La stanza di Anna

abbiate pazienza ma continuo a non essere su feisbuc
a me basta questo spazietto
e poi sono timida :hugging:so che nella ressa non reggerei
ho una paura tremenda della folla, della massa, forse ho avuto qualche trauma da piccola
sì deve essere così, devo avere proprio qualche cosa nella testa che è un po’ diverso dalla norma: infatti la maggior parte della gente normale quando può cerca di raggruparsi ed è felice quando si trova in tanti a fare delle cose
forse è anche l’ abitudine a stare qui tra i bricchi selvatici delle mie zone dove la concentrazione degli abitanti e dei frequentatori è abbastanza scarsa
non che non creda nel valore dei rapporti sociali, anzi, al fine della felicità sono fondamentali-niente è più triste della solitudine non cercata
è che riesco a comporre relazioni sociali soddisfacenti solo quando mi trovo con un esiguo numero di persone
anche tra gli animali succede qualcosa di simile per certe razze
i caprioli, i lupi, le volpi per esempio stanno a piccoli gruppi
altri invece amano stare in tantissimi, tutti appiccicati, ad esempio i fenicotteri, i pesciolini piccoli, certe cavallette, le api, le formiche
io dovessi rinascere uno di questi animali soffocherei dopo un giorno
buon giorno a tutti quelli che passano di qui :slight_smile:

quest’anno i boschi qui intorno sono privi di neve
da un lato comincio a essere preoccupata per il pericolo di eventuali incendi, perchè la tendenza sembra ancora per un periodo di giornate piene di sole
non posso negare comunque, di essermi molto divertita a scorrazzare nei boschi qui intorno, partendo direttamente da casa e quindi senza l’ uso di mezzi inquinanti, come piace a me
siccome non sopporto proprio il caos che provocano le auto, cerco di starmene fuori più che posso dalle zone urbanizzate e quindi trafficate ( non sempre ci riesco…) e, ovviamente, anche di usare il meno possibile la macchina per non essere io stessa a contribuire al caos
spesso la rinuncia ad una sgambata sulla neve deriva anche dal fatto che questa mi richiede un lungo tragitto in auto…

mai come in questo periodo ho frequentato sentieri :slight_smile:
sentieri di bassa valle, senza grande gloria, senza grande avventura, ma che portano lontano e fanno viaggiare lontano i pensieri
e quindi poche relazioni di gite, poche foto
al posto tanti angoli dimenticati, tante leccornie per lo sguardo e poi, tanti passi, tante corse, tante siepi oltre le quali svalicare per svelare allo sguardo dei pezzetti di infinito
mentre sono lì, immersa in questo ben di dio che sono sorgenti, vecchie fontane, aria pura, alberi secolari, borgate insonnolite, radure e roccette avrei tante cose da raccontare ma, appena sono a casa, svanisce tutto in fretta nel turbine delle cose che mi divorano appena varco la soglia di casa
mi ritorna tutto in mente quando mi infilo sotto le coperte , appena chiusi gli occhi, ma… a questo punto la tastiera è anche lei a nanna
buone sgambate, ognuno a suo modo :stuck_out_tongue:

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ognitanto mi permetto una sgambata in valle
La chiamo « la gara del bus » : vado su fino a che lo incontro e poi scendo in bus
cerco di arrivare più in alto possibile, di farcela fino alla fermata dopo…
è allenante, anche perchè se non arrivo fino alla fermata devo tornare a piedi :smiley:
di sabato e domenica non si può fare questo gioco perchè c’è traffico, ma in settimana in certi orari, ci sono pochissime auto: ieri ne avrò viste dieci in tutto
e gli orari dei bus della valle sono perfetti
ieri per esempio sono andata in bus fino a macra e poi di corsa sono arrivata ad acceglio giusto giusto mentre il pullman stava partendo per scendere
eravamo solo io e l’ autista e quindi abbiamo potuto fare una sosta a macra che c’è una fontana con l’ acqua buona
che dico buona… buonissima!
l’ acqua pura è una di quelle cose che per me sono irrinunciabili
io di irrinunciabile ho: l’ acqua buona, e l’ aria pulita e frizzante
proprio come quella che c’era ieri, soprattutto dopo stroppo, dove il sole lì, in inverno non si vede, e quindi fa un bel freschetto
l’ aria, che in valle è limpida già di suo, così bella frizzantina, sembra ancora più pulita :slight_smile:

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sono abbastanza preoccupata per il protrarsi di queste giornate soleggiate
per andare in giro a scorrazzare come faccio ultimamente (dato che mi è impossibile allontanarmi troppo dalla mia tana) questo clima va benissimo, ma c’è il serio rischio che gli incendi possano distruggere i boschi
spesso, per fare legna, vengono tagliati gli alberi più comodi invece di scegliere quelli che rendono il bosco più difficilmente attaccabile dal fuoco
inoltre molti terreni che, anche solo poco tempo fa venivano coltivati, adesso sono abbandonati e invasi da rovi e arbusti
in questi casi il sottobosco quindi diventa una giungla di rami e rametti che si accendono facilmente
curare e proteggere il territorio secondo me è un impegno sociale molto importante, che non può assolutamente essere tralasciato
anche se il territorio sembra « di nessuno »…
sono convinta che se i soldi pubblici venissero usati per prevenire invece che curare - in questo caso per tenere in ordine i boschi invece di dedicare energie a spegnere gli incendi - globalmente si spenderebbe sicuramente meno e si eviterebbero certi disastri così dolorosi sia per noi che per la natura stessa

mi capita quando arrivo sulla cima di una montagna dove lo sguardo può allungarsi lontano, fino alla pianura, di vedere gli agglomerati urbani e immaginare la vita sociale frenetica di chi vive laggiù (di cui anche io, ben inteso, faccio parte)
per quel breve tempo di permanenza, attaccata al cielo, riesco ad esserne fuori completamente
in mezzo al traffico che immagino da lontano mi vedo anche io quando, carica di preoccupazioni e di paure, sento il peso di responsabilità che mi sembra di non poter assolutamente tralasciare
mentre sono in questa posizione privilegiata, con lo sguardo e la mente che spaziano, riesco a distinguere più chiaramente quali sono gli impegni ineluttabili e quelli che invece spesso mi intrappolano senza essere così importanti
ho sempre bisogno di allontanarmi un po’ per vedere le cose da distante: in questo modo capisco meglio le proporzioni
certi impicci sono solo insidie che, con l’ inganno mi cambiano le prospettive, facendomi sembrare importanti certe attività che, se non dannose, sono assolutamente inutili e che perlopiù, spesso, mi portano a « volare basso »
inoltre certi inutili affanni sono in grado di far scomparire quelle aspirazioni e quei sogni senza i quali non riesco a vivere e che, soprattutto, mi rendono sopportabili le giornaliere fatiche (davvero inevitabili) che la vita mi presenta

per i francofoni :slight_smile:

cela m’arrive quand j’arrive au sommet d’une montagne, où le regard peut s’étendre loin, jusqu’à la plaine, et je vois les agglomérations urbaines et j’ imagine la vie sociale frénétique de ceux qui y vivent (dont je fais bien sûr aussi partie).
Pour ce court séjour, attaché au ciel, j’arrive à en sortir complètement.
Au milieu du trafic que j’imagine de loin, je me vois aussi quand, pleine d’inquiétudes et de peurs, je sens le poids des responsabilités qu’il me semble que je ne peux absolument pas manquer.
Alors que je suis dans cette position privilégiée, avec le regard et l’esprit que s’ étendent, je peux distinguer plus clairement quels sont les engagements inévitables et ceux qui me piègent souvent sans être si importants.
J’ai toujours besoin de m’éloigner un peu pour voir les choses à distance: ainsi je comprends mieux les proportions
certains obstacles ne sont que des pièges qui, avec la tromperie, mes perspectives changent, rendant certaines activités qui semblent importantes, sinon nuisibles, absolument inutiles et qui, souvent, me conduisent souvent à « voler bas ».
De plus, certains soucis inutiles sont capables de faire disparaître ces aspirations et ces rêves sans lesquels je ne peux pas vivre et qui, surtout, rendent supportables les efforts quotidiens (vraiment inévitables) que la vie me présente.

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Brava ! (enfin je crois qu’on dit comme ça ?) :slight_smile:

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Vu mon niveau d’italien j’ai mis un j’aime c’est plus simple :wink:

« amo », très simple
ou peut être « mi piace » (ça me plait)?

Grazie Anna, è così vero, ed è bello leggerlo.
:kissing_closed_eyes:

:blush:

e’ fortunatamente sparita tutta la processionaria nella bassa valle (maira :smirk:)
sarebbe interessante saperne il motivo, per combatterla anche in altre zone

oh la pioggia :stuck_out_tongue:
finalmente!
dico che, non mi dispiaceva affatto il sole, ma ero preoccupata per la possibile siccità
con questo per un po’ respiriamo :wink:

in quest’ ultimo periodo di pensieri ce ne sono un bel po’
se è vero che non tutto il male viene per nuocere, approfittiamone che c’è davvero tanto da ragionare…

ieri sono rimasta in zona, avendo fatto di necessità virtù
ho ripercorso il bellissimo cammino dronero-stroppo, che a breve vorrei raccontare nei particolari
per la verità è la terza domenica che perlustro questo tragitto e ogni volta l’ho un po’ aggiustato
ho scoperto bei posti selvatici che non conoscevo, pur abitando qui nei pressi
da stroppo a casa, ritorno in bus comodo comodo
fortuna che caprioli e compagnia sono fuori epidemia :wink:

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stanotte c’è la superluna :stuck_out_tongue:

questo decreto non ha portato delle grosse modifiche nell’ andamento dei miei trantran quotidiani
da tempo ho circoscritto le mie uscite e non mi sono allontanata più di tanto dalla tana;
qualche scappata al mare, più che altro per amor di pace in famiglia, per il resto partenza rigorosamente in pedibus da casa :smiley:
diciamo che per me è facile perchè appena metto il becco fuori casa sono in mezzo ai boschi, all’ aria pulita e ho a disposizione ottime sorgenti di acqua fresca :wink:
durante il mio girovagare, questo problemaccio che è il contagio da virus, mi ha suggerito parecchie riflessioni
non voglio tediarvi troppo e quindi ve ne risparmio un bel po’ :smiley:
faccio solo un esempio, a proposito del nostro comportamento per quanto riguarda il cosiddetto progresso
negli anni, abbiamo affinato molto i nostri strumenti ma pochissimo il nostro corpo;
siamo così arrivati al punto che, il nostro fisico, per funzionare bene, non può più fare a meno degli strumenti che la tecnica ci ha fornito
purtroppo, per certe difficoltà -ad esempio gli attacchi di questo piccolissimo virus- non c’ è (ancora) strumento che ci possa aiutare più di tanto: sia il nostro organismo così come anche il nostro tessuto sociale rischia di subire duri colpi;
forse, invece di fregare la natura cercando di evitare le difficoltà che lei impone ai suoi sudditi, sarebbe meglio imparare ad adeguare il nostro corpo e renderlo capace di superarle
come d’ altra parte è successo e succede per gli esseri che da millenni stanno vivendo nelle poche zone che l’ uomo ha lasciato intonse

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per i francofoni, non so se ho tradotto bene, con l’ aiuto di google…
ce décret n’a pas entraîné de changements majeurs dans l’exécution de ma routine quotidienne;
depuis quelque temps j’ai limité mes sorties et je ne me suis pas éloigné du repaire;
Je me suis limité à quelques évasions à la mer, surtout pour le calme de la famille, pour le reste je pars strictement à pied de chez moi. :smiley:
Disons que c’est facile pour moi car dès que je mets mon bec hors de la maison, je suis dans les bois, à l’air pur et j’ai d’excellentes sources d’eau pour étancher ma soif. :wink:
Lors de mon errance, ce problème qu’est l’infection par le virus, a suggéré beaucoup de réflexions;
Je ne veux pas trop vous ennuyer et je vais donc vous sauver beaucoup. :smiley:
Permettez-moi de donner un seul exemple, à propos de notre comportement, concernant le soi-disant progrès.
Au fil des ans, nous avons affiné nos instruments mais très peu notre corps;
nous en sommes arrivés au point que, pour bien fonctionner, notre physique ne peut plus se passer des outils que la technologie nous a donnés.
Malheureusement, pour certaines difficultés - par exemple les attaques de ce très petit virus - il n’y a (pour le moment) aucun outil qui peut nous aider beaucoup: notre organisme, ainsi que notre tissu social, sont susceptibles de subir des coups durs;
peut-être qu’au lieu de tromper la nature en essayant d’éviter les difficultés qu’elle impose à ses sujets, il vaudrait mieux apprendre à adapter notre corps et à le rendre capable de les surmonter.
Comment, d’autre part, cela s’est produit et se produit pour des êtres qui ont vécu dans les quelques régions que l’homme a laissées intactes pendant des millénaires.

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