Posted as guest by Fabrizio Righetti:
Faccio la doverosa premessa che ognuno in montagna fa ciò che più gli aggrada, ovviamente nel rispetto della libertà altrui, e che questa prerogativa è forse ciò che spinge la maggior parte di noi nella pratica dell’alpinismo.
Come forse qualcuno di voi ha notato, ho appena inserito la relazione della salita al Piz Palù che ho fatto con un amico venerdì scorso. La salita in oggetto era in realtà già contemplata nel Dbase di Skirando con punto di partenza il Diavolezza ma io ho proposto la salita da fondovalle perchè secondo me è così che una salita come quella in oggetto assume il suo vero significato e valore. Mi spiego meglio: il Palu è una montagna su cui nel pieno della stagione ci trovi centinaia di scialpinisti, soprattutto di lingua tedesca, che per la maggior parte salgono comodamente in funivia e spesso passano la notte nell’albergo annesso. Venerdì la giornata era spaziale con condizioni perfette e 40 cm di neve recente, non c’era nessuno!!! Come mai? Eppure la neve scendeva sino a 2000 m di quota, quindi non c’era nenche da portare gli sci in spalla, cosa ormai usuale in questa stagione. Forse pechè era Venerdì? Non penso proprio! E’ che senza funivia, rifugio aperto e pista tracciata questa salita non è la stessa di Aprile. Son due gite diverse non c’entrano nulla una con l’altra. A parte la fatica diversa, il senso di isolamento e la non certezza di un itinerario preconfezionato la rendono poco appetibile e sicura (nel senso di raggiungimento della meta). Tra l’altro questo come altri itinerari spesso vengono un po banalizzati ed anche pericolosamente se uno ci pensa (la presenza della funivia in qualche modo non permette più una selezione). Sono provocatorio ma Venerdì ho avuto l’ennesima riprova che alla fine, non tutti per carità, ma molti vogliono portare lo stile di vita della città anche in montagna, tutto deve essere programmato e preconfezionato e se non è così si va da qualche altra parte. Quanti delle migliaia di persone che arrivano in cima avrebbero fatto lo stesso senza funivia e senza una pista? Non la metto sul piano della ‘bravura’ o meno ci sono gite facili e gite più difficili ognuno sceglie in base alle sue preferenze e preparazione tecnica ed atletica, mi da fa fastidio che si cerchi la scappatoia anche in montagna.
In conclusione non sono contro l’uso della funivia del Diavolezza (anche se io non ne usufruisco quasi mai), non capisco come solo per il fatto che la funivia non vada più una gita meravigliosa diventi ultima in classifica, ecco tutto.
Ribadisco ognuno poi fa ciò che vuole.
Buona giornata a tutti