La stanza di Anna

in questa società super tecnologica, viviamo bene e comodamente; la scienza ha fatto passi da gigante in tutti i campi, in tutti i settori; questo avanzare del progresso è anche dovuto al fatto che c’è stata una specializzazione che ha fatto sì che si focalizzassero in un ambito ristretto le attenzioni, con un evidente miglioramento dei risultati;
la suddivisione in settori però, per essere davvero ottimale, deve prevedere una visione globale e soprattutto un coordinamento di tutte le attività, in tutti i campi: politica, economia, industria, medicina ecc ecc,
questa visione di insieme, secondo me, purtroppo, è sempre più carente
la globalizzazione per adesso funziona bene solo per le multinazionali, che una visione globale dell’ economia ce l’ hanno eccome e quindi riescono a gestire (leggi fottere) flussi di denaro enormi (e il denaro non è altro che il risultato del lavoro e della fatica di tante persone), senza che il popolo dei lavoratori se ne accorga più di tanto;
se ci fosse la possibilità di controllare globalmente le cose, oltretutto, secondo me, si eviterebbero certi disastri ambientali o sociali che invece ci appaiono ineluttabili e obbligatoriamente legati allo sviluppo socio-economico e in più sarebbe sicuramente meno diffusa l’ idea che non si possa intervenire sull’ andamento degli avvenimenti

per spiegarmi meglio e riassumere…
nella nostra società si lavora molto spesso in modo settoriale e si tiene presente l’ interesse di ogni singolo settore, senza controllare eventuali ricadute all’ esterno
questo porta ad effetti negativi che spesso sono imprevedibili e soprattutto più pesanti dei benefici ottenuti dalle singole azioni
anche nell’ ambito della montagna si può constatare questo fenomeno

stamattina vi offro (virtualmente :wink:) le pere :pear: che ho ritirato; le avevo messe a seccare qualche giorno fa; ho un essiccatore con 12 ripiani, quasi professionale :sunglasses:
prendete pure, tanto ne faccio ancora altre :slight_smile:
d’ altra parte le pere sono di « produzione propria », ma si conservano poco e quindi, per poterne usufruire durante l’ inverno, essiccarle è un buon modo;
tra l’ altro per cibarsi durante i giri in montagna sono una meraviglia: sono leggere e, insieme a nocciole e altra frutta secca sono davvero corroboranti
direttamente « natur », altrocchè quelle robe che vendono con dei nomi che non sai neanche bene cosa c’è dentro

grazie per le pere!

prego :slight_smile:
è nevicato in valle!!! la parte alta destra è tutta bianca
fortuna che ho messo nel sacco un paio di belle gite :smiley:
purtroppo quando sono riuscita a fare la foto si è dinuovo rannuvolato :rolling_eyes: comunque un po’ si vede

oggi ho fatto una cosa che da un po’ avevo trascurato: sono andata a girulare nei boschi qui intorno; con la scusa di andarmi a procacciare del cibo (due porcini…) ho seguito le piste dei caprioli e dei cinghiali, come piace a me; nessun bosco mi resiste anche perchè secondo me nelle nostre zone è impossibile perdersi; certo bisogna avere un po’ di occhio, ma le tracce alla fine portano sempre su un sentiero o su una strada;
passando vicino alle case -ormai abbandonate- che ho incontrato, ho giocato a pensare come potrei sopravvivere se un giorno la civiltà scoppiasse;
è un gioco che faccio spesso quando vado a zonzo da sola
devo avere una mappa nutrita di posti dove scappare e quindi analizzo le varie possibilità :smiley:
prima cosa guardo se ci sono dei ruscelli vicini al rudere che esamino: l’ acqua è la cosa più importante
poi considero l’ abitabilità
se manca il tetto cerco di immaginare come potrei sistemarlo
poi penso all’ eventuale cibo
in estate e in autunno c’ è un bel po’ di roba vegetale, conosco bene le piante che si possono mangiare; per le proteine… dovrei imparare ad andare a caccia di nidi perchè da questo punto di vista sono un po’ carente :rolling_eyes: ;
e così via, mi passano in testa tutti pensieri di questo genere
nel frattempo -per fortuna- le gambe mi riportano a casa dove trovo le solite irrinunciabili comodità
:wink:

che strano il tempo
il tempo che passa
quello che si misura con lo spazio, ma anche quello che si sente con la mente
è lo stesso ma, se si pensa alle sensazioni che provoca, sembra che ci siano tanti tipi di tempo
c’è quello che non passa mai
quello che, in un secondo, è passata una vita
c’è quello che ti accorgi che scorre perchè dopo l’ attesa, arriva il momento, e, in un attimo, ti rendi conto che è passato un anno, che sono passati dieci anni
c’è il tempo che conti con i pensieri che si susseguono mentre cammini
e c’è quello della cima, mentre butti l’ occhio lontano, sulla pianura e sembra tutto fermo, e la mente si svuota
c’è il tempo che sta dentro ogni cosa, dentro ogni respiro, dentro ogni nostro vissuto
il tempo è la traccia della nostra stessa vita che scorre
è un mistero il perché di questo grande regalo: mi sforzo di capirlo, ma, anche quando mi sembra di essermi avvicinata alla ragione, la mente si confonde e tutto ritorna da capo

se è vero che -come diceva de andré- l’ inverno uccide i colori, è vero che l’ autunno li accende
è arrivato da poco ed ecco che il cielo, mattina e sera si tinge di mille sfumature
chi s’è alzato presto stamane ha potuto approfittare dello spettacolo :slight_smile:
abbiate pazienza per la foto poco professionale…:rolling_eyes:
felice giorno a tutti quelli che si fanno un giretto qui :slight_smile:

in giro è ancora tutto verde, ma la mia piccola vite vergine ha deciso che per lei l’ autunno è quello meteorologico; è da un bel po’ di giorni che è colorata così :slight_smile:

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anche qui in vda è successo come nel mio giardino :stuck_out_tongue:
ieri, scendendo dallo zerbion, in un universo verde, ho visto alcune piante rosso fuoco;
anche per loro l’autunno è cominciato un po’ prima
è così: c’è sempre qualcuno che vede prima degli altri, che sente prima, che capisce prima, che dà il via alle danze
e poi, ogni autunno è diverso dagli altri; questa volta ho notato che è iniziato a piccoli ciuffi di colore
che magiche le stagioni

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l’ autunno per me è la stagione migliore per frequentare i sentieri e lasciare correre i pensieri
è passato il caldo dell’ estate e quindi non c’è più bisogno della ricerca dell’ ombra a tutti i costi: tutti i versanti vanno bene
inoltre il clima più fresco è l’ ideale per pensare alle cose in modo meno irruente rispetto a quando le temperature soffocano;
chi, come me, è abituato a muoversi sempre e lo fa perchè è una esigenza vitale, i sentieri li frequenta sempre, in tutte le stagioni; ma posso assicurare che certi periodi sono più propizi;
secondo me la stagione autunnale stimola l’ istinto del vagabondare, forse perchè si sente nell’ aria l’influsso dei migratori che adesso si stanno radunando per partire e raggiungere terre lontane, più adatte a svernare :slight_smile:
buone passeggiate a tutti :blush:

a chi avesse difficoltà nel capire bene quali rapporti dovrebbero esserci tra natura tutta e uomo, consiglio una attività che, se non risolve da sola, molto aiuta…
consiglio di recarsi in un luogo integro, a « mani nude », anche senza allontanarsi troppo dalla civiltà
non è una ricetta nuova: ci sono certe persone che lo fanno da sempre, alcuni in modo semplice, dietro l’ angolo di casa
altri vanno lontano, molto lontano
attraversano l’ artico o il deserto o la tundra a piedi, salgono su cime che richiedono giorni e giorni di isolamento, ecc ecc
beh, io consiglio una immersione, possibilmente senza aiuti meccanici e tecnologici, in un luogo dove ciò che si vede o è natura intonsa, oppure è solo stato costruito a « mani nude »
un sentiero, una baita piccola ci possono anche stare :wink:
una volta immersi in questo luogo, uno deve stare un po’ lì, fermo o camminando, a osservare tutto intorno e a riconoscere ogni forma di vita presente, con la curiosità di sapere come è capitata qui su questa terra e come porta avanti la sua fortuna;
quali sono le difficoltà che questi viventi devono affrontare durante l’ alternarsi delle stagioni, quale forza fa sì che resistano anche quando le cose diventano faticose
in questo modo si inizia e sentire quale pazienza e quale umiltà scorre ovunque, insieme al silenzio che rende tutto più facile da comprendere, senza il chiasso delle parole
per oggi basta così :wink: buoni sentieri e buoni pensieri :blush:

e… per i francofoni :blush:

à ceux qui ont du mal à comprendre ce que devraient être les relations entre la nature toute entière et la personne, je recommande une activité qui, si elle ne se résout pas d’elle-même, aide beaucoup …
Je recommande d’aller dans un endroit intact, les « mains nues », même sans s’éloigner trop de la civilisation
ce n’est pas une nouvelle recette: il y a certaines personnes qui l’ont toujours fait, certaines simplement, au coin de la maison
d’autres vont loin, très loin
ils traversent à pied l’arctique ou le désert ou la toundra, ils gravissent des sommets qui exigent des jours et des jours d’isolement, etc.
Eh bien, je recommande une immersion, strictement sans aides mécaniques et technologiques, dans un endroit où ce que l’on voit ou n’a pas été touché que par la nature, ou a été construit « à mains nues »
un chemin, une petite cabane peut aussi être là :wink:
une fois immergé dans cet endroit, il faut rester un peu là, immobile ou en marche, observer tout autour et reconnaître chaque forme de vie présente, avec la curiosité de savoir comment cela s’est passé ici sur cette terre et comment il porte sa fortune;
quelles sont les difficultés auxquelles ces êtres vivants doivent faire face au cours de l’alternance des saisons, quelle force leur fait résister même lorsque les choses deviennent fatigantes
de cette façon nous commençons à comprendre que la patience et l’humilité coulent partout, ainsi que le silence qui rend tout plus facile à comprendre, sans le bruit des mots
ça suffit pour aujourd’hui :wink: bons chemins et bonnes pensées :slight_smile:

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Merci Anna pour ce message si simple et positif :sunflower:
Et merci d’avoir mis la traduction :
J’étais en train de copier ton message précédent (en italien) pour le soumettre à un traducteur automatique :smile:

ho dovuto capitolare
ho acceso la stufa a legna
io sarei ancora stata un bel po’ senza, ma per gentilezza verso i miei famigliari-coinquilini…
loro non hanno una termoregolazione efficiente :wink:
secondo me a queste temperature, avendo una casa confortevole, con porte e finestre, si sarebbe potuti andare avanti ancora per un bel pezzo, usando i vestiti invernali che normalmente adesso ( ho l’ impressione) non si usano più tanto
si fanno andare i termo a manetta e poi si sta in maniche corte
poi, quando si esce di casa ci sono magari 20 gradi in meno, ma si sopporta il disagio, perchè è giusto per scendere in garage a prendere l’ auto, che porta in un altro posto dove ci sono i termo spinti a manetta :smiley:
ma, attenzione, è un caldo anomalo, che asciuga l’ ambiente e le persone
secca la gola e i polmoni, fa venire la pelle avvizzita come quella delle mele che hanno passato l’ inverno :smiley:
oggi davano pioggia, invece magari mi salta ancora fuori una sgambata su per i monti qui vicini
buona domenica in santa pace :slight_smile:

Molti di noi si preoccupano di acquistare prodotti sani, genuini, che promuovono l’economia e l’ agricoltura locale: è una ottima abitudine ed è una buona via percorribile per salvaguardare la nostra salute e quella della natura, che è sicuramente l’ unica fonte ufficiale del nostro sostentamento.
Bisogna però stare attenti alle etichette: queste fanno davvero la differenza .
Sull’ etichetta deve esserci scritto tutto quello che ci serve per sapere se un prodotto rispetta tutto quello che cerca di farci intendere.
Spesso , invece, sono solo parole di pubblicità, senza alcun fondamento, per cui conviene fare bene attenzione.
Per esempio, la frase “selezionato per voi” deve avere come seguito anche la localizzazione precisa; dobbiamo sapere da dove viene il prodotto (per quanta stima possiamo avere del selezionatore…)
Poi, se sul pacchetto c’è scritto a caratteri cubitali che l’ incarto è “ecosostenibile” non dovrebbe essere “da smaltire nella raccolta indifferenziata”!
Il consumatore, se non può fare tutto, può fare molto.
Stiamo certi che, quando peschiamo un prodotto su uno scaffale di un negozio o quando ci rechiamo a fare un acquisto presso una azienda, i nostri gusti e i nostri pensieri vengono registrati e il mercato viene indirizzato di conseguenza.
Quindi, non sprechiamo questo grande potere che abbiamo; facciamo qualcosa ancora in più per la natura: leggiamo le etichette con molta, molta attenzione.
Leggiamo anche tra le righe: sapremo quello che le etichette dicono e anche… quello che non dicono

questo periodo è uno dei pochi che ci permette di buttare qualche pensiero sul « dopo ».
Siamo sempre tutti così presi dall’ affanno delle cose da fare che non c’è spazio se non quando siamo messi alle strette o abbiamo una pausa che ci mette di fronte al vuoto del nulla
spesso non siamo assolutamente preparati ad affrontare questi eventi che capitano il più delle volte in modo improvviso
forse un motivo primario di questo poco riflettere è che il mostro economico e il consumismo devono girare e, per farlo, hanno bisogno di gente che non pensa tanto e che invece compra tanto
chi riflette un po’ di più ha difficoltà ad adeguarsi e quindi risulta un problema anche per il pil :wink:
ma per adesso nascere e morire sono due avvenimenti ancora nella logica gratuita della vita
e se non scopriremo probabilmente più di tanto, pur riflettendo su cosa ci facciamo qui e perchè siamo arrivati su questa terra, i pensieri su questi due momenti fondamentali che sono il « prima » e il « dopo » della nostra vita non ci devono spaventare: possono di sicuro aiutarci a dare un senso anche al « durante »

e… per i francofoni :blush:
Cette période est l’une des rares qui nous permettent d’émettre quelques réflexions sur «l’après».
Nous sommes toujours tous tellement préoccupés par le souci des choses à faire qu’il n’y a de place que lorsque nous sommes coincés ou que nous avons une pause qui nous met face au vide du néant
souvent, nous ne sommes absolument pas prêts à faire face à ces événements qui se produisent le plus souvent de manière soudaine;
peut-être une des raisons principales de cette manque de réflexion est-elle que le monstre économique et le consumérisme doivent tourner et que, pour le faire, ils ont besoin de personnes qui ne pensent pas beaucoup mais qui achètent beaucoup
ceux qui réfléchissent un peu plus ont du mal à s’adapter et donc ils sont aussi un problème pour le PIB…
mais pour l’instant naître et mourir sont deux événements encore dans la logique libre de la vie
et si nous ne trouvons probablement pas grand-chose, même si nous réfléchissons à ce que nous faisons ici et pourquoi nous sommes arrivés sur cette terre, les réflexions sur ces deux moments fondamentaux qui sont le « avant » et le « après » de notre vie ne doivent pas nous effrayer: ils peuvent certainement nous aider à donner un sens au « pendant »

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Io rinascerò
cervo a primavera
oppure diverrò
gabbiano da scogliera
senza più niente da scordare
senza domande più da fare
con uno spazio da occupare
e io rinascerò
amico che mi sai capire
e mi trasformerò in qualcuno
che non può più fallire
una pernice di montagna
che vola eppur non sogna
in una foglia o una castagna
e io rinascerò
amico caro amico mio
e mi ritroverò
con penne e piume senza io
senza paura di cadere
intento solo a volteggiare
come un eterno migratore…
Senza paura di cadere
intento solo a volteggiare
come un eterno migratore
e io rinascerò
senza complessi e frustrazioni
amico mio ascolterò
le sinfonie delle stagioni
con un mio ruolo definito
così felice d’esser nato
fra cielo terra e l’infinito
e io rinascerò
senza complessi e frustrazioni
amico mio ascolterò
le sinfonie delle stagioni
con un mio ruolo definito
così felice d’esser nato
fra cielo terra e l’infinito
e io rinascerò
io rinascerò

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e… in musica