La stanza di Anna

Ciao Olaf,
non capisco perché non riesci ad usare il pseudo Olaf?
come « invité » sono riuscito ad usarlo.
forse il tuo problema è che quando provi a registrarti dai un « nome utente » che è troppo corto oi gia usato. Ma il nickname lo puoi cambiare dopo : non è per forza il tuo « nome utente »
qundi se è quello il problema :

  1. registrati con un nome utente qualsiasi
  2. dopo essere registrato ed identificato segui il link in alto: « Personalizza », cosi potrai scegliere il nickname per il forum
  3. occhio che per il momento c’e spesso un errore che impedisce di mandare messaggi sul forum quando non si usa il francese come lingua dell’interfaccia del sito.

vuol dire che ti puoi dinuovo chiamare olaf? :slight_smile:

Posted as guest by fraidalman:

vuol dire che ti puoi dinuovo chiamare olaf? :)[/quote]
Ciao a tutti,siete tutti molto gentili e Anna sei proprio una cara amica:/ma io adesso ho poco tempo e riprovo poi più tardi,volevo solo salutarvi …
PS ieri ho fatto la mezza di Trino,sono riuscito dinuovo a stare sotto h 1,20…e così mi tocca andare a fare la maratona di Milano con lo ZIO perchè mi sa che altrimenti si offende…:cool:ciao…!!!1

prova fallita

Posted as guest by g…olaf:

io ho provato e riprovato,ma se mo firmo olaf mi dice che il nome è già usato da altri…su gulliver non succede,e se vai a vedere su quotazero.com,sul mio profilo di presentazione,ho messo anche la foto…ti ringrazio per l’interessamento.Solo una cosa,se vai a visitare il sito quotazero,noterai come sia semplice e veloce da usare…grazie.Gianfranco.

stanotte ho fatto un sogno
mi sembrava di volare
è stato bellissimo: ali grandi, passavo leggera sfiorando la punta delle motagne, poi in picchiata, giù verso il mare e poi di nuovo su…in alto, in alto…
quando mi sono svegliata mi è un po’ rincresciuto che le ali non ci fossero più… e nel dormiveglia i pensieri hanno continuato a scorrere senza un preciso disegno
mi sono immaginata che nostro signore mi desse la possibilità di avere le ali
ma ad un prezzo: avrei dovuto rinunciare alle braccia
e allora ci ho un po’ pensato su…
mani o ali? :rolleyes:

certo che, senza mani, per nutrirti, dovresti beccare come un uccellino… allora meglio le mani…
oppure tutte e due ma allora devi avere delle ali di carne, come i pipistrelli e rinunciare alla vanità delle piume…

ciao,

A.

ciau ciau

auguriauguriauguriauguriauguri

oggi andiamo in valle a fare un giretto
poi vi dico
ma nessuno passa mai dal bar?
manco a dire due parole?
speriamo che sia perchè siete tutti affacendati a sciolinare, sciare ecc…o comunque occupati in piacevoli attività e magari in buona compagnia… :wink: :cool: :slight_smile:

Evenu shalom
(Martiri Canadesi)

Evenu shalom shalom shalom alejem.
E sia la pace con noi.

Evenu shalom shalom shalom alejem.
Et la paix soi avec nous.

Evenu shalom shalom shalom alejem.
Und sei der Friede mit uns.

Evenu shalom shalom shalom alejem.
Y sea la paz con nosotros.

Evenu shalom shalom shalom alejem.
Sige la pau con nosoltres.

Evenu shalom shalom shalom alejem.
the peace be with us.

Evenu shalom shalom shalom alejem.
Diciamo pace al mondo,
cantiamo pace al mondo,
la tua vita sia gioiosa,
e il mio saluto -pace- giunga fino a voi

In quel momento apparve la volpe.
« Buon giorno », disse la volpe.
« Buon giorno », rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
« Sono qui », disse la voce, « sotto al melo… »
« Chi sei? » domando’ il piccolo principe, « sei molto carino… »
« Sono una volpe », disse la volpe.
« Vieni a giocare con me », le propose il piccolo principe, sono cosi’ triste…"
« Non posso giocare con te », disse la volpe, « non sono addomestica ».
« Ah! scusa », fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
« Che cosa vuol dire ? »
« Non sei di queste parti, tu », disse la volpe, « che cosa cerchi? »
« Cerco gli uomini », disse il piccolo principe.
« Che cosa vuol dire ? »
« Gli uomini » disse la volpe, « hanno dei fucili e cacciano. E’ molto noioso! Allevano anche delle galline. E’ il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline? »
« No », disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire « ? »
« E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire … »
« Creare dei legami? »
« Certo », disse la volpe. « Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro’ per te unica al mondo ».
« Comincio a capire » disse il piccolo principe. « C’e’ un fiore… credo che mi abbia addomesticato… »
« E’ possibile », disse la volpe. « Capita di tutto sulla Terra… »
« Oh! non e’ sulla Terra », disse il piccolo principe.
La volpe sembro’ perplessa:
« Su un altro pianeta? »
« Si ».

« Ci sono dei cacciatori su questo pianeta? »
« No ».
« Questo mi interessa. E delle galline? »
« No ».
« Non c’e’ niente di perfetto », sospiro’ la volpe. Ma la volpe ritorno’ alla sua idea:
« La mia vita e’ monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio’. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara’ illuminata. Conoscero’ un rumore di passi che sara’ diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara’ uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu’ in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e’ inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e’ triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sara’ meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e’ dorato, mi fara’ pensare a te. E amero’ il rumore del vento nel grano… »
La volpe tacque e guardo’ a lungo il piccolo principe:
« Per favore… addomesticami », disse.
« Volentieri », disse il piccolo principe, « ma non ho molto tempo, pero’. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose ».
« Non ci conoscono che le cose che si addomesticano », disse la volpe. « Gli uomini non hanno piu’ tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia’ fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu’ amici. Se tu vuoi un amico addomesticami! »
« Che cosa bisogna fare? » domando’ il piccolo principe.
« Bisogna essere molto pazienti », rispose la volpe. « In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, cosi’, nell’erba. Io ti guardero’ con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ piu’ vicino… »
Il piccolo principe ritorno’ l’indomani.
« Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora », disse la volpe.
« Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero’ ad essere felice. Col passare dell’ora aumentera’ la mia felicita’. Quando saranno le quattro, incomincero’ ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro’ il prezzo della felicita’! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro’ mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti ».
« Che cos’e’ un rito? » disse il piccolo principe.
« Anche questa e’ una cosa da tempo dimenticata », disse la volpe. « E’ quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore. C’e’ un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e’ un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza ».
Cosi’ il piccolo principe addomestico’ la volpe.
E quando l’ora della partenza fu vicina:
« Ah! » disse la volpe, « … piangero’ ».
« La colpa e’ tua », disse il piccolo principe, « io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi… »
« E’ vero », disse la volpe.
« Ma piangerai! » disse il piccolo principe.
« E’ certo », disse la volpe.
« Ma allora che ci guadagni? »

« Ci guadagno », disse la volpe, « il colore del grano ».
Poi soggiunse:
« Va’ a rivedere le rose. Capirai che la tua e’ unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalero’ un segreto ».
Il piccolo principe se ne ando’ a rivedere le rose.
« Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente », disse. « Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora e’ per me unica al mondo ».
E le rose erano a disagio.
« Voi siete belle, ma siete vuote », disse ancora. « Non si puo’ morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e’ piu’ importante di tutte voi, perche’ e’ lei che ho innaffiata. Perche’ e’ lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche’ e’ lei che ho riparata col paravento. Perche’ su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche’ e’ lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche’ e’ la mia rosa ».
E ritorno’ dalla volpe.
« Addio », disse.

« Addio », disse la volpe. « Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale e’ invisibile agli occhi ».
« L’essenziale e’ invisibile agli occhi », ripete’ il piccolo principe, per ricordarselo.
« E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi’ importante ».
« E’ il tempo che ho perduto per la mia rosa… » sussurro’ il piccolo principe per ricordarselo.
« Gli uomini hanno dimenticato questa verita’. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa… »
« Io sono responsabile della mia rosa… » ripete’ il piccolo principe per ricordarselo.

bene, sei una volpe o hai i capelli color del grano?
A.

ho i capelli scurissimi
ho preso da mio papà che a 91 anni ha ancora i capelli neri
forse dentro al cuore mi sembra di appartenere più ai lupi che alle volpi…
questo brano è tra quelli che mi piacciono di più in assoluto… ho voluto « partager » :slight_smile:

oggi propongo una ricettina facile facile con la zucca
SUFFLE’ DI ZUCCA(appunto…) :cool:
sbucciare la zucca, farla a pezzi, lessarla (possibilmente a vapore), metterla in una teglia, schiaciarla con una forchetta, aggiungere uova, parmigiano grattugiato, sale, aromi, noce moscata, pepe
mescolare in modo che tutto si amalgami, metterci sopra ancora una bella manciata di parmigiano e poi infornare
dopo un po’, quando il sufflé è rassodato, è pronto
le dosi sono un po’ a discrezione…il formaggio non è obbligatorio che sia parmigiano :stuck_out_tongue: gnam, slurp!

Si può fare, si può fare si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare puoi correre, volare.
Puoi cantare, puoi gridare puoi vendere, comprare
puoi rubare, regalare puoi piangere, ballare.
Si può fare, si può fare puoi prendere o lasciare
puoi volere, puoi lottare fermarti e rinunciare.
Si può fare, si può fare puoi prendere o lasciare
si può crescere, cambiare continuare a navigare.
Si può fare, si può fare si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare partire, ritornare.
Puoi tradire, conquistare puoi dire poi negare
puoi giocare, lavorare odiare, poi amare.
Si può fare, si può fare si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare mangiare, digiunare.
Puoi dormire, puoi soffrire puoi ridere, sognare
puoi cadere, puoi sbagliare e poi ricominciare.
Si può fare, si può fare puoi vendere, comprare
puoi partire, ritornare e poi ricominciare.
si può fare, si può fare puoi correre, volare.
si può piangere, ballare, continuare a navigare.
Si può fare, si può fare si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare puoi chiedere, trovare.
Insegnare, raccontare puoi fingere, mentire,
poi distruggere, incendiare e ancora riprovare

buongiorno a tutti :slight_smile:

ciao Anna,
due grapppini già di primo mattino?
:smiley:
Ai@ce

ma è una canzone di branduardi
non ti garba? :rolleyes:

mi garba ma è che « al Bar » pensavo avessi preso un cappuccio corretto stamane.

a proposito di musicisti italiani per tutta la settimana Eugenio Finardi parlerà dei libri che ama su Rai3 radiorai dalle 18 alle 18.45, anche su podcast…
ciao,
A.