distanza da un punto fissato (perciò di coppia). LO stormo di scialp esibisce una struttura intermedia tra quella di un gas e quella di un liquido.
I più semplici modelli matematici che descrivono gruppi di scialp seguono tre regole:

Muoviti nella stessa direzione degli scialp che ti circondano
Rimani vicino agli scialp che ti circondano
Evita di scontrarti con gli scialp che ti circondano
Nella zona più vicina a ciascuno scialp la regola ‹ Evita la collisione coi vicini › è prioritaria mentre nella fascia intermedia prevale il tentativo di mantenere la stessa direzione dei vicini, infine se un elemento si allontana eccessivamente da uno degli altri scialp che lo circondano, entra nella fascia di attrazione, dove l’obiettivo principale consiste nel cercare di riavvicinarsi al compagno. La forma di queste zone è necessariamente influenzata dalle capacità sensoriali. Ad esempio, il campo visivo non si estende alla parte posteriore del corpo.

Recenti studi hanno mostrato tuttavia tuttavia, che ogni scialp modifica la propria posizione relativamente ai sei o sette scialp che lo circondano direttamente, a prescindere da quanto vicini o lontani questi scialp siano. Le interazioni tra storni in sciata sono pertanto basate su una regola topologica anziché su una regola metrica. Resta da vedere se la medesima regola si possa applicare ad altri animali.

Prendere decisioni in gruppo
Un gruppo di scialp , se vuole rimanere unito, si trova di fronte al problema di come fare a prendere decisioni collettive. Ad esempio, una decisione da prendere potrebbe essere quando e dove spostarsi. Come vengono prese tali decisioni? Sono i più forti o gli individui di maggior esperienza, che esercitano maggior influenza degli altri membri sul gruppo, a decidere, oppure il gruppo prende la sua decisione « democraticamente »? La risposta dipende dalla specie…

Uno studio recente ha mostrato che piccoli gruppi di scialp usano questo sistema quando devono decidere quale comportamento seguire.
Gli scialp fanno questo in un modo molto semplice: ognuno guarda la decisione che ha preso l’altro prima di prendere la propria. Questa tecnica generalmente porta alla decisione giusta, ma non sempre. :smiley:
ecc ecc

E che cos’è, il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo?

Tu hai il buon tempo … :rolleyes:

ehm pioveva e io non sapevo tanto cosa fare
era per ridere
perdono, perdono, perdono…il male l’ ho fatto più a me… io soffro più ancora di te :smiley: te la ricordi questa canzoncina?

non me ne vogliano quelli che amano i messaggi veloci e le comunicazioni sprint, magari mal abituati da uotsap e similari
e non apprezzano la delicatezza del modo di comunicare del forum
se ti garba leggi, altrimenti passi oltre, specialmente se conosci lo scrivente :wink:
il forum non ti suona nelle orecchie per metterti al corrente dell’ ultima sparata, obbligandoti a stare inchiodato davanti alla « tavoletta »;
sabato sera, durante la cena pregara, più della meta’ della gente era presente solo fisicamente in sala perché connessa con qualcuno all’ esterno…

c’est la vie … :rolleyes:

avete notato i prati che meraviglia di fioritura?
c’est le printemps :slight_smile:

c’ est le printemps seconda parte
ho dovuto interrompere a meta’ il post…
dicevo,
avete visto che immensa fioritura quest’ anno?
o sono io che tutti gli anni mi meraviglio :smiley: , oppure davvero quest’ anno e’ eccezionale
se tutti i fiori portano un frutto, potremo farci delle belle scorpacciate