Accontentarsi

Posted as guest by sTefaNo:

Qualche riflessione a « voce alta »:

  • lo scialpinismo è stato per anni uno sport a vocazione primaverile
  • le condizioni di quest’anno sono poco favorevoli, per ora ovviamente (tanto vento, poca neve, temperature che altalenano)
  • la montagna sta innegabilmente cambiando per vari fattori

Alla luce dell’incidente del Col d’Arsy, ma soprattutto dei bollettini valanghe poco favorevoli, mi chiedevo se non è sufficiente « accontentarsi » di qualche gita insignificante (basta vedere le due che ho inserito al Lago Serrù e al Pian di Verra Superiore degli utlimi due week end) e aspettare tempi migliori invece che rischiarsi in itinerari sicuramente più gratificanti ma anche più rischiosi.
Probabilmente il mio è un eccesso di prevenzione, dato che non sono un gran scialpinista e sicuramente mi manca anche l’esperienza di valutare un pendio dato che sono solo 3 anni che partico lo skialp, ma comunque domenica, a Champoluc ho visto varie tracce che andavano verso il Col di Nana e il Palon de Resy, che tutto si possono dire tranne che « assolutamente sicuri » (è vero che la neve è poca ma è vero che sui prati di entrambi gli itinerari mancava assolutamente il fondo).
Chiudo dicendo che è preoccupante il fatto che negli incidenti rimangono vittime anche istruttori, guide ecc. (Col Arsy sabato, l’anno scorso in Val Gerola, quest’estate sul Monte Rosa).
Qualcuno la pensa come me???

Posted as guest by Massimo:

Capisco quello che intendi.
In effetti quest anno - ma di fatto mediamente è una costante in questi ultimi due/tre decenni - la situazione da noi (intendo dire Sud delle Alpi e qualche altra enclave particolare, leggasi Engadina ad esempio) è abbastanza sconfortante.
Nulla toglie che - a patto di sobbarcarsi un pò di km - ci si possa fiondare sull’altro versante dove mediamente si trovano condizioni un pò più stabili e favorevoli.
Premetto che non so dove abiti e quindi non posso capire se per te diventa problematico fare ciò: per quanto mi riguarda e per fortuna con 2 ore di macchina riesco a raggiungere parecchie località d’oltralpe. E’ chiaro che poi devi conoscere o informarti sugli itinerari:quindi ti servono consigli, guide e cartine (skirando serve anche e soprattutto a questo).

Anche nella annate più secche sono riuscito comunque a ritagliarmi le mie belle uscite e senza rischiare la pelle.

Per quanto riguarda la considerazione sugli incidenti, occorre tenere distinti alcuni fattori:

  1. sempre più guide sono coinvolte non solo per l’instabilità climatica (e quindi per la difficoltà a decidere e scegliere con un buon margine di sicurezza), ma anche e soprattutto per il business che si è creato intorno alla montagna.
    Sia le guide che i clienti sono sempre meno disposti a rinunciare:il tempo è denaro e quindi…;
    fondamentalmente penso si tratti proprio di questo e non tanto di scarsa preparazione delle guide che ormai da anni hanno un livello minimo di preparazione estremamente elevato assolutamente non parogonabile a ciò che succedeva qualche decnnio fa;

2)la pratica della montagna ha comunque sempre un certo grado di rischio:di gente se ne è sempre fatta male o peggio. Dobbiamo quindi mettere in preventivo tutto ciò ,o meglio, renderci conto che esiste anche questo rischio implicito,più o meno limitabile. Se proprio lo vuoi azzerare finisci con il fare sci di fondo!!
Per chiudere,succedono incidenti in montagna perchè il rischio c’è sempre;ne succedono con maggior frequenza ultimamente perchè c’è sempre più gente che ci va e perchè il clima e il tempo non ci danno certamente una mano.

Ciao.

[%sig%]

Posted as guest by sTefaNo:

Sposo la maggior parte delle tue tesi, soprattutto quella del businness legato al turismo alpinistico.
Io abito a Nerviano (Mi) e quindi anche per me è discretamente facile andare oltre Gottardo o oltre San Bernardino ecc., tantè che il 07/01 sono andato, con soddisfazione
in Val d’Avers; purtroppo però a mio avviso non è solo un problema legato al versante Sud alpi, dato che molti incidenti da valanga succedono in Austria, oppure in Francia, per cui la stabilità di un pendio nevoso non è così tanto legata al versante alpino, ma è generalmente maggiore verso la primavera (ovviamente non è una regola, ma almeno dopo una nevicata il manto, d’inverno impiega molti giorni per assestarsi, mentre in primavera sicuramente molto meno).
Se è verissimo che alla montagna è legata una percentuale di rischio, che è la cosa
perlatro più difficilmente spiegabile ai profani (della serie: « … ma cosa ci vai a fare in montagna, che è solo fatica e rischio di scivolare in un burrone… », il famigerato BURRONE ALPINO), e vero anche che nello skialp ci sono più fattori meno controllabili dall’uomo, rispetto ad una normale estiva come al Cevedale, oppure ad una salita sul versante Sud della Marmolada, ad una Cresta Segantini, ad un Blinnerhorn e chi più ne ha più ne metta.
Buone gite
sTefaNo

Posted as guest by Massimo:

OK.
Quando parlavo di versante Nord o Sud delle Alpi non mi riferivo alla probabilità di incidenti ma solo alla probabilità di trovare materia prima -ovvero neve- sufficiente. (oltre che di cambiare ambiente: con tutto il rispetto per le beneamate Orobie & C.nesi, oltralpe è un 'altra cosa, vuoi per tipologia di pendii vuoi per temperature che mediamente mantengono meglio la neve ).
D’altra parte, il vantaggio di poter giosteare sia N che a S delle Alpi è notevole.

Per la seconda parte del discorso ti rimando ad una accesa discussione avvenuta tempo fa sul forum:
sezione « VARIE » : 10/11/2004- « Gite sicure »
27/1/05 - « Sistema Val. gite ».

Ciao.

PS: Aiace mi scuserà se non ho inserito i link nel modo corretto.

Posted as guest by Ai@ce:

sTefaNo scritto:

Qualche riflessione a « voce alta »:

  • lo scialpinismo è stato per anni uno sport a vocazione
    primaverile
  • le condizioni di quest’anno sono poco favorevoli, per ora
    ovviamente (tanto vento, poca neve, temperature che altalenano)
  • la montagna sta innegabilmente cambiando per vari fattori

lo scialpinismo e’ stato per decenni uno sport invernale basta legere kurtz e gli altri grandi degli albori dello scialpinismo. Poi c’e’ stata una evoluzione verso le condizioni primaverili che avevano molti vantaggi oltre all’innegabile maggiore sicurezza.

le condizioni quest’anno non sono molto diverse da quelle del 2001: scegliendo si possono fare gite di soddisfazione (anche se con qualche sasso), non direi che abbiamo un pericolo maggiore o minore, bisognerebbe valutare secondo dati oggettivi ad esempio il numero di giorni con pericolo 3 su una data zona.

« la montagna sta cambiando » aggiungo io come tutto il resto dalla tivu’ alla moda con la pancia fuori, ai motori diesel, ai seni rifatti, alla salama da sugo, è una osservazione inconcludente come le precedenti.

ciao,

Ai@ce

PS
per la cronaca 10 anni fa non c’era internet, non c’era skirando e nemmeno il forum.

Posted as guest by sTefaNo:

Santo Dio (santo Dio si può scrivere sul VOSTRO forum?), volevo solo dire che forse, se le condizioni non sono propriamente favorevoli, ci si può accontentare di qualche gitarella.
E che le condizioni non sono ottimali…
… ma sbaglio o arriviamo da una settimana dove il pericolo valanghe era 4 su buona parte della svizzera, mentre a Sud devi schivare i sassi; se queste sono condizioni favorevoli!!!

Dici tu stesso che le condizioni primaverili sono più sicure, quindi la mia riflessione non è poi tanto inconcludente, piuttosto forse le tue sono inconcludenti e un tantino arroganti perchè la moda della pancia fuori darà qualche cagarella a chi la pratica in inverno, ma il mutamento climatico, senza entrare nel merito di chi è la colpa, è innegabile, o vuoi dirmi ci sono fior fior di scenziati che dicono cazzate!
Ora mi sposto sul messaggio delle VARIE intitolato CALMA!, e tanti saluti.

Posted as guest by Yura:

Confermo quanto riportato dal mittico moderatore (o modera-dittatore quale preferisci??) :o))

Per principio io sono contrario a quelle affermazioni che la tal gita può essere fatta, ad esempio, solo dopo San Giuseppe, dipende dalle condizioni. Un po’ di occhio sull’ evolversi delle condizioni e seguire i commenti sulle gite fatte da altri presenti sul sito aiuta sicuramente. Con queste possibilità è certamente più facile di 10-15 anni fa.

Più che un’ accontentarsi bisogna magari darsi da fare e cercare, cercare, cercare… Noi domenica scorsa abbiamo trovato una gita veramente carina (ve vuoi vederla clicca qui, anzi proprio bella. E’ vero che abbiamo fatto ca. 220 Km., siamo partiti alle 5:00 ma ti assicuro che ne è valsa la pena e non è stato certo un’ accontentarsi.
Come l’ abbiamo trovata ? Semplicemente osservando le carte (anche se poi ho scoperto che l’ avevano già insertita su skirando con la salita da un altra parte).
Qualche volta rischi di pestare una c… ma qualche volta…bhe quella volta è proprio una bella soddisfazione.

Per tornare alla discussione sull’ argomento « gite sicure » che tanto ha fatto ha fatto discutere tempo fa, io resto dell’ idea del Marantz; del resto anche la valutazione della pendenza e della difficoltà S1 S2, PD TD ecc. ecc. è già una prima indicazione. Nel senso, che se so che c’ è pericolo marcato non vado a cercare gite classificate S4 TD ma gite classificate S1/2 e PD. Dopodichè vanno valutate le condizioni della neve ecc. ecc. ecc.

Buone gite a tutti comunque perchè adesso di neve un po’ ne è scesa (perlomeno a Nord delle Alpi) e probabilmente da Domenica un po’ ne scenderà anche a Sud (si spera che non cannino le previsioni anche stavolta!).

Ciao

PS mi sembra che sul forum giri aria un po’ pesantina (in tutti i sensi).

Posted as guest by sTefaNo:

Questo è uno scambio di opinioni civile.
Ti do pienamente ragione sul fatto che la tecnologia aiuta parecchio; per Domenica vado a vedermi sulla cartina la gita che mi hai suggerito.
Grazie
sTefaNo

Posted as guest by Ai@ce:

sTefaNo scritto:

Santo Dio (santo Dio si può scrivere sul VOSTRO forum?), volevo
solo dire che forse, se le condizioni non sono propriamente
favorevoli, ci si può accontentare di qualche gitarella.

il forum e’ libero ed e’ di chi ci partecipa, si intende non moderato quindi chi inneggia all’altissimo a sproposito lo fa a suo rischio e pericolo (ZOT)

E che le condizioni non sono ottimali…
… ma sbaglio o arriviamo da una settimana dove il
pericolo valanghe era 4 su buona parte della svizzera, mentre a
Sud devi schivare i sassi; se queste sono condizioni
favorevoli!!!
mah mi sembrano affermazioni quantomeno discutibili: il bollettino per sabato era questo:[i]


ISTITUTO PER LO STUDIO DELLA NEVE E DELLE VALANGHE DAVOS
BOLLETTINO NAZIONALE DELLE VALANGHE NO. 45
di venerdi, 28 gennaio 2005, 18:30

MARCATO PERICOLO DI VALANGHE IN MOLTE ZONE

SITUAZIONE GENERALE

Venerdi il cielo e stato nuvoloso con intervalli soleggiati.
Nelle ore del mezzogiorno le temperature a 2000 m erano di 15
gradi sotto zero. I venti hanno soffiato da Nord con intensita
da debole a moderata.
Le abbondanti quantita di neve cadute a livello locale
nell’ultimo periodo si assestano e si consolidano lentamente. In
quota la superficie del manto nevoso presenta caratteristiche
piuttosto diverse a causa dell’effetto del vento degli ultimi
giorni. Sulle vette, le creste e le dorsali la neve e in parte
pressata dal vento, sui pendii, nei canaloni e nelle conche
sottovento e ancora instabile. Sui pendii in ombra la neve
fresca e la neve soffiata sono ancora depositate su una base di
neve vecchia trasformata e debolmente consolidata.

EVOLUZIONE A CORTO TERMINE

Sabato in montagna il tempo sara piuttosto soleggiato ma ancora
molto freddo. A mezzogiorno la temperatura a 2000 m sara di
circa 16 gradi sotto zero. I venti gireranno di nuovo a Nord Est
e soffieranno con forte intensita. Si formeranno altri nuovi e
instabili accumuli di neve soffiata che potranno staccarsi
facilmente sotto forma di valanghe di lastrone soprattutto in
prossimita delle creste come pure dietro i rilievi del terreno,
nel passaggio dai punti poco innevati a quelli molto innevati.

PREVISIONE DEL PERICOLO DI VALANGHE PER SABATO

Versante nordalpino; Vallese; Nord del Ticino; Grigioni senza
Poschiavo e senza Mesocco meridionale e Calanca:
Marcato pericolo di valanghe
I punti particolarmente pericolosi si trovano in tutte le
regioni sui pendii carichi di neve soffiata esposti in tutte
le direzioni. Sul versante nordalpino, nel Vallese, zona
meridionale del Sempione esclusa, nel Nord e centro dei
Grigioni, nel Nord del Ticino come pure nel Mesocco
settentrionale e in Val Calanca sono localizzati al di sopra
dei 1800 m circa, nella zona meridionale del Sempione, in
Engadina, in Val Bregaglia, Val Mustaeir come pure sul Passo
del Forno al di sopra dei 2000 m circa. Valanghe possono
staccarsi gia al passaggio di singole persone. A livello
isolato sono possibili anche distacchi a distanza.
Particolarmente insidiosi sono i punti con neve soffiata
trasportata dal vento che spesso sono difficilmente
identificabili.

Ticino centrale, Mesocco meridionale e Val Calanca, Poschiavo:
Moderato pericolo di valanghe
I punti pericolosi si trovano soprattutto sui pendii carichi
di neve soffiata esposti in tutte le direzioni al di sopra
dei 1800 m circa.

Nel Sottoceneri l’innevamento e scarso. Il pericolo di valanghe
qui e debole.[/i]

quindi di pericolo [b]forteè/b] manco l’ombra.
e di sassi ce ne sono come sempre ma se cerchi le gite giuste non ne trovi o ne trovi pochi.

Dici tu stesso che le condizioni primaverili sono più sicure,
quindi la mia riflessione non è poi tanto inconcludente,
piuttosto forse le tue sono inconcludenti e un tantino
arroganti perchè la moda della pancia fuori darà qualche
cagarella a chi la pratica in inverno, ma il mutamento
climatico, senza entrare nel merito di chi è la colpa, è
innegabile, o vuoi dirmi ci sono fior fior di scenziati che
dicono cazzate!

dico che le conseguenze dei mutamenti climatici non sono percepibili dalle persone: il fatto che un anno necuchi di piu’ ed il successivo di meno dipende solo da una percezione personale della meteorologia mica da dati oggettivi a meno di non esaminarli su un lungo periodo (min 100 anni)

ciao,

Ai@ce

Posted as guest by sTefaNo:

Lo prendo come un augurio a campare 100 anni, e stammi bene; ti auguro veramente delle buone gite in compagnia di tante signorine con la pancia fuori e sempre con la salama da sugo nello zaino.
Stammi bene

[%sig%]

Posted as guest by Franz:

Ai@ce scritto:

ma il mutamento> > climatico, senza entrare nel merito di chi è la colpa, è

innegabile, o vuoi dirmi ci sono fior fior di scenziati che
dicono cazzate!

dico che le conseguenze dei mutamenti climatici non sono
percepibili dalle persone: il fatto che un anno necuchi di piu’
ed il successivo di meno dipende solo da una percezione
personale della meteorologia mica da dati oggettivi a meno di
non esaminarli su un lungo periodo (min 100 anni)

ciao,

Ai@ce

Ciao tutti,
io aggiungerei che 100 anni sono un po’ eccessivi…dipende ovviamente cosa devi monitorare…30 anni sono il riferimento per la valutazione della temperatura media di un anno. Ad esempio il 2003 è fuori media su 30 anni!!!
Per quanto riguarda la percezione direi che non serve fare carotaggi per capire che siamo ad un punto di non ritorno. Detto da te, caro Ai@ce, mi stupisce…
o lo spieghi meglio, o il concetto era più legato alla smania di andare a sciare…(quella si è molto personale: c’è chi va a sciare comunque e chi aspetta condizioni assolutamente standard).

Buon global change a tutti!
FRANZ

Posted as guest by Ai@ce:

Franz era esagerato apposta ma io non sarei cosi’ categorico nelle affermazioni: « la montagna sta cambiando » è qualunquismo allo stato puro: o si circonstanzia e si giustifica l’affermazione con dei dati oppure l’affermazione non vale una cicca, come tutti gli altri luoghi comuni.

Per i cambiamenti climatici posso essere d’accordo con te ma dire che c’e’ poca neve sulle alpi quest’anno a causa dei cambiamenti climatici mi sembra un po’ azzardato. Non trovi?

piuttosto l’articolo visto che adesso hai tanto tempo?

Ai@ce

Posted as guest by Franz:

Ai@ce scritto:

Franz era esagerato apposta ma io non sarei cosi’ categorico
nelle affermazioni: « la montagna sta cambiando » è qualunquismo
allo stato puro: o si circonstanzia e si giustifica
l’affermazione con dei dati oppure l’affermazione non vale una
cicca, come tutti gli altri luoghi comuni.

concordo, ma sono comunque convinto che le frasi dette da un frequentatore assiduo della montagna (reale) non siano mai decontestualizzate.
alla fine vivendo in città, avendo amici « cittadini » ci si rende conto di come alcune percezioni che a noi frequentatori delle alte vette sembrano banali, a costoro sono assolutamente sconosciute. Ad esempio il Fohn!!! Chiedi a qualcuno, che non segua Mercalli su raitre, cosa sia e ti cadranno le braccia e non solo…
Dì a qualcuno che tu scii fino a luglio e ti chiederà quanto costa lo skipass allo stelvio…e hai voglia a convincerlo che tu non lo prendi mica lo skipass!!!
A loro sono rivolti i luoghi comuni dei media!!!
A loro sono rivolti i reality shows.
A loro sono rivolti i paginoni e i titoloni dei giornali sulle tragedie della montagna assassina…

Per i cambiamenti climatici posso essere d’accordo con te ma
dire che c’e’ poca neve sulle alpi quest’anno a causa dei
cambiamenti climatici mi sembra un po’ azzardato. Non trovi?

è vero, nel breve periodo non si può dire nulla
dalla città il cielo è sempre uguale e le giornate di vento caldo in numero apparentemente simile…
ma se solo vai sul terreno e vedi come stanno ghiacciai e vallate montane allora qualcosa nel cervellino ti scatta e ti accorgi che questo non è che uno dei tanti segnali naturali (come gli uragani o le alluvioni che sono sicuramente aumentate negli ultimi anni!!!)

piuttosto l’articolo visto che adesso hai tanto tempo?

magari!!!
la bozza ora c’è,ma il periodo è sicuramente busy…(per lavoro)
e poi non ho nemmeno la scusa del w-e non sulla neve poichè la morosa mi reclama sapendo che appena potrò la abbandonerò nuovamente… ;-))))
ribadisco…abbia/abbiate fede che qualcosa produrrò…

Ai@ce

FRANZ

[%sig%]

Posted as guest by sTefaNo:

Stimolato dalla discussione sono andato a ripescare un vecchio (non poi tanto, dato che è di dic. 2000) di Alp, che ha trattato in maniera specifica la mutazione climatica sulle Alpi e in montagna in generale, dando però più rilievo al fattore aumento temperatura e ritiro ghiacciai, piuttosto che a condizioni e quantità neve; se l’avete in cantina, velo consiglio.
Sicuro è che chi abita in montagna è uno spettatore invidiabilmente privilegiato della stessa, clima compreso, tanto che ho cercato di convincere la mia metà, sposandoci, a trasferirci ad Aosta, ma sforzo vano.
Ciao
purtroppo da meteosvizzera ancora niente neve