La stanza di Anna

anna ancora 20 post ed arrivi a mille che sarebbe un bel traguardo: arriviamo al millesimo e festeggiamo con il blog?
ciao,
A

ma non aspettiamo a mille…
franco sei capace tu a fare una specie di chiusura di questa bella stanzetta?
io ho trovato questa bella fotina :slight_smile:

dai che arriviamo a 1000

diavolo tentatore
la stanza è chiusa!
bellissima sta foto aiace
chissà se il percorso per la cima del bianco che passa dal gonella è agibile

chiusa per rinnovo locale :wink:
tinteggiatura, serramenti nuovi, e poi si riapre :smiley:

sono tutta sbruciacchiata dal sole
ho scorrazzato per due giorni sui nevai tra i 2500 e i 3400 in zona bessan
niente cime note ma paesaggio da sogno, laghetti semighiacciati dall’acqua azzurra trasparentissima
in discesa si arriva ancora praticamente all’ auto sci ai piedi

epperò :smiley:

io gli assi quest’anno li ho già messi via da tempo…

lo sapevate che per salire al mantova da staffal c’è una bella possibilità?
si tratta del sentiero 7, che diventa poi 7c ed in seguito ancora 6a
passa nel verde e solitario vallone di salza
l’hanno rimesso a nuovo proprio il giorno che sono salita al rosa
hanno ridipinto le tacche (gialle) e hanno risistemato il tratto che passa nella pietraia
non è difficile da individuare: la partenza è alla fine della strada, poi continua sempre evidente ed agevole
buon uichend a tutti e buone cime (possibilmente con il minimo consumo di energia inquinante :wink: ) :slight_smile:

ciao anna :slight_smile:

ieri giornata di libertà
sono stata da sola per un giorno, finalmente
allora ho preso su per i miei boschi
posti dove passiamo solo io, i cinghiali e i caprioli
è tutto a posto
lì non c’è bisogno dei cassonetti della spazzatura
ciò che cade per terra è ben caduto
le foglie secche, gli avanzi di cibo non fanno macchie sulle mattonelle, sulle piastrelle
non c’è mastro lindo, ma è tutto perfetto
certo, quando torno sull’asfalto, sulle scale di casa, ciò che porto addosso disturba
in più il fango, i rametti, i semini attaccati alla maglia e alle calze possono intasare la lavatrice
il cortile non è più a prato, ci sono gli autobloccanti, facili da tenere a posto
gran parte della mia vita si svolge all’interno di recinti dove la natura entra solo in foto
per questa dualità, certe volte mi chiedo se la civiltà nata da “gaia” non sia una malattia da tenere sotto controllo

mi sa che adagino adagino arriviamo a 1000 :slight_smile:
non ho più scritto, ma sono passata molte volte
ritengo importante e prezioso un posticino come questo :slight_smile:
ho sempre la speranza che chi legge, possa contribuire poi anche alla esposizione di pensieri, riflessioni, descrizioni e quant’ altro
mi sembra che un forum possa essere, un po’ controcorrente, l’opposto del tutto subito, del superficiale, del diniego della lettura e della scrittura
che richieda di aver fatto funzionare il cervello, prima di tutto
adesso ci sono molte alternative, c’è il famoso feisbuc ( :smiley: )…
e poi c’è sempre da fare
mettersi lì a pensare a cosa buttar giù, che possa un minimo far riflettere, sè e gli altri, pesa e sembra non interessi nessuno
dopo tanti scritti devo dire che, in effetti, mi ci è voluto parecchio impegno perchè le cose messe qui non fossero banali
ma, io di tempo ne ho
non accendo la tele, mai
penso che i forum sono il contrario della tele
la tele ti fa sparire la fantasia, non sei tu il protagonista, pensa per te, ti fa pensare ciò che vuole
adesso la vedo ogni tanto quando entro in un bar ed è accesa
il più delle volte nessuno fa caso; a me anche solo quei pochi minuti disgustano già
le pubblicità televisive, non ne parliamo: superstudiate, il più delle volte riflettono il « peggio lato » di noi stessi, i nostri desideri più nascosti e perversi
è anche pericolosa: basta pensare a quale aiuto ha dato alla suina…e a quanti hanno voluto guadagnarci su!

ieri bella sgambata alla becca di nona in valdaosta
centro di aosta, qualche metro in piano e poi su
certo non è stato come quando me ne parto da sola e i piedi sfiorano il terreno mentre la mente è un tutt’uno con le cose che mi circondano
con le piante soprattutto
ho un filing con le piante
alcuni dicono che sono matta… hanno ragione :smiley:
torniamo a ieri
un passo dopo l’altro
pensiero fisso a dove posso mettere i piedi per non inciampare
poi, ridendo, incrocio lo sguardo con un bocia che, giovane e impulsivo, mi passa e ripassa per poi sparire: ha voglia di misurarsi ma deve ancora crescere un po’ e, soprattutto, imparare che, se la fatica è lunga, le forze si devono centellinare
arriva un po’ di noia, di vuoto nei pensieri
ma che fortuna… spunta là davanti una che mi darà la misura di cosa posso fare di corsa e allora studio una tattica
nel contempo c’è anche da pararsi le spalle perchè la stessa cosa la pensa quella che è dietro me
e così passa la noia :wink:
il peggio è un po’ prima della metà
per tutte le fatiche per me il peggio è circa prima della metà
suddividere mentalmente la fatica in pezzi mi aiuta moltissimo
esempio se devo ancora salire 600 m mi dico: adesso ne faccio 200 (che pochi!) poi così ne ho solopiù 400 che divido ancora in due
poi per gli ultimi 200 mi dico che gli ultimi 100 li faccio al volo e così 200 valgono solo 100 di fatica
questo modo di frazionare è come la leva che aiuta a sollevare un masso che tutto in un colpo non si riesce ad alzare
intanto si sale, si sale infretta, come piace a me
il tempo si dilata e si restringe in una danza di passi uguali e diversi
la cima è lì ormai a un soffio bisogna dare tutto, bisogna toccare il limite
sentire come reagisce il corpo quando deve dare tutto
se i cuore batte troppo forte, tocca rallentare, fino a quando rientra
poi dinuovo a tavoletta, ma senza superare la soglia (che ben conosco), per evitare di arrivare subito alla frutta
ogni tanto passo qualcuno che ha fuso tutto, ogni tanto mi passa qualcuno: ma come fa a essere ancora così vispo, adesso provo a tenerlo…
e in cima?
al traguardo mi sembra che non avrei fatto un passo di più
mi mescolo alla folla di corridori
le parole escono alla cazzo, inserisco il risponditore automatico: quanto ci hai messo? non lo so, non metto il cronometro perchè pesa :lol:
e i pensieri continuano a vagare per un bel po’ come se fossi sola
mi gusto appieno tutto quello che ho provato e vissuto
e poi sulla cima, in qualsiasi situazione, si è più vicini al cielo, bisogna approfittare…

ognitanto mi sorprendo a pensare (pensieri alla rinfusa :slight_smile: come al solito)
al futuro, al dopo
quale appiglio, se non avrò più mani
quali carezze se non avrò più mani
quale sudore se non avrò più peso, non ci sarà più fatica?
quale sentiero se non ci saranno più passi
quale cima da raggiungere se lo spazio dipende dal tempo e il tempo non c’è più
non più occhi per guardare lontano
che meraviglia l’acqua fresca di una sorgente quando ho sete… non avrò più sete?
come si farà ad abbracciarsi, a sentire il cuore che batte
vorrei avessimo ancora il cuore :slight_smile:
e poi
come farò senza ridere, non posso esistere senza ridere
ecco vorrei ancora poter ridere
come, non lo so, però lo vorrei, è bello ridere
questa è una richiesta esplicita
fatta on line
a chi, non lo so
ma vorrei ancora poter ridere
io sono convinta che se un qualcuno ci ha messi qui, di sicuro comprende le nostre richieste
e chissà, magari qualcosa ci scappa :smiley:

the answer, my friend, is blowing in the wind…
(B.D.)

non sempre posso essere fisicamente nel luogo e nelle condizioni desiderati
e allora faccio un volo, con l’ anima
basta poco
mi serve solo uno pezzetto di tempo
è una cosa che ho imparato
stacco con tutto e nel giro di un attimo
sono nuvola, sono pioggia, sono ruscello, sono pietra di un torrente
sono davanti alla casetta nel bosco e sto un po’ lì seduta, ma poco, non mi piace stare troppo in un posto
e allora corro via e in un soffio sono sulla cima di chersogno, laggiù la valle
a dire il vero, anche essere un po’ al mare…
seduta sulla spiaggia, col sole che mi scalda tutta, anche il cuore
massì non da sola, al mare voglio avere qualcuno al mio fianco
e adesso faccio ancora un giro a rivivere quel giorno di maggio, in tutti i particolari
e poi bon
sono bastati pochi minuti, anche se intorno a me non è cambiato nulla, mi sembra di avere più ossigeno a disposizione :slight_smile:

due parole per spiegare meglio quanto detto sopra
certo è meglio vivere fisicamente le esperienze, rispetto al sognarle
poi si possono solo sognare le cose che, almeno in parte, sono state precedentemente vissute
però il nostro intelletto è in grado di elaborare, ristrutturare, ricordare, rivivere, nel bene e nel male
anche leggere un libro è una avventura della testa…
in molte situazioni difficili è di grande conforto avere una profonda vita interiore
certo bisogna essere un po’ allenati
con l’abitudine alla televisione è un po’ più difficile liberarsi dalla superficialità e dall’ apparenza
io sono circa quattro anni che non seguo la tv: non mi manca, anzi, sto bene :smiley:
detto ciò, trovo utile quando non posso scappare fisicamente, almeno scappare con il pensiero :slight_smile:

vogliono costruire un rifugio più grande, su per il bianco
che dire, non è certo questo che uccide la montagna
posso esprimere che mi trovo meglio nei luoghi un po’ appartati, senza troppo rumore
ma io non faccio testo
forse ho i cromosomi sbagliati, per questo tipo di società
così, trovo assurdo che certuni si avvicinino alla montagna per gustare l’ immensità dei silenzi
e poi finiscano col passarsi una notte al gouter, ed infilarsi come soldatini, su verso la cima del bianco
spero che la mia valle resti fuori dagli interessi della folla ancora per un po’
forse la costruzione grandi rifugi da altre parti può perfino aiutare :wink:

ci sono momenti in cui le parole escono facili
forse perchè una musica attraversa l’aria e tocca il cuore
e nascono pensieri che hanno la forma dell’eternità, senza confini
momenti di privilegio, che bisogna un po’ proteggere, perchè si accendono in un attimo, ma sono presto spenti dal frastuono, dal rumore, dalla confusione
per sentirli devi essere in pace, devi sentire la vita che scorre tutto intorno
la vita vera, quella semplice, quella autentica
chi non ha mai provato questi momenti magici!
beh certo, la montagna è il luogo principe
basta esserci, fa tutto lei
ti prende l’anima e in cambio ti regala l’illusione di aver capito un po’ di più…

ne mancano 2, il secondo è tuo! :cool:

mi sono venute in mente alcune riflessioni nel periodo dei santi
io non vado mai a trovare i morti al camposanto perchè l’ambiente mi mette addosso una tristezza infinita
il cimitero è assolutamente in linea con le costruzioni che ci sono in città
loculi loculi loculi
qualche « villazza » disgustosamente faraonica
niente che possa mettere spiritualmente in contatto con le persone care
la morte deve fare paura, giusto e sacrosanto!
per millenni ci siamo selezionati con i cromosomi della paura
si sono salvati e riprodotti gli esseri che avevano terrore della morte
ma di lì a farci sopra tutte quelle lugubrità tipo i nostri funerali, con annessi e connessi « di facciata » ce ne sta
forse è una questione di igiene avere un luogo dove buttarci ciò che resta…
ma non si tiene conto che la vita deve continuare
in più, la catena biologica non dà spazio a tristezze: quando uno muore, qualcun altro nasce
nelle tombe di cemento no
io quando salgo sulla punta di una montagna oppure sono in un bosco da sola, sento molto forte quel filo che lega passato presente futuro
e la paura e l’angoscia della morte, nella mia anima, prendono il posto giusto che devono avere