Fiacche - vesciche

Posted as guest by AGo-56:

Salve a tutti, dopo poco tempo in salita mi si formano delle dolorose fiacche o vesciche ai piedi che mi rovinano giornata e discesa, senza parlare delle gite di 2 gg. il problema aumenta con l’innalzarsi della temperatura. Avete qualche consiglio, anche in merito a calze, scarponi (Laser), ecc.
Grazie

io ho sovente lo stesso tuo problema: ho la pelle molto delicata :cool:
se non controllo bene le calze ho le vesciche assicurate
ne metto due paia: un sottile molto aderente sulla pelle; il secondo paio dipende un po’ dallo spazio che c’è nella calzatura
ho trovato anche un cerotto di tela con molti forellini che metto nei punti critici prima di andare in gita
pulisco la pelle con un cotone imbevuto di alcool per far aderire bene
me ne porto qualche pezzo nello zaino e appena sento che potrebbe formarsi una vescica in un punto mi metto il cerotto
purtroppo quando faccio delle gare non mi posso fermare come l’altra domenica con gli scarponi nuovi in valgrisa :o
mi sono scarnificata

poveri piedini!
io ho pochi problemi (temo quando dovrò cambiare gli scarponi l’anno prossimo). Comunque come metodo, se ce n’è bisogno, metto un cerotto telato di quelli alti sul tallone. con il calore si scioglie un po’ di colla e il calzettone diventa un tutt’uno con il piede: non c’è più sfregamento che viene invece attutito dal calzettone (che durerà, quindi, di meno).
Il metodo vale per il tallone a vescica non ancora formata, se lo metti sulla vescica formata poi devi toglierlo usando della benzina avio per sciogliere la colla altrimenti strappi il cerotto e pure la pelle della bolla sottostante (e usi le ciabatte per una settimana).
Il metodo non vale per malleoli o altre parti dove serve un po’ di spessore.
In passato anche frizionare con alcool denaturato faceva bene e rinforzava la pelle.
adesso i miei allievi dicono meraviglie di un nuovo prodotto da spalmare sul tallone per prevenire.
A.

Ciao.
Dopo decenni di scarnificazioni e chilometri di cerotto, ho risolto completamente il problema combinando i fattori seguenti, tutti o in parte, e li elenco in ordine di importanza secondo me:

  • pasta Fissan, quella per il culetto dei bambini, confezione blu scura (più densa). Spalmare abbondantemente sulle parti a rischio. Ogni possibile vantaggio per la pelle, le calze, la scarpetta,gli odori.

  • Scarpa F1 modificati gara. Ma dopo un po’ , col piede fatto , nessun problema neanche con altri scarponi.

-Prime uscite (dell’anno, degli scarponi nuovi, delle calze nuove…) senza esagerare in dislivello e velocità. Intanto la pelle si abitua.

-Partenza gita LENTA. Se parte subito l’infiammazione, l’effetto è moltiplicato e ha molto tempo per peggiorare.

-Calzettone grosso prevalentemente in cotone, che è idrofilo, assorbe umidità e così ce n’è meno disponibile a macerare la pelle.

-Gambaletto in nylon da donna eventuale sopra al calzettone, riduce l 'attrito tra scarpetta e calzettone.

-Borotalco all’interno della scarpetta, solo quelle termoformabili in espanso a cellule chiuse.

-Lavaggio o almeno risciacquo delle scarpette ogni tanto, senno’ aumenta di gita in gita il tasso salino, o quello che è, all’interno della scarpetta .

-Lubrificazione al silicone spray delle parti mobili dello scafo.

-Mi pare che così dovrebbe bastare…

Il cerotto lo uso solo più per giri lunghissimi per prevenire sfregamenti sul cavo plantare nella zona dello spigolo del plantare interno, non si sa mai. Per risparmiare, cerotto da 5 cm in tela bianca traforata, quello che usano i calciatori per i parastinchi. 2 strati è meglio.

Ciao

Posted as guest by Ago56:

Grazie mille,
mi sembra una bella e completa procedura, da provare.