Posted as guest by Dario:
Ero una quarantina di metri dietro a Giovanni e devo dire che in effetti sono rimasto un pò sorpreso. A mio giudizio, la valanghina non era facilmente prevedibile. Probabilmente se fossi stato davanti al quartetto l’ avrei staccata io…
Alcuni aspetti e qualche considerazione: si è staccata solo la parte destra (guardando il pendio) ed in modo irregolare (la parte alta del distacco non è una linea netta ma una spezzata), mentre la parte sinistra, ampiamente sovraccaricata da vari gruppi in salita e discesa non si è mossa (era salito anche un gruppo compatto di 10 persone coda-contro-punta), con stessa esposizione ma leggermente meno ripida.
Erano circa le 12.30 di una giornata abbastanza calda (per la stagione) ed il pendio deve aver preso calore perchè almeno in quel tratto la neve era un pò più pesante.
La valanga è partita molto lentamente (Giovanni andava nettamente più veloce della valanga …) dapprima come piccolo lastrone, ma deve aver fatto molto attrito perchè si è disfato subito in piccole zolle e la sua corsa di è arrestata poco dopo aver raggiunto il piano (di fronte ai due già citati che salivano …)
Abbiamo esaminato lo strato di scorrimento che sembrava ben levigato.
In effetti qualche centinaio di metri più sotto sulla stessa esposizione c’erano altre piccole/medie valanghe vecchie, sicuramente spontanee.
In definitiva l’ esperienza al Poncione di Valpiana mi conferma che, almeno io, trovo sempre difficile prevedere quali pendii siano sicuri e quali realmente pericolosi. Nella stessa gita altri pendii che avrei giudicato ben più pericolosi sono stati poi ampiamenti sciati nel pomeriggio da altri gruppi…
E pensare che avevamo evitato di scendere dalla Val Piana perchè la parte alta è un pò più pericolosa della Val Cavagnolo (è stata sciata comunque anche quella da altri, dopo).
Ho messo 7 foto della gita sotto il sito Webshots. Cliccare su:
La foto con la valanga è intitolata « piccolo lastrone pomeridiano »
Buone gite, Dario.