Posted as guest by Marco:
Le impressioni negative sulle prestazioni degli arva digitali risalgono agli ultimi test dell’IKAR, nel 1998. Il primo arva digitale, l’americano Tracker, era uscito l’anno prima, gli altri erano nuovi, con i normali problemi di gioventù. Inoltre buona parte dei collaudatori erano membri del soccorso alpino, abituati da anni a usare e sfruttare a fondo gli arva analogici, ma non abituati ai digitali.
Per uno scialpinista non sufficientemente abituato all’uso dell’arva (poche prove all’anno), nelle condizioni di stress create dalla valanga, l’indicazione digitale può essere di grande aiuto. Interpretare il segnale acustico, con un po’ d’abitudine, è facile durante le prove, non è detto che lo sia mentre si cerca un compagno appena sparito sotto una valanga.
I test svizzeri che ti ho citato nella precedente mail, condotti da persone non esperte, indicano tempi quasi dimezzati con gli arva direzionali rispetto agli arva non direzionali.
ciao