Posted as guest by mame:
Già è vero che stai per diventare padre:maschio o femmina?
I due companeros ti avranno già per bene fatto tutte le raccomandazioni del caso: auguroni !!
Ciao
Posted as guest by mame:
Già è vero che stai per diventare padre:maschio o femmina?
I due companeros ti avranno già per bene fatto tutte le raccomandazioni del caso: auguroni !!
Ciao
Posted as guest by Michele:
Maaascolo fusse!
grazie degli auguri, ormai faccio le gite assieme a voi patres familias munito di quadernetto degli appunti
Posted as guest by Fabrizio:
Ragazzi non facciamo come su altri forum, stiamo svaccando il topic :-))) Comunque mi sembra che dopo il secondo intervendo di Dario si sia arrivati ad una visione comune della questione a meno che ovviamente non ci siano altri interventi che anzi mi auspico.
E a questo punto dico a Michele:
C’è poco da prendere appunti, pulire il culetto degli infanti da grosse quantità di merda è una cosa che necessità solo di pratica e non di teoria. Io, Stefano ed il mame abbiamo già dato. Quindi alla domanda: Merda? No grazie:-)))
Fabrizio
Posted as guest by Michele:
Fabrizio hai ragione, per rientrare in topic: questa discussione, che ancora merita di andare avanti e ci vorrebbero altre campane da sentire, potrebbe essere finalizzata con una lettera da inviare alla Rivista a conclusione di tutto per esempio…così solo per riportare in summa ai diretti interessati le nostre analisi.
Ovviamente ci firmeremmo « l’UomoRagno »
Posted as guest by Flavio:
Pur essendo un avvocato, non critico quanto sostiene Fabrizio: anche a mio modesto avviso il Cai si regge su una struttura vetusta, gerarchica, in cui spesso acquista largo spazio chi cerca solamente un posto al sole, chi però sa offrire disponibilità diversamente dal sottoscritto. Una struttura (ne faccio parte pure io) che istituzionalmente mirava e mira a portare gente in montagna (non ce ne è già abbastanza in relazione alle potenzialità della stessa?) anche a costo d’incentivare lo sci da pista che tanti danni continua a fare in quanto ad impatto ambientale. Per poi non dire di tutta quella stantia retorica che abbina il bottiglione al calzone alla zuava, allo scarpone di cuoio ecc. allo zaino modello Torre di Pisa, alla nomenclatura delle commissioni e delle sottocommisioni, degli istruttori e degli aiuto istruttori, di chi va in montagna e di chi si accontenta a giudicare chi ci è andato dall’alto del proprio lucente distintivo.
Posted as guest by Flavio:
Pur essendo un avvocato sono in parte d’accordo con Fabrizio. Lo sono quando dice che il Cai è un ambiente quantomeno vetusto, iperniato su una struttura gerarchica, rigida, con commissioni, sottocommissioni e sottosottocommissioni. Un ambiente in cui, causa la mancanza di disponibilità di tanti, a volte guadagna galloni chi è alla ricerca di un posto al sole, di rivincite da maturare. Per poi non dire di un certo misogenismo che si respira in alcune sezioni e di quella mentalità stantia che si nutre ancora nel terzo millennio di calzoni alla zuava, cori alpini, fiaschi, lotta con l’Alpe ecc.
Ed anche i compiti istituzionali del Cai (portare la gente in montagna, come non ce ne fosse già abbastanza!) dovrebbero andare al passo con i tempi e puntare essenzialmente alla tutela dell’ambiente montano; ed invece, forse per far cassa, certe sezioni incentivano ancora lo sci da discesa che tanti danni ha causato alle nostre vette. Ma tant’é, ed allora sopportiamo ancora gli eburnei giudizi di chi dall’alto di un distintivo può permettersi di sparare sentenze, tutto preso com’è - mentre noi arranchiamo con le pelli di foca - dal tentare di tenerlo lucido.