Posted as guest by Pierandrea:
Due anni fa, ho acquistato l’attacco in titanio da scialpinismo « Diamir » della Fritschi, consigliato anche da 2 dei miei amici che li avevano acquistati l’anno prima.
Lo scorso anno, quasi contemporaneamente, ai 2 miei amici, (quelli che mi avevano consigliato l’acquisto) si e’ rotto il supporto dell’alzatacco, e tutti e due hanno dovuto concludere la stagione con i vecchi ma robusti attacchi, che tutt’ora stanno usando.
LO SCORSO 15/02/2004 DURANTE UNA GITA AL P.ZZO LUMBREDA (CH - Canton Grigioni), MENTRE STAVAMO PERCORRENDO IN SALITA UN TRAVERSO GELATO DI UNO SCIVOLO POCO DISTANTE DALLA VETTA, MI
SI E’IMPROVVISAMENTE ROTTO IL TUBO IN TITANIO CHE COLLEGA IL PUNTALE ALLA TALLONIERA,
RISULTATO: LA TALLONIERA SI E’ STACCATA, LO SCI E’ PARTITO INSIEME ALLA
TALLONIERA, E SI E’ FATTO TUTTO LO SCIVOLO DI ALMENO 200 mt., IO SONO
CADUTO E SONO SCIVOLATO PER UNA DECINA DI METRI, E FORTUNATAMENTE SONO
RIUSCITO A FERMARMI.
Dal « volo », ne sono uscito illeso, i miei amici mi hanno
soccorso, ed insieme a loro (io a piedi) abbiamo recuperato sci e
talloniera, e siamo ridiscesi a valle.
Ci tengo a precisare, che io peso 62 Kg, e pure i miei 2 amici non superano
i 73 Kg, pratichiamo lo scialpinismo dall’età di 18 anni, (adesso ne ho 46) escludo quindi nel modo più assoluto di aver compiuto delle manovre errate sugli attacchi, inoltre tutti e tre gli attacchi che si sono rotti, avevano al loro attivo 2 stagioni di gite (in media 20 gite a stagione), e siccome la matematica non e’un opinione, il 100% di questi attrezzi immessi sul mercato, SONO A RISCHIO.
Ora, in coscienza, mi sento in obbligo, quanto minimo di divulgare l’accaduto, a tutte
quelle associazioni che riuniscono schiere di scialpinisti,
ignari del pericolo latente che sta ai loro piedi.
Prima pero’ di inoltrare questo messaggio, ho avvisato la casa costruttrice degli attacchi, che evidentemente non ha ritenuto nè preoccupante nè rilevante quanto accaduto, in quanto non mi ha nemmeno risposto.
Mi chiedo comunque, come sia possibile commercializzare degli attrezzi, senza fare tutti i test necessari alla sicurezza e renderne possibile l’industrializzazione, ed usare come banco prove l’utente finale, che ignaro di esserne il collaudatore è anche costretto all’esborso di cifre considerevoli per l’acquisto.
Lascio a Voi tutti, amici scialpinisti, ogni considerazione in merito.
ATTENTI A COSA VI METTETE AI PIEDI !!!
Grazie
Cordiali saluti
E Buone sciate a tutti
[%sig%]