sì vuoto! le uova qualcuno le avrà mangiate, amen
spero che almeno i genitori siano da un’ altra parte
La stanza di Anna
Speriamo che hanno nutrito animali selvatici anziché gatto…
sì, anche perchè dovrebbe farmi fuori i topi invece che gli uccellini
oggi ultimo giorno di raccolta lamponi
nell’ ultima fila, non so come ho fatto a non vederlo prima, un nido e un uccellino in piedi, che mi guardava fisso; avevo a portata il tablet e così gli ho fatto una foto; alla veloce perchè avevo paura che saltasse fuori dal nido; poi me ne sono andata via in fretta per lasciarlo in pace
speriamo bene…
le salite in montagna, specialmente quelle più « dure », che quindi richiedono un grosso impegno, sono una ottima palestra di vita
tutte le sensazioni che si provano salendo una grande cima, le possiamo ritrovare quando affrontiamo le difficoltà della vita
per esempio arrivare fino ad avere l’ impressione di non farcela più, e invece continuare ad impegnarsi, sicuri che poi la crisi passerà e ci sarà nuova forza, che uno spiraglio farà luce dove sembrava tutto buio…
pur nella fatica e nella tristezza di eventi che possono rendere faticoso il cammino, la vita ci tiene attaccati a sé e ci spinge ad usare tutte le risorse che abbiamo a disposizione
poi ci elargisce gioie infinite che ci fanno dimenticare tutte le fatiche
proprio come la montagna che, chi la pratica lo sa bene, attrae tutti coloro che ne subiscono il fascino e, al prezzo di immani sforzi, paura, sopportazione, offre indescrivibili soddisfazioni
les montées, en particulier les plus difficiles, qui nécessitent donc beaucoup d’efforts, constituent un excellent mode de vie
toutes les sensations que nous éprouvons lorsque nous gravissons un grand sommet, nous pouvons les retrouver lorsque nous faisons face aux difficultés de la vie
par exemple, en arriver au point de ne plus pouvoir le faire, et au lieu de continuer à s’engager, certain que la crise passera et qu’il y aura une nouvelle force, qu’une fissure s’allumera là où tout semblait sombre …
malgré la fatigue et la tristesse des événements qui peuvent rendre le voyage difficile, la vie nous maintient attachés à nous-mêmes et nous pousse à utiliser toutes les ressources dont nous disposons.
alors il nous donne des joies infinies qui nous font oublier tous nos travaux
tout comme la montagne qui, ceux qui le pratiquent bien connaissent, attirent tous ceux qui la fascinent et, au prix d’efforts énormes, de la peur, de l’endurance, offrent des satisfactions indescriptibles
menomale che mi è venuto male a un dito del piede, che non potevo neanche appoggiarlo a terra
adesso mi sono fatta una fasciatura che almeno mi permette di girulare per casa
menomale sì, perchè così, mentre gli altri stanno salendo sul viso, io posso aggiustare finalmente la cesta di vimini che è una vita che aspetta in un angolo
e poi posso buttare giù due parole qui, che non è mica facile
a voi sembra che i pensieri escano così, senza fatica, sciolti
invece no, o almeno, quasi mai
vanno vagliati, selezionati, adattati…
per esempio quelli che mettono tristezza hanno lo stop immediato: ne abbiamo già sempre di troppo
passano solo quelli leggeri, che ci fanno respirare un po’ più profondamente e magari ci strappano un sorriso
per questo non è facile
buona montagna a tutti, io spero a breve…
voi fate attenzione alle varie fioriture che ci sono in giro? avete notato come si alternano?
adesso è la volta delle ombrellifere, in particolare della carota selvatica
i prati spontanei sono praticamente bianchi grazie alla sua fioritura; moltissime ombrellifere fiorite anche sui bordi delle strade
e tanto per rimanere in tema di osservazioni, avete notato come è già alto il mais quest’ anno?
io lo trovo davvero in anticipo, alto così era a settembre!
Pauvres cochons
C’est une vision de cauchemar… Quelle horreur !
Sinon Anna j’espère que ton orteil va mieux !
oui tout est passé
Je viens d’une belle balade
tempo fa riflettevo sul fatto che ci sono persone che sembrano essere più sfortunate di altre
al di là del fatto che le vite in effetti non sono tutte uguali, il pensare di aver avuto fortuna oppure no, è una questione molto di come uno vede le cose
la vita non è difficile ugualmente per tutti e molte volte sembra proprio che il destino si accanisca con qualcuno
però il punto di vista personale può influire sull’ impressione di essere fortunati o sfortunati
certe persone tendono a pensare che, comunque, sono state fortunate, perchè poteve accadere di peggio…
altre, anche quando arriva loro una considerevole fortuna, pensano che magari poteva essere più grande… e quindi non riescono ad essere contenti
buon giorno a tutti quelli che passano di qui anche solo per un salutino
in questa società super tecnologica, viviamo bene e comodamente; la scienza ha fatto passi da gigante in tutti i campi, in tutti i settori; questo avanzare del progresso è anche dovuto al fatto che c’è stata una specializzazione che ha fatto sì che si focalizzassero in un ambito ristretto le attenzioni, con un evidente miglioramento dei risultati;
la suddivisione in settori però, per essere davvero ottimale, deve prevedere una visione globale e soprattutto un coordinamento di tutte le attività, in tutti i campi: politica, economia, industria, medicina ecc ecc,
questa visione di insieme, secondo me, purtroppo, è sempre più carente
la globalizzazione per adesso funziona bene solo per le multinazionali, che una visione globale dell’ economia ce l’ hanno eccome e quindi riescono a gestire (leggi fottere) flussi di denaro enormi (e il denaro non è altro che il risultato del lavoro e della fatica di tante persone), senza che il popolo dei lavoratori se ne accorga più di tanto;
se ci fosse la possibilità di controllare globalmente le cose, oltretutto, secondo me, si eviterebbero certi disastri ambientali o sociali che invece ci appaiono ineluttabili e obbligatoriamente legati allo sviluppo socio-economico e in più sarebbe sicuramente meno diffusa l’ idea che non si possa intervenire sull’ andamento degli avvenimenti
per spiegarmi meglio e riassumere…
nella nostra società si lavora molto spesso in modo settoriale e si tiene presente l’ interesse di ogni singolo settore, senza controllare eventuali ricadute all’ esterno
questo porta ad effetti negativi che spesso sono imprevedibili e soprattutto più pesanti dei benefici ottenuti dalle singole azioni
anche nell’ ambito della montagna si può constatare questo fenomeno
stamattina vi offro (virtualmente ) le pere che ho ritirato; le avevo messe a seccare qualche giorno fa; ho un essiccatore con 12 ripiani, quasi professionale
prendete pure, tanto ne faccio ancora altre
d’ altra parte le pere sono di « produzione propria », ma si conservano poco e quindi, per poterne usufruire durante l’ inverno, essiccarle è un buon modo;
tra l’ altro per cibarsi durante i giri in montagna sono una meraviglia: sono leggere e, insieme a nocciole e altra frutta secca sono davvero corroboranti
direttamente « natur », altrocchè quelle robe che vendono con dei nomi che non sai neanche bene cosa c’è dentro
grazie per le pere!
prego
è nevicato in valle!!! la parte alta destra è tutta bianca
fortuna che ho messo nel sacco un paio di belle gite
purtroppo quando sono riuscita a fare la foto si è dinuovo rannuvolato comunque un po’ si vede
oggi ho fatto una cosa che da un po’ avevo trascurato: sono andata a girulare nei boschi qui intorno; con la scusa di andarmi a procacciare del cibo (due porcini…) ho seguito le piste dei caprioli e dei cinghiali, come piace a me; nessun bosco mi resiste anche perchè secondo me nelle nostre zone è impossibile perdersi; certo bisogna avere un po’ di occhio, ma le tracce alla fine portano sempre su un sentiero o su una strada;
passando vicino alle case -ormai abbandonate- che ho incontrato, ho giocato a pensare come potrei sopravvivere se un giorno la civiltà scoppiasse;
è un gioco che faccio spesso quando vado a zonzo da sola
devo avere una mappa nutrita di posti dove scappare e quindi analizzo le varie possibilità
prima cosa guardo se ci sono dei ruscelli vicini al rudere che esamino: l’ acqua è la cosa più importante
poi considero l’ abitabilità
se manca il tetto cerco di immaginare come potrei sistemarlo
poi penso all’ eventuale cibo
in estate e in autunno c’ è un bel po’ di roba vegetale, conosco bene le piante che si possono mangiare; per le proteine… dovrei imparare ad andare a caccia di nidi perchè da questo punto di vista sono un po’ carente ;
e così via, mi passano in testa tutti pensieri di questo genere
nel frattempo -per fortuna- le gambe mi riportano a casa dove trovo le solite irrinunciabili comodità
che strano il tempo
il tempo che passa
quello che si misura con lo spazio, ma anche quello che si sente con la mente
è lo stesso ma, se si pensa alle sensazioni che provoca, sembra che ci siano tanti tipi di tempo
c’è quello che non passa mai
quello che, in un secondo, è passata una vita
c’è quello che ti accorgi che scorre perchè dopo l’ attesa, arriva il momento, e, in un attimo, ti rendi conto che è passato un anno, che sono passati dieci anni
c’è il tempo che conti con i pensieri che si susseguono mentre cammini
e c’è quello della cima, mentre butti l’ occhio lontano, sulla pianura e sembra tutto fermo, e la mente si svuota
c’è il tempo che sta dentro ogni cosa, dentro ogni respiro, dentro ogni nostro vissuto
il tempo è la traccia della nostra stessa vita che scorre
è un mistero il perché di questo grande regalo: mi sforzo di capirlo, ma, anche quando mi sembra di essermi avvicinata alla ragione, la mente si confonde e tutto ritorna da capo