Ci stanno fregando....?

Non lo so però ho un quesito che qualcuno di voi magari sa facilmente spiegare:
ieri ho accompagnato un amico a comprare un paio di sci da pista ( con attacchi). Il negoziante, capace e intenditore, parla con il mio amico, si confrontano su tipo di sciata, esigenze, ambizioni etc etc e arrivano alla conclusione che lo sci « giusto » per lui è un Dynastar, ottimo sci bla bla bla, top di gamma per quel tipo e scontato con gli attacchi 340 euri. Ora visto quello sci ma anche gli altri che han trattato, più o meno costavano circa 300-320 euri con attacchi. Li ho guardati , « toccati » insomma la faccio breve , mi sembrano degli sci che per tecnologia, materiali impiegati siano superiori alla media degli sci da scialpinismo. Cioè pesano un po di più ma anche guardando gli attacchi sembra che ti diano « un valore » superiore a quello degli scialp. E il dubbio, quindi è …non è che con la ciulata del sempre più leggero ci stan vendendo degli sci ( e attacchi) che han troppo valore aggiunto ( che fan pagare a noi) e ci dan poco valore-sostanza?
Cioè mi sembra che per il prezzo che pagano i pistaioli gli dan molto di più che quel che danno a noi. E non mi importa se il motivo è da addebbitare al mercato o alla produzione. Bho?

un po’ di compositi e di carbonio ci sono nei gli da scialp. quindi costa anche di più in termini di materie prime. Per quanto riguarda il processo produttivo non so, alla fine incollano anche lì ma, sicuramente è sul numero di paia prodotti che la parte scialp è carente, cioè lo sci deve essere prodotto e venduto in un numero minimo di esemplari per poter rimaner sul mercato… dato che lo scialp non fa grandi numeri il guadagno è da fare sul prodotto, quindi lo si alza di prezzo (maggior spread per il costruttore.
Posso dire che dynafit prima di innovare lo scarpone da corsa ha dovuto fare un po’ di anni scarponi da freeraid che si vendono come il pane, poi, con una parte di quei guadagni ha potuto finanziare la ricerca per uno scarpone specifico. Anche BD l’anno prossimo presenta scarponi leggeri adatti allo sci alp vero.
ciao,
A.

Posted as guest by cacadiavolo:

Non è che magari è perchè ne producono/vendono una minima percentuale rispetto a quelli da pista!?
Quindi è solo una questione commerciale… altro che pippe mentali su materiali e tecnologie.

Idem per gli scarponi (che costano il doppio di quelli da pista).

:stuck_out_tongue:

Posted as guest by Fede:

Una piccola nozione…
Costo serie stampi scarpone da sci alpino: 500.000 Euro circa
Costo serie stampi scarpone da sci apinismo: 500.000 Euro circa
Paia prodotti mediamente da una serie stampi di MEDIO succeso di un modello da sci alpino in tre anni: 350.000paia
Paia prodotti mediamente da una serie stampi di succeso di un modello da sci alpinismo in tre anni:40.000 paia
Quindi…
Incidenza media costi stampi su sci alpino: 1,4 Euro
Incidenza media costi stampi su sci alpinismo: 12,5 Euro
Conta che il pebax ad esempio costa più del doppio del più costoso poliuretano utilizzato nel mondo dello sci alpino nei top di gamma e 4 volte in più della media dei materiali usati nel medio gamma… che ci va sotto una suola e molte più operazioni manuali di pulitura, raspatura, incollaggio suola e ghette, meccanismi di camminata… che le scarpette da sci alpinismo non sono fatte in pvc ma in cordura ed altri materiali molto più costosi etc.etc… alla fine i costi industriali sono molto più alti…
Stesso ragionamento vale per gli sci … ed inoltre uno sci da pista con anima in legno, rinforzi in carbonio etc… lo trovi solo nei top di gamma race da 800 e passa euro e non nei medio gamma che sono tutti in schiumati vari con una bella grafica fuori…

Poi con un bel silvretta 500 come attacco… si può anche fare sci alpinismo con una paio di sci da pista da 200euro ed un paio di scarponi da pista da 250 euro… ma forse non sarebbe l’ideale no?..
Le aziende che malgrado i numeri limitati investono in ricerca e spingono nello sci alpinismo vero (no freeride) sono da ammirare e non da criticare perché hanno prezzi troppo alti!.
Ciao

Grazie Federico, era quello che si voleva sapere.
se dici che un modello medio vende 40mila paia in 3 anni di vita worldwide, allora vuol dire che i numeri di frequentatori è davvero basso. Dico questo perché in una discussione recente (non su forum) si cercava di capire la mortalità dei frequentatori della montagna: si hanno numeri abbastanza precisi per quanto riguarda gli incidenti mortali sulle Alpi, ma mancano quasi del tutto i numeri per il denominatore: quanti sono gli sci alpinisti? quanto frequentano la montagna?
faccio un ragionamento:
40.000 paia in 3 anni fanno 13mila paia all’anno. Di cui in Italia? non so, abbozzo 1500. Pensando che di modelli « medi » ce ne sono al massimo 6-7, fa un mercato di 9000-10000 pezzi annui. Vita media dello scarpone 7 anni (?). Azzardo un 40-50mila frequentatori (10 gite l’anno?). ha senso?
farebbe 25/500mila = 0,005% = 0,05 xmille di mortalità = 5 morti ogni 100mila gite, cioè 1 ogni ventimila :frowning:

Ciao,
Franco/Ai@ce

PS
prendete una biondina all’ufficio comunicazione che gli ultimi video erano un po’ « ruspi » :slight_smile:

[quote=« Fede, id: 987424, post:4, topic:95819 »]Costo serie stampi scarpone da sci alpino: 500.000 Euro circa
Costo serie stampi scarpone da sci apinismo: 500.000 Euro circa
Paia prodotti mediamente da una serie stampi di MEDIO succeso di un modello da sci alpino in tre anni: 350.000paia
Paia prodotti mediamente da una serie stampi di succeso di un modello da sci alpinismo in tre anni:40.000 paia
Quindi…
Incidenza media costi stampi su sci alpino: 1,4 Euro
Incidenza media costi stampi su sci alpinismo: 12,5 Euro[/quote]

Prima della divisione tutto fila poi vedo il risultato e :mad: :mad: :mad: !!

Considerando che ho sott’occhio il costo del 90% dei poliuretani per scarponi prodotti in europa mi vien da pensare che sia un mercato bello ricco :slight_smile: :slight_smile: :slight_smile:

[quote=« Fede, id: 987424, post:4, topic:95819 »]Incidenza media costi stampi su sci alpino: 1,4 Euro
Incidenza media costi stampi su sci alpinismo: 12,5 Euro[/quote]

in effetti, nonostante i 500.000€ siano una cifra incredibile, l’incidenza sul paio è bassina, anche sugli scafi da scialp. E allora, come facciamo ad arrivare al prezzo finale? Ricarichi esorbitanti?

ehi Pachi, ovvio che il mercato è ricco sennò mica ci starebbero. :smiley:
Mi piacerebbe sapere quanto è grande questo mercato e quanto si guadagna (a spanne)… dynafit sta facendo buoni numeri in Europa e discreti in USA. Dopo tanti scarponi presi e migliorati dalle precedenti esperienze dei designer è finalmente uscita con prodotti innovativi (i dyna e il tlt5). Quello che sarebbe importante sapere è il margine… o meglio quanto investe dynafit in R&S? quanto in mkting, quanto in logistica… poi ci sarranno pure le materie prime e la produzione.
Tanto per dire ci sono industrie alimentari dove l’alimento è intorno all’8-10% del costo finale… il resto è tutto logistica, packaging, pubblicità. Non credo per gli scarponi sia lo stesso e non mi sembra che Federico giri con un Chayenne turbo.

Detto ciò son belli ma anche cari e non durano poi tantissimo: in 30 gite ho dovuto risuolare gli zzero, e non ho fatto maratone o migliaia di metri su pietraia… perchè Dynafit non prende suole Vibram? costano troppo?
ciao

Posted as guest by cacadiavolo:

[quote=« Ai@ce, id: 988126, post:8, topic:95819 »]ehi Pachi, ovvio che il mercato è ricco sennò mica ci starebbero. :smiley:
Mi piacerebbe sapere quanto è grande questo mercato e quanto si guadagna (a spanne)… dynafit sta facendo buoni numeri in Europa e discreti in USA. Dopo tanti scarponi presi e migliorati dalle precedenti esperienze dei designer è finalmente uscita con prodotti innovativi (i dyna e il tlt5). Quello che sarebbe importante sapere è il margine… o meglio quanto investe dynafit in R&S? quanto in mkting, quanto in logistica… poi ci sarranno pure le materie prime e la produzione.
Tanto per dire ci sono industrie alimentari dove l’alimento è intorno all’8-10% del costo finale… il resto è tutto logistica, packaging, pubblicità. Non credo per gli scarponi sia lo stesso e non mi sembra che Federico giri con un Chayenne turbo.

Detto ciò son belli ma anche cari e non durano poi tantissimo: in 30 gite ho dovuto risuolare gli zzero, e non ho fatto maratone o migliaia di metri su pietraia… perchè Dynafit non prende suole Vibram? costano troppo?
ciao[/quote]

Sempre pippe mentali!

Te l’han già detto in due che ti/ci inculano…
e la dimostrazione lampante è che quelli che hai preso si son sderenati dopo mezza stagione!
oltre che deru8barti ti vendono un prodotto « mediocre »

Lumbard, taas e paga!!!

:stuck_out_tongue:

[quote=« cacadiavolo, id: 988161, post:9, topic:95819 »]e la dimostrazione lampante è che quelli che hai preso si son sderenati dopo mezza stagione!
oltre che deru8barti ti vendono un prodotto « mediocre »[/quote]

beh, quando ci vuole ci vuole: quoto tal sconosciuto ( :wink: ) cacadiavolo! :slight_smile:

Ciao Marantz, ti rispondo in modo civile… in linea di massima tendo a confidare nei meccanismi di mercato e nella scelta che il consumatore può operare. Non credo che nel settore « scarponi da scialp » ci sia un cartello per tenere artificiosamente alti i prezzi come succede in altri settori.
Piuttosto, riguardo ai miei scarponi penso che la suola si sia consumata eccessivamente rispetto all’uso a causa di difetto del materiale, difetto di progettazione (le nuove suole sono infatti differenziate in punta e sul tallone). Se vuoi, poi, questo si traduce in una qualità inferiore alle aspettative rispetto alla suola, ma, ad esempio, la scarpetta interna è migliorata, e di molto, rispetto alle precedenti (credo adesso siano fatte in Italia da chi le fa per Scarpa e non più in repubblica ceca) e pure i ganci e lo snodo con il bloccaggio. Insomma il bilancio è sicuramente positivo e lo scarpone non è « sderenato » ma solo risuolato.
Per il prossima anno spero di trovare un’occasione di tlt5 in tarda stagione. Il discorso che dici tu sul fatto che ci « derubano » mi sembra francamente eccessivo. Quanto è il ricarico equo per uno scarpone? Non lo so perché non è il mio campo, certo i costi della distribuzione si prendono una bella fetta dato che poi riescono a farti sconti fino al 30-35%. Detto ciò quanto costa uno scarpone medio? azzardo 100-150€ costo al distributore, quindi in materiali e lavorazione circa la metà…
comunque se volete se ne può discutere in modo pacato ed intelligente, altrimenti continuate con le solite grida disfattiste.
augh

[quote=« Ai@ce, id: 988126, post:8, topic:95819 »]ehi Pachi, ovvio che il mercato è ricco sennò mica ci starebbero. :smiley:
Mi piacerebbe sapere quanto è grande questo mercato e quanto si guadagna (a spanne)… dynafit sta facendo buoni numeri in Europa e discreti in USA. Dopo tanti scarponi presi e migliorati dalle precedenti esperienze dei designer è finalmente uscita con prodotti innovativi (i dyna e il tlt5). Quello che sarebbe importante sapere è il margine… o meglio quanto investe dynafit in R&S? quanto in mkting, quanto in logistica… poi ci sarranno pure le materie prime e la produzione.
Tanto per dire ci sono industrie alimentari dove l’alimento è intorno all’8-10% del costo finale… il resto è tutto logistica, packaging, pubblicità. Non credo per gli scarponi sia lo stesso e non mi sembra che Federico giri con un Chayenne turbo.

Detto ciò son belli ma anche cari e non durano poi tantissimo: in 30 gite ho dovuto risuolare gli zzero, e non ho fatto maratone o migliaia di metri su pietraia… perchè Dynafit non prende suole Vibram? costano troppo?
ciao[/quote]

Tutto vero ma pensa anche che per Dynafit attacchi e scarponi sono le linee prodotto a basso margine. Sicuramente guadagnano molto di più su abbigliamento e attrezzatura varia tipo zaini e cazzatine varie. Diciamo che ora come ora le aziende dello ski-alp e del freeride hanno un mercato in crescita e non usano la leva prezzo per rubarsi i clienti.
Magari in futuro qualcosa cambierà, alla lunga le nicchie ricche attirano i grandi che magari entreranno sul mercato.

[quote=« Ai@ce, id: 988299, post:11, topic:95819 »]Ciao Marantz, ti rispondo in modo civile…

comunque se volete se ne può discutere in modo pacato ed intelligente, altrimenti continuate con le solite grida disfattiste.
augh[/quote]

Ciao Franco, visto che mi tiri in ballo (e non so a che proposito…), dirò anch’io la mia, anche se mi par di capire che ti abbiano già risposto.
Tutto sta nei volumi. E non venitemi a dire che nello scafo da scialp c’è più ricerca e/o tecnologia di uno da pista o viceversa… che la scarpetta in xxx costa di più di quella in yyy.

Basta andare in un negozio ben fornito e vedere i prezzi medi delle scarpe da scialp e da pista: con meno di 250/270euro non trovi nulla; parliamo di entry level.
Con la stessa somma da pista prendi fior di scarponi. Fine.

Idem per legni ed attacchi.
Tutto quello che vuoi, ma in un attacchino non credo proprio ci sia più tencologia che in un salomon da gara…

A bientot.

Ciao

ps ma hai preso sti benedetti sci nuovi o no???

ciao Marantz, si scusa ti ho preso per il cacadiavolo, ma tanto va bene tirarti un po’ in ballo :smiley: :smiley:
penso che i maggiori costi siano più sui numeri che su altro, forse sulle lavorazioni (applicazione suola e inserti attacchino, scarpetta a mano più lunga da fare), sui materiali davvero non so dire, idem per gli sci.

Per gli sci nuovi: dynafit non ha venduto un mustag ata 187 in tutta Italia, al massimo si trova in 178… ed ho opinioni discordanti per un suo utilizzo primaverile, in quella misura e con il mio peso. Sto pensando ai k2 wayback che pesano un po’ ma in 181 sono come un 185 degli altri sci. il problema si sposta su quale attacco montare per avere un set decente: o il vertical 12 din, ma pesa un po’ (forse lo monterei senza skistop per salvare 150grammi) oppure il vecchio tlt speed ma non ha i 12 din e nemmeno lo skistop facoltativo (ad esempio per l’inverno). Poi k2 son fatti in cina mentre dynafit in Austria, vuoi mettere?
anche il dynastar vertical powder non è male ma è caro come il fuoco ed è solo 82 al centro. mah, si vedrà. Intanto divallo con i freerando, si riesce comunque a scendere :confused:

Posted as guest by nicuz:

di sicuro il discorso dei numeri è vero, ma secondo me è colpa anche di noi scialpinisti.
mi spiego:
comprando quest’anno la mia prima attrezzatura ho parlato coll’omino della montagna sport di milano, e mi diceva che anni addietro una marca (non ricordo quale) lanciò un’attrezzatura economica e abbastanza buona il cui costo totale (sci,attacchi,scarponi,pelli) era sui 500 euro: ebbene ne vendette uno e poi dovette smerciare tutti gli altri.
la gente (a detta sua) non si fidava del prezzo più basso, e non apprezzava i colori meno vivaci…
sarà che non posso spendere troppo, ma per 500 euro in meno vado in giro anche cogli scarponi rosa shoking io, non so voi…

A me mi hanno fregato ho investito molto in un paio di Goode Carbon 82 convintissimo di ricevere un paio di sci da 1110 g on length 176 cm invece arrivano quasi a 1300.
ho contattato la Goode e in persona di Dave Goode (molto indisponente) mi ha detto che la differenza di peso è data dal puntale e dalla piastra centrale (dopo quasi due mesi di non so devo controllare ecc chiaro segnale che gli sci non li fa lui…ma qualcuno con gli occhi a mandorla… cmq la differenza tra aste è sotto i 10g)
Io gli ho risposto che sul sito questi pezzi erano montati quindi le info fornite su pesi e misure non corrispondevano.
Al Sig Goode non frega molto delle mie lamentele quindi l’unica arma che mi rimane è quella di non far cadere altri nella stessa trappola.

Saluti

Simone