Posted as guest by tele-ski-alp:
vi rimando al forum del sito www.caisavona.it per farvi conoscere una vicenda allucinante!
Posted as guest by tele-ski-alp:
vi rimando al forum del sito www.caisavona.it per farvi conoscere una vicenda allucinante!
[quote=ilsecoloxix]Una brutta disavventura quella degli appassionati affiliati al Cai di Savona l’altra sera poco dopo le 20 a Frabosa . Ecco i fatti, che riportiamo e che si possono leggere anche su www.caisavona.it, alla voce “commenti”, direttamente trascritti dagli interessati.
«Viste le condizioni meteo, decidiamo di partire per una gita scialpinistica sotto la luna piena. Arriviamo alle 20 nel piazzale degli impianti a Frabosa Soprana.Nessuna segnalazione. Pensavamo, vista l’assenza assoluta di persone, impianti fermi e nessun gatto all’opera, che la risalita fossa ”tollerata” come avviene ad Artesina. E qui ha inizio l’avventura… o meglio l’incubo. A circa 2/3 della salita, le luci di un gatto delle nevi ci abbagliano. Ci spostiamo. Punta verso di noi, scende un giovanissimo, esce imbufalito intimandoci (a male parole…) di scendere a valle. Ok,scendiamo, senza fare discussioni, siamo qui per divertirci. Lui insiste, noi ci dirigiamo a bordo pista. Arriva un altro gatto, si dirige contro di noi come per travolgerci. Nel frattempo arrivano gli ultimi due dei nostri, i gatti si lanciano contro di loro come per investirli. Loro si spaventano. I gatti gli sbarrano la strada, poi, autisti soddisfatti, si dirigono verso l’alto. Noi ci fermiamo un po’, discutiamo dell’accaduto. I gatti scendono di nuovo velocemente. Poi risalgono dopo qualche minuto. Aspettiamo che risalgano per evitare di incontrarli di nuovo e alcuni in pista, altri fuori scendiamo. Altri si fermano ad aspettare il grosso del gruppo e qui la sorpresa: ad altezza ginocchia un cavo d’acciaio teso. Ma non è tutto: nel parcheggio le auto sono sbarrate da un mucchio di neve. Infine l’incontro con il sindaco, che sorride all’aggressione subita, ma ci ammonisce e diffida».[/quote]
i « gattisti » hanno spagliato di brutto ma quei sci alpinisti (chiamarli così ??) sono proprio maleducati è ignoranti !! e grazie a loro ci chiudono le piste.
grazie anche al cai di savona che invece di sensibilizzare i suoi iscritti a RISPETTARE le Leggi danno anche spazio sul loro sito a accusare i « gattisti » ormai esasperati.
poveri noi, anzi loro!
Arno
silvia per favore mi spieghi meglio in che senso sono stati maleducati questi scialpinisti?
dall’articolo non mi sembra così evidente
grazie
ciao
anna
bhé per legge è vietata la risalita delle piste.
trovo grave l’episodio di minaccia da parte dei gattisti ed anche le tentate lesioni. La soluzione era passare per le vie legali: svegliare il vigile del paese ed infliggere una bella multa.
Forse la cosa migliore sarebbe pattuire un percorso con il gestore degli impianti, anche dietro un modesto pagamento (non consumano elettricità né tantomeno la pista) ma capisco che ciò non sia possibile in quanto non possono essere garantite le condizioni di sicurezza. Però quando si parla di « tolleranza » forse una soluzione è possibile.
Meglio non andare sulle piste e basta.
ciao,
A.
[quote=annagarelli]silvia per favore mi spieghi meglio in che senso sono stati maleducati questi scialpinisti?
dall’articolo non mi sembra così evidente
grazie
ciao
anna[/quote]
ciao anna, guarda che sono Arno ma fa niente.
Ci sono delle persone che vengono pagati per lisciare le piste da sci e poi vedono delle comitive di 15 - 20 sci alpinisti che salgano (quello non e un problema).
Il problema nasce perché tutta questa gente è scesa (o deve scendere) dopo le 22.00, tirano le loro curve nel manto nevoso ancora morbido, distruggendo il lavoro dei gattisti, ma la pista devono « riposare » per alcune ore così diventa sciabile/dura e liscia per i sciatori normali del giorno dopo .
Non finisce li perché quelle belle tracce, dei 15/20 sciatori durante la notte diventano dure e il sciatore normale alla mattina dopo trovano le piste già semidistrutte.
Sono convinto che la maggior parte dei sci alpinisti non sà nemmeno cosa vuol dire preparare una pista da sci come si deve, io si perché sono cresciuto sulle piste da sci.
Se poi si vuole organizzare una gita cai con anche 50 persone, ci si mette d’accordo prima con i gestori dei rifugi e delle piste è il problemi è risolto.
ci vuole un pò di rispetto per il lavoro della gente.
Arno
ops! arno, scusa…, anche se arno è un bel nome… pensavo fossi silvia!!!
hai straragione quando dici che il lavoro altrui va rispettato
io confesso di essere andata a risalire le piste (anche se, quando posso, le evito): molte volte la neve fuori è pericolosa, oppure sono da sola, oppure ancora non ho molto tempo; in questi casi cerco di tenermi a lato e di non lasciare tracce…
penso che è una situazione complicata, dove confluiscono tanti interessi e non sempre c’è la volontà di arrivare a un’intesa
forse con un po’ di elasticità, come è successo in qualche paese, si può aggiungere alla felicità degli scialpinisti anche qualche risorsa economica per i gestori degli impianti e non solo
concordo con te Anna e anche io ogni tanto usufruisco della pista ma solitamente salgo per il bosco e scendo per la pista, ma solo di giorno.